Our places: a walk in the wood

By Emilia Campagna - June 11, 2018
Have you ever seen an orchestra in the woods? Thanks to Risonanze Festival, Theresia's musicians have had a beautiful walk among the resonant sprouts forest near Malborghetto

Have you ever seen an orchestra in a wood? When one thinks of classical musicians, one imagines that they would play in concert halls, or maybe churches, palaces, or even gardens. But in a wood? Well, it is unusual, but in Malborghetto there is this special wood with resonant sprouts, and we couldn’t miss it.

In our very last day at Malborghetto Alberto Busettini, artistic director of “Risonanze Festival” took us to admire the wonderful woods in Val Saisera, explaining to us that the tree around us bore tonewood characteristics. Many of our musicians brought their instruments with them, so we could have the proof of that!

In the last 50 years, the trees from the Val Saisera forest have been used to make violins, guitars, flutes, and grand pianos like the celebrated Fazioli: as a matter of fact, they are resonant. Our musicians spread out among the trees and just played they instruments: “It’s like being in a concert hall”, they said.

In spite of the clouds that seemed to threaten us, it was a really pleasant walk: we took some pictures, enjoy them!

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Our places: Malborghetto

By Emilia Campagna - May 31, 2018
Per la prima volta Theresia sarà orchestra in residence a Malborghetto

Diciannove chilometri e ti ritrovi in Austria, ventidue e superi il confine con la Slovenia: Udine, capoluogo di provincia, dista invece più di 80 chilometri. Malborghetto è proprio quello che si dice un posto di frontiera, a un passo dai confini segnati dalle montagne – e dalle guerre. E’ un luogo affascinante in cui trascorrere una residenza di una settimana, il tempo che Theresia spenderà nella preparazione dei due concerti in programma per il Festival Risonanze. I nostri musicisti, provenienti da 15 paesi diversi, si troveranno a studiare assieme nel cuore dell’Europa, dove si parlano comunemente tre diverse lingue: l’italiano, l’austriaco e lo sloveno, più il dialetto friulano.

Malborghetto si trova nel cuore delle Alpi-Friulane, nell’estremo nord-est dell’Italia; assieme a Valbruna e alle altre frazioni raggiuge a stento i 1000 abitanti, ma due volte l’anno fa il pieno di turisti. D’inverno gli sciatori, d’estate gli escursionisti e gli scalatori che la usano come base. E come dargli torto? il colpo d’occhio delle montagne attorno a Malborghetto è davvero notevole.

Valbruna

Malborghetto esiste fin dall’Alto Medioevo: si chiamava però diversamente, Buonborghetto, ed apparteneva al Vescovo di Bamberga. Pare che le continue contese con Venezia le fecero cambiare nome… Rimase sotto l’impero Asburgico fino al 1919, quando fu annessa all’Italia. Il legame con il passato asburgico è però ancora molto vivo. Merito anche di una servitù concessa agli abitanti della zona dall’Imperatrice Maria Teresa (in vigore ancor oggi) che consente l’utilizzo gratuito dei preziosi boschi di abete rosso di risonanza.

La residenza di Theresia si svolgerà in quello che è considerato l’edificio di maggior pregio della zona, il Palazzo Veneziano, costruito nel XVI secolo e così chiamato per gli elementi architettonici di stampo italiano.

Oggi il palazzo è sede di un Museo Etnografico che ospita testimonianze sulla vita quotidiana tradizionale nella Val Canale, sulla storia del Palazzo stesso, ma ha anche sale dedicate alle attività estrattive, alla Foresta, alla geologia, alla paleontologia ed alla preistoria. Posto esattamente al centro del paese, il Palazzo Veneziano ospita anche numerose iniziative culturