Theresia a Trame Sonore, si parte

By Emilia Campagna - May 29, 2019
Ospiti di Trame Sonore i giovani talenti di Theresia esploreranno le origini del repertorio classico per archi toccando i luoghi fondamentali - Salisburgo, Vienna e Mannheim - dove negli anni ‘60 del Settecento il linguaggio orchestrale si sviluppò per giungere a una sintesi nella sinfonia classica.

Trame Sonore entra nel vivo e iniziano anche i concerti di Theresia, cinque appuntamenti che punteggiano da giovedì a domenica il ricchissimo cartellone della manifestazione mantovana.

I giovani talenti di Theresia, guidati dal direttore Claudio Astronio e da Gemma Longoni come primo violino concertatore, esploreranno le origini del repertorio classico per archi toccando i luoghi fondamentali – Salisburgo, Vienna e Mannheim- dove negli anni ‘60 del Settecento il linguaggio orchestrale si sviluppò per giungere a una sintesi nella sinfonia classica.

Mannheim sarà ben rappresentata dalla Sinfonia a 4 in fa maggiore n. 6 di Johann Stamitz (1717-1757) – compositore che ampliò l’uso dei fiati in orchestra e fu tra i primi ad adottare per la Sinfonia la struttura in quattro movimenti tipica dell’età classica – e dalla Sinfonia in Sol maggiore VB 19 di Franz Xaver Richter (1709-1789), conosciuto da Mozart nel 1778. Il programma dedicato a Vienna comprende invece la Sinfonia a 4 in sol maggiore di Georg Matthias Monn (1717-1750), la Sinfonia in la maggiore op. 25 n. 5 di Johann Baptist Vanhal (1739-1813) e il Quartetto n. 1 in fa maggiore di Josef Mysliveček (1737-1781), tutti e tre compositori protagonisti in varia misura di una transizione dallo stile barocco a quello galante, e di una affermazione della forma classica. Per Salisburgo sarà la musica di Wolfgang Amadeus Mozart a risuonare con due dei Divertimenti per archi (il n. 1 in re maggiore K136 e il n. 3 in fa maggiore K138) composti nel 1772 quando il giovane Mozart era ancora impiegato alla Corte dell’Arcivescovo di Salisburgo.

I primi due appuntamenti, giovedì mattina, avranno un pubblico speciale e saranno dedicati ai bambini delle scuole elementari: Remo Vinciguerra giocherà con la musica di Mozart in una guida all’ascolto coinvolgente e accattivante.

Tutti concerti di Theresia a Trame Sonore si svolgeranno in alcune sale meravigliose: la Sala dei Fiumi di Palazzo Ducale, un autentico gioiello, il Teatro Bibiena, dove suonò un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart, la Loggia di David di Palazzo Tè.

I concerti di Theresia al Festival Trame Sonore

Giovedì 30 Maggio – ore 9.00 e ore 10.30
Teatro Bibiena
“Giochiamo con Wolfgang!” – Concerto-laboratorio
Theresia Orchestra – Gemma Longoni primo violino
Conduce Remo Vinciguerra
W. A. Mozart (1756-1791)
Divertimento per archi n. 1 in re maggiore K136
Divertimento per archi n. 3 in fa maggiore K138

Venerdì 31 Maggio – ore 10.30
Theresia Orchestra – Gemma Longoni primo violino
Palazzo Ducale – Galleria dei Fiumi
“Salisburgo”
W. A. Mozart (1756-1791)
Divertimento per archi n. 1 in re maggiore K136
Divertimento per archi n. 3 in fa maggiore K138

Sabato 1 Giugno – ore 16.30
Theresia Orchestra – Claudio Astronio direttore
Palazzo Ducale – Galleria dei Fiumi
“Mannheim”
J. Stamitz (1717-1757)
Sinfonia a 4 in fa maggiore n. 6
F. X. Richter (1709-1789)
Sinfonia in Sol maggiore VB 19
Domenica 2 Giugno – ore 9.30
Palazzo Te – Loggia di David
Theresia Orchestra – Claudio Astronio direttore

Domenica 2 Giugno – ore 12.00
Theresia Orchestra – Claudio Astronio direttore
Palazzo Ducale – Galleria dei Fiumi
“Vienna”
M. G. Monn (1717-1750)
Sinfonia a 4 in sol maggiore
J. B. Vanhal (1739-1813)
Sinfonia in la maggiore op. 25 n. 5
J. Mysliveček (1737-1781)
Quartetto n. 1 in fa maggiore

A Mantova una tavola rotonda per parlare di nuovo mecenatismo e comunicazione

By Emilia Campagna - May 27, 2019
Intervista a Filippo Cavazzoni su nuovo mecenatismo e comunicazione, temi al centro di una tavola rotonda in cui si parlerà anche di Theresia e Fondazione iCons

Nuovo mecenatismo e uso delle nuove tecnologie saranno al centro di una tavola rotonda organizzata da Oficina OCM e Istituto Leoni e che si svolgerà a Mantova nell’ambito di Trame Sonore. Venerdì 31 maggio alle 10.30 presso Palazzo Castiglioni la tavola rotonda dal titolo “Mecenatismo, art bonus e social media: risorse, idee e politiche a favore della musica e delle arti”, rappresenterà un momento di riflessione e confronto con tutti gli operatori del settore, tra cui addetti ai lavori e musicisti, con lo scopo di affrontare temi di grande rilevanza per tutto il comparto attraverso specifiche sessioni coordinate dal giornalista musicale Angelo Foletto. Anche Fondazione ICONS sarà tra i protagonisti del dibattito legato al mecenatismo con l’intervento di Elena Gaboardi, Vice Presidente Fondazione ICONS.

Abbiamo chiesto qualche anticipazione a Filippo Cavazzoni, che per l’Istituto Bruno Leoni ha collaborato all’organizzazione dell’evento e che ne curerà l’intervento introduttivo.

Filippo Cavazzoni, la tavola rotonda si occuperà di mecenatismo, Art Bonus e social media: come avete individuato questi temi? Ritenete che siano queste le grandi sfide dell’organizzazione musicale in Italia?

“Questo è il quarto anno che come Istituto Bruno Leoni affianchiamo Oficina OCM nell’organizzazione di una tavola rotonda nell’ambito di Trame Sonore: ogni volta abbiamo cercato di dare un taglio operativo, delineando un evento pensato per addetti ai lavori che abbia ricadute estremamente pratiche. In questa edizione ci dedichiamo a quelli che appaiono essere i problemi urgenti del mondo musicale oggi, ovvero il reperimento di risorse al di là dei finanziamenti pubblici e il coinvolgimento di un nuovo pubblico.”

Quando parla di nuovo pubblico si riferisce ai giovani? C’è realmente un problema di invecchiamento del pubblico della classica?

“C’è nella misura in cui la musica classica continua ad essere percepita come qualcosa di difficile e i giovani sono impreparati e anche un po’ spaventati. Abbiamo un grosso limite in Italia dato dal fatto che la Storia della Musica è assente dai programmi scolastici e l’uso di nuove tecnologie può aiutare a rendere più comprensibile l’ascolto della musica. Ne parleremo con Paolo Besana, Capo Ufficio del Teatro alla Scala, Michele Dall’Ongaro Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Andrea Maulini, docente all’Università di Bologna e Barbara Minghetti, Direttrice Artistica del Macerata Opera Festival – Sferisterio.”

Ma “attirare” i giovani attraverso i social o app del cellulare non rischia di rinchiudere la loro attenzione dentro il piccolo schermo dello smartphone e allontanarli ulteriormente dalla fruizione dal vivo della musica?


“Il rischio c’è ma esistono anche delle esperienze virtuose in tal senso, penso a progetti portati avanti dal Teatro Regio di Parma e dai Berliner Philarmoniker, o da iniziative di grandi istituzioni come il Met che in questi anni hanno portato l’opera in diretta nei cinema di tutto il mondo. Poi, certo, la cosa migliore è portare la gente nelle sale da concerto: magari togliendo un po’ di polvere e svecchiando la ritualità come sta facendo Trame Sonore a Mantova.”

Parliamo di Art Bonus, un altro dei temi della tavola rotonda: si tratta di un incentivo fiscale che da alcuni anni premia chi effettua donazioni liberali a favore della cultura: che impatto sta avendo questa possibilità sui finanziamenti in particolare alle attività musicali?

“L’Art Bonus esiste dal 2014 e negli anni si è estesa molto la platea dei beneficiari: prima era destinato al patrimonio culturale, poi sono state incluse le Fondazioni Liriche, ora possono accedere anche orchestre e festival. Ciò che cercheremo di portare alla luce nella sessione dedicata è il fatto che bisogna professionalizzare la capacità di far tesoro di questo strumento presentando le realtà che hanno saputo sfruttarlo al meglio attraverso mirate campagne di comunicazione, come ad esempio il Kilowatt Festival per cui sarà presente Lorenzo Anania. E del lato tecnico pareremo con Carolina Botti, consulente del MiBACT proprio sul tema dell’Art Bonus, Irene Sanesi, commercialista.”


E per quanto riguarda il nuovo mecenatismo?


“Su quel tema abbiamo cercato realtà che ci portassero delle esperienze nuove e avessero spunti con ricadute immediate: Elena Gaboardi ci parlerà di Theresia e del sostegno dato a questo progetto musicale da parte di Fondazione ICONS, mentre Roberto Brazzale ci porterà l’esperienza “di famiglia” di imprenditori vicentini legati al mondo della musica e forti sostenitori di iniziative musicali sul loro territorio.”

Theresia a Lodi e Mantova diretta da Alfredo Bernardini

By theresia - April 3, 2019
Theresia Orchestra sarà in residenza a Lodi per un nuovo progetto orchestrale: diretta da Alfredo Bernardini, l’orchestra si esibirà il 3 maggio a Lodi (Teatro alle Vigne) e il giorno dopo a Mantova (Palazzo Ducale) in un programma che comprende musiche di Franz Joseph Haydn, Michael Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart.

Theresia sarà in residenza a Lodi per un nuovo progetto orchestrale: diretta da Alfredo Bernardini, l’orchestra si esibirà il 3 maggio a Lodi (Teatro alle Vigne) e il giorno dopo a Mantova (Palazzo Ducale) in un programma che comprende musiche di Franz Joseph Haydn, Michael Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart.

La residenza, che si svolgerà a partire dal 28 aprile, è frutto di una collaborazione tra Fondazione iCons, che sostiene il progetto Theresia, gli Amici della Musica di Lodi, il Teatro alle Vigne e il Comune di Lodi; la collaborazione ha già dato i propri frutti nello scorso gennaio con un applaudito concerto degli archi dell’orchestra diretti da Chiara Banchini in occasione della Festa di San Bassiano. Del resto la scelta di Lodi come luogo di residenza dell’orchestra risponde al desiderio della Fondazione iCons di radicarsi maggiormente in una città che per dimensioni, posizione e atmosfera rappresenta un ideale luogo di studio per i giovani musicisti coinvolti e che più volte in passato è stata teatro delle attività di un ensemble dinamico e internazionale come Theresia Orchestra.

Il concerto si aprirà con l’Ouverture dal “Ritorno di Tobia” di Franz Joseph Haydn, un oratorio composto nel 1775, eseguito per la prima volta a Vienna il 2 Aprile 1775 e ripreso quasi dieci anni dopo, nel 1784, dopo una sostanziale revisione. Fu proprio in occasione di questa seconda versione che Haydn incontrò per la prima volta Mozart, con il quale nacque un sincero rapporto di amicizia e ammirazione.

Da un Haydn all’altro: il secondo brano in programma sarà la Sinfonia in do minore n. 28 di Michael Haydn, fratello minore di Franz Joseph. E’ la prima volta che Theresia Orchestra affronta musiche di Michael Haydn, una preziosa aggiunta a un repertorio già ricco, considerando anche che il compositore ebbe una particolare influenza su Wolfgang Amadeus Mozart: in particolare, quella che verrà eseguita da Theresia è la prima delle sinfonie di Michael Haydn a concludersi con quel tipo di fugato che chiaramente anticipa la scrittura contrappuntistica usata da Mozart nella Jupiter.

A Mozart è dedicata l’ultima parte del concerto, con la Sinfonia “Linz”, così chiamata perché fu composta nella cittadina austriaca mentre Mozart e la moglie erano in viaggio da Salisburgo a Vienna verso la fine dell’Ottobre 1783. Il 31 Ottobre scrisse al padre: “Martedì 4 novembre darò un concerto in teatro, ma, non avendo portato con me nessuna Sinfonia, ne sto componendo una a gran velocità, perché devo terminarla per questa data” Nonostante Mozart avesse dovuto scrivere la sinfonia in pochissimi giorni, l’intera partitura è un capolavoro di equilibrio, ricchissimo di idee musicali, e rappresenta il vero distacco dalle esperienze salisburghesi verso uno stile più maturo.

Il giorno dopo (sabato 4 maggio) l’orchestra replicherà la Sinfonia Linz di Mozart nella Sala di Manto del Palazzo Ducale di Mantova in un concerto che apre gli “Assaggi di Festival”, percorso di avvicinamento al Festival cameristico “Trame Sonore”, che si svolgerà dal 29 maggio al 2 giugno e che vedrà gli archi dell’orchestra protagonisti di ben sei momenti musicali.

Durante la residenza si svolgeranno anche due seminari, momenti di approfondimento per i musicisti dell’orchestra, i primi di una serie che per tutto il 2019 offriranno ai nostri musicisti da un lato l’approfondimento di temi musicologici legati ai programmi affrontati nel lavoro orchestrale e cameristico, dall’altro la crescita personale attraverso l’acquisizione di soft skills e conoscenze che potranno aiutare il professionista a costruire la propria carriera in modo consapevole. Il 30 aprile Alfredo Bernardini scenderà dal podio del direttore per raccontare la storia professionale dell’Ensemble Zefiro, gruppo da lui fondato assieme a Paolo e Alberto Grazzi e oggi affermato a livello internazionale: Bernardini racconterà come nel 1989 lui e i fratelli Grazzi ebbero l’idea dell’ensemble, come mossero i primi passi e in che modo Zefiro ha raggiunto negli anni una fama consolidata. Il giorno dopo (1 maggio) è previsto l’incontro con il musicologo David Wyn Jones, Professore alla Scuola di Musica dell’Università di Cambridge, che riporterà il discorso entro la sfera dell’interpretazione musicale, illustrando i rapporti – personali e musicali – tra Wolfgang Amadeus Mozart e Michael Haydn.

La Locandina
Venerdì 3 maggio, ore 21 – Teatro alle Vigne, Lodi
Sabato 4 maggio, ore 19 – Palazzo Ducale, Mantova

 

Franz Joseph Haydn
Ouverture da “Il Ritorno di Tobia” *
Michael Haydn
Sinfonia n. 28 in Do maggiore *
Allegro spiritoso
Un poco Adagio
Fugato. Vivace assai

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia n. 36 in Do maggiore “Linz” KV 425
Adagio — Allegro spiritoso
Andante in F major
Menuetto
Finale (Presto)

Theresia Youth Orchestra
Alfredo Bernardini, direttore

 

* (Solo nel concerto del 3 maggio)

“Il teatro più bello del mondo”. Our places: Teatro Bibiena a Mantova

By Emilia Campagna - May 30, 2017
Theresia suonerà in quello che Leopold Mozart definì "il teatro più bello del mondo": Teatro Bibiena a Mantova

Quando ci suonò il giovane Wolfgang Amadeus Mozart, il 16 gennaio 1770, si doveva sentire ancora profumo di legno nuovo, e di intonaci freschi: il Teatro Scientifico dell’Accademia di Mantova (da tutti conosciuto come Teatro Bibiena, dal nome dell’architetto che lo progettò) era stato completato solo poche settimane prima, e inaugurato il 3 dicembre 1769 con la cantata Virgilio e Manto di Luigi Gatti. Mozart, in viaggio con il padre da Verona a Bologna, vi suonò un lungo programma, conservato dall’Accademia Virgiliana, eseguendo proprie sonate al clavicembalo ed arie, ma soprattutto improvvisazioni su temi che gli vennero sottoposti al momento. Fu un successo per Mozart, non ancora quattordicenne, e anche per il nuovissimo teatro, che da allora è uno dei simboli della città.

Il Teatro è all’interno di un edificio cinquecentesco entro il quale nel 1562 Cesare I Gonzaga aveva fondato l’Accademia degli Invaghiti (poi chiamata Accademia dei Timini), una società musicale nata con lo scopo di diffondere l’amore per la musica come mezzo di diletto e stimolazione delle conoscenze. Nel 1564 era stata favorita da importanti privilegi concessi dal papa e nel 1607 aveva patrocinato la scrittura e la messa in scena dell’opera L’Orfeo di Claudio Monteverdi. L’edificio includeva un piccolo teatro coperto, probabilmente a gradoni, in linea con lo stile dell’epoca. Nel 1767, circa sessant’anni dopo l’inizio della dominazione austriaca, fu proprio l’Accademia dei Timidi a commissionare un nuovo teatro. Fu incaricato Antonio Bibiena, figlio del noto scenografo barocco Ferdinando. Scenografo ed architetto egli stesso, il Bibiena demolì il teatrino cinquecentesco e progettò una scena fissa, alle cui spalle edificò due corridoi sovrapposti a formare un loggiato a due piani. La platea ebbe un disegno a campana, che produce la sensazione di un ambiente circolare. Tutto l’ambiente è finemente decorato: con quattro ordini di palchi, divisi da colonne, quattro nicchie con statue dei mantovani illustri (Gabriele Bertazzolo, Baldassarre Castiglione, Pietro Pomponazzi, Virgilio) ed un generale assetto decorativo che produce una sensazione di movimento.

Nel frattempo il palazzo divenne sede dell’Accademia nazionale virgiliana, fondata nel 1768 da Maria Teresa d’Asburgo imperatrice d’Austria e destinata a “Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere”. l’istituzione era strutturata alla stregua di una scuola universitaria, articolata in differenti discipline e classi, e traeva origine dal secolare filone di sodalizi culturali risalenti alla signoria Gonzaga (come nel caso della Accademia dei Timidi). E’ tuttora attiva ed è la più antica e prestigiosa istituzione culturale esistente in Mantova.

Inizialmente pensato per ospitare riunioni ed esperimenti scientifici pubblici, il Teatro si dimostrò perfetto per la musica, tanto che appunto anche i Mozart, di passaggio da Verona a Bologna, vi si fermarono, con gran soddisfazione di Leopold, che così scriveva alla moglie: “Il 10 siamo partiti da Verona a mezzodì e siamo giunti la sera a Mantova; questo credo di avertelo già scritto. Vorrei che tu avessi visto il luogo dove si è tenuta l`accademia: per la precisione il cosiddetto Theatrino della Accademia Philarmonica. In vita mia non ne ho mai visto uno più bello, di questo genere; e poiché spero tu conserverai con cura tutte le lettere, a suo tempo te lo descriverò. Non è un teatro, bensì una sala con dei palchi, costruita come un teatro d`opera; dove dovrebbe esserci la scena vi è il piano rialzato per la musica, dietro il quale c`è ancora una galleria per gli ascoltatori costruita a palchi. Non ho parole bastanti a descriverti la moltitudine di persone, – le acclamazioni, gli applausi, gli schiamazzi e i Bravo su Bravo, – insomma, l`entusiasmo e l`ammirazione generale mostrati dagli ascoltatori.”

Il concerto di Mozart ebbe tale successo che una nobildonna mantovana, Margherita Sartoretti, volle omaggiare il ragazzo con una poesia. Come racconta Leopold nella stessa lettera “il giorno dopo venne il servitore che ci portò, dentro un bel vaso, un mazzo di fiori di rara bellezza avvolto in nastri rossi, e in mezzo ai nastri vi era una moneta da 4 ducati e sopra la poesia di cui ti invio copia.”

Theresia Youth Orchestra suonerà al Teatro Bibiena sabato 3 giugno alle ore 16 nell’ambito del Festival Trame Sonore: l’orchestra sarà diretta da Claudio Astronio ed eseguirà la Sinfonia K 202 di Mozart e la Sinfonia in re maggiore VB 143 di Kraus.

Our places: Sala di Manto a Palazzo Ducale, Mantova

By Emilia Campagna - May 26, 2017
La Sala di Manto nel Palazzo Ducale di Mantova ospiterà uno dei concerti di Theresia nell'ambito del Festival Trame Sonore: un luogo incantevole che rimanda alle origini del nome della città

Che Theresia abbia suonato in luoghi meravigliosi, particolari e ricchi di storia è un fatto: dal Palazzo del Quirinale al Teatro di Camogli, dove l’orchestra ha fatto la prima residenza del 2017, i nostri musicisti si sono esibiti in sale, chiese, teatri e palazzi tutti con una storia da raccontare. Questa volta, però, è ancora più speciale: Theresia sarà a Mantova per Trame Sonore, un Festival unico nel suo genere che in cinque giorni concentra ben 180 concerti, sparsi nei luoghi più belli della città. L’intero centro di Mantova è un gioiello, un tesoro di meraviglie architettonici che si specchiano nei tre laghi formati dal fiume Mincio.

Il profilo di Mantova specchiata nei Lago di Mezzo

Il profilo di Mantova specchiata nel Lago di Mezzo

In questo e nei prossimi post vi racconteremo le speciali storie dei luoghi in cui suoneremo a Mantova: iniziamo da Palazzo Ducale, un luogo simbolo della città e precisamente dalla Sala di Manto – dove l’orchestra si esibirà due volte, venerdì 2 giugno alle 20.30 e domenica 4 giugno alle 11.30 –  anche perchè nel nome della sala c’è tutta la leggenda che avvolge l’origine della città.

Il labirinto delle sale di Palazzo Ducale

Il labirinto delle sale di Palazzo Ducale

La Corte Nuova del Palazzo Ducale

La Corte Nuova del Palazzo Ducale

La Sala di Manto è all’interno dell’Appartamento Grande di Castello, sulla Corte Nuova, e gli affreschi della sala raccontano la storia della fondazione della città preceduta dall’arrivo in Italia di Manto, leggendaria figlia dell’indovino Tiresia. Negli affreschi attribuiti a Francesco Primaticcio viene quindi raffigurata la nascita della città dovuta al figlio Ocno e altre opere urbanistiche intraprese dai Gonzaga.

Figura mitologica, Manto è figlia dell’indovino tebano Tiresia dal quale aveva ereditato le capacità magiche e divinatorie, ed è ricordata da Virgilio (Eneide X, 198-200) e da Ovidio (Metamorfosi VI, 157 e seguenti). Le vicende narrate nel mito offrono diverse versione delle vicende di questo personaggio: fonti greche narrano che Manto, fuggita da Tebe, si fermò nell’attuale Turchia; altre invece descrivono il suo arrivo, dopo lungo errare, nel territorio, allora completamente palustre, che oggi ospita la città di Mantova.

Manto nel De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio

Manto nel De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio

In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva. Manto avrebbe incontrato e sposato la divinità fluviale Tybris (il Tevere) re dei Toscani, e il loro figlio Ocno (detto anche Bianore) avrebbe fondato una città sulle sponde del fiume Mincio chiamandola, in onore della madre, Mantua. Questa versione mitica della fondazione della città di Mantova è riportata nell’Eneide di Virgilio. Secondo un’altra teoria, Mantova trae l’origine del suo nome da Manth, dio etrusco, signore dei morti del pantheon tirreno.

Il mito della fondazione di Mantova trova spazio anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri nel XX Canto dell’Inferno, nel quale Dante stesso e la sua guida mantovana Virgilio incontrano gli indovini. Proprio indicando una di queste anime, Virgilio descrive i dintorni della città, il Lago di Garda ed il corso del Mincio che si tuffa nel Po a Governolo per affermare, riferendosi alla leggenda dell’indovina Manto:

« Fer la città sovra quell’ossa morte;
e per colei che ‘l loco prima elesse,
Mantüa l’appellar sanz’altra sorte »
(Dante Alighieri, Divina Commedia-XX Canto dell’Inferno.)

L’immenso palazzo Ducale, la cui costruzione avvenne in epoche successive e a un primo sguardo può apparire labirintico, svela alcuni dei tesori artistici di importanza e bellezza assoluta che testimoniano i fasti rinascimentali della città, dalla famosissima “Camera degli sposi” alla Galleria dei Fiumi, con opere di Tiziano, Mantegna, Pisanello. Non è questa la sede per addentrarci in una descrizione degli immensi tesori del Palazzo, ma vi lasciamo con una curiosità: in una delle sale si trova anche un ritratto dell’imperatrice Maria Teresia d’Austria, da bravi theresiani vi invitiamo a cercarlo!

Il ritratto di Maria Teresa d'Austria a Palazzo Ducale

Il ritratto di Maria Teresa d’Austria a Palazzo Ducale

Josef Mysliveček, una nuova perla nel repertorio di Theresia

By Emilia Campagna - May 23, 2017
La Sinfonia in La maggiore di Myslivecek accanto a pagine di Mozart e Kraus nei concerti mantovani di Theresia Ogni nuova produzione di Theresia è l’occasione per allargare il repertorio: in un’orchestra di formazione come TYO, l’approfondimento di pagine già eseguite va di pari passo con lo studio di musiche sempre nuove, così da ampliare […]

La Sinfonia in La maggiore di Myslivecek accanto a pagine di Mozart e Kraus nei concerti mantovani di Theresia

Ogni nuova produzione di Theresia è l’occasione per allargare il repertorio: in un’orchestra di formazione come TYO, l’approfondimento di pagine già eseguite va di pari passo con lo studio di musiche sempre nuove, così da ampliare sempre di più lo sguardo sul mondo sinfonico del Secondo Settecento. Nel lavoro condotto da Claudio Astronio, direttore di TYO fin dalla sua fondazione, uno speciale approfondimento è stato dato, accanto a Mozart, al poco conosciuto ma entusiasmante Joseph Martin Kraus: nello stage mantovano che attende Theresia – in concerto per il Festival Trame Sonore dall’1 al 4 giugno – questo binomio ritorna, ma accanto Kraus e Mozart spunta il nome di Josef Mysliveček, di cui è in programma la Sinfonia in La Maggiore.

Josef Myslivecek, nato a Praga nel 1737 e morto a Roma nel 1781, diede un contributo considerevole alla formazione del linguaggio classico: molto attivo come sinfonista ma soprattutto come compositore di opera, fu un modello importante, e un amico sincero, per il più giovane Mozart. I due si conobbero a Bologna nel 1770 e si frequentarono nel 1773 a Milano durante il soggiorno italiano di Mozart: pare anche il padre Leopold in quell’occasione ritardò il rientro a Salisburgo, sfidando le ire dell’arcivescovo, proprio per approfittare dei consigli e degli insegnamenti che Myslivecek poteva dare al giovane Wolfgang, allora quattordicenne. L’influenza di Myslivecek su Mozart è evidente nei lavori giovanili del Salisburghese, in particolare nei concerti per violino e nel dramma in musica “Il re Pastore” composti nel 1775. I rapporti tra Myslivecek e Mozart furono stretti anche negli anni a venire: i due compositori di rividero nel 1777 a Monaco, in occasione di uno dei pochi viaggi di Myslivecek fuori dall’Italia. Il compositore ceco si era infatti trasferito in Italia nel 1763 e qui operò mantentenendo la propria indipendenza e non legandosi a nessun committente o datore di lavoro: acclamato compositore di opere, è considerato uno dei maggiori esponenti dell’opera seria italiana. I suoi lavori vennero rappresentati con successo nei maggiori teatri d’Italia ma la sua fama si diffuse presto all’estero, con riprese delle sue opere a Vienna, Praga e Monaco. Myslivecek evitò di legarsi ad un impiego fisso – come poi farà Mozart liberandosi dal servizio presso l’Arcivescovo di Salisburgo – e si mantenne con il proprio lavoro, tra composizione e insegnamento, aiutato da qualche generoso ammiratore: tuttavia, finanziariamente irresposabile, quando morì a Roma nel 1781 era completamente in rovina.

La Sinfonia in La maggiore di Myslivecek sarà in programma nei primi due concerti della residenza mantovana; sabato e domenica, torna centrale il binomio Kraus-Mozart, con le Sinfonie K 200 e K 201 di Mozart e, di Kraus, la Sinfonia in re maggiore VB143 e l’Ouverture da “Proserpin” VB 19

IL PROGRAMMA DEI PROSSIMI CONCERTI

Theresia Youth Orchestra
Claudio Astronio direttore

Giovedì 1 giugno, Ore 9 e 10.30
Palazzo della Ragione

“Musica per tutti (i sensi)” – Viaggio interattivo nelle meraviglie della musica per orecchie giovani
J. Myslivecek (1737-1781) Sinfonia in la maggiore
W. A. Mozart (1756-1791) Sinfonia n. 30 in re maggiore K 202

Venerdì 2 giugno, Ore 20.30
Palazzo Ducale, Sala di Manto

J. Myslivecek (1737-1781) Sinfonia in la maggiore
J.M. Kraus (1756-1792) Sinfonia in mib maggiore VB144

Sabato 3 giugno, Ore 16
Teatro Bibiena

W.A. Mozart (1756-1791) Sinfonia n. 30 in re maggiore K 202
J.M. Kraus (1756-1792) Sinfonia in re maggiore VB 143

Domenica 4 giugno, Ore 11.30
Palazzo Ducale, Sala di Manto

J. M. Kraus (1756-1792) Proserpin Ouverture
W. A. Mozart (1756-1791) Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201

Fiorisce Theresia, una primavera travolgente

By Emilia Campagna - April 28, 2017
La primavera di Theresia si apre con una nuova collaborazione e una residenza nella splendida Camogli

Ricominciano le attività di Theresia Youth Orchestra, che dopo l’inverno dedicato alla formazione, si ripresenta in primavera sui palcoscenici per una serie di concerti che la porteranno da Camogli a Bologna e a Mantova.

Si comincia con il primo stage del 2017, in Liguria: l’orchestra sarà in residence per una settimana a Camogli, splendida località della Riviera dei Fiori. Si tratta di una nuova collaborazione con la Casa della Musica di Genova, di cui vi racconteremo approfonditamente nei prossimi post. La residenza inizierà il 12 maggio e terminerà il martedì successivo con un concerto nel Teatro di Camogli, spazio recentemente rinnovato e riaperto al pubblico. Il giorno successivo l’orchestra si sposterà a Bologna per un concerto al Teatro Manzoni nell’ambito del prestigioso “Bologna Festival”, un palcoscenico di assoluto livello tra i festival italiani.

L’orchestra sarà diretta da Chiara Banchini che continua nel suo progetto di approfondimento del repertorio strumentale di Franz Joseph Haydn e Luigi Boccherini: il programma prevede infatti due pagine (una Ouverture e una Sinfonia) di entrambi gli autori. Di Haydn verranno eseguite l’Ouverture da “Armida” e la Sinfonia n.89 in fa maggiore Hob I:89; di Luigi Boccherini l’Ouverture in re maggiore op.43 G 521 e la Sinfonia in re maggiore op.42 G 520.

Alla fine di maggio, l’Orchestra si riunirà nuovamente in un’altra città gioiello, Mantova: Theresia Youth Orchestra sarà in residence nell’ambito del Festival Trame Sonore, una vera e propria festa della musica che trasforma l’intero centro cittadino in un grande palcoscenico musicale, con 180 concerti in cinque giorni e 400 artisti coinvolti. L’orchestra sarà a Mantova dal 28 maggio al 4 giugno e sarà diretta da Claudio Astronio: ben quattro gli appuntamenti che vedranno coinvolta l’orchestra, con un programma che spazia da Mozart (Sinfonia in la maggiore K 201 e Sinfonia in re maggiore K 202) all’amato Martin Kraus (l’Ouverture da “Prosperpin” e le due Sinfonie in re maggiore V 143 e in mi bemolle maggiore VB 144) al “nuovo” Myslivecek (Sinfonia in la maggiore).

Sul principio dell’estate, all’inizio di luglio, un nuovo progetto “Academy” vedrà coinvolti archi e fiati sotto la guida di Chiara Banchini e Alfredo Bernardini: la residenza artistica si terrà presso la Casa della Musica di Genova.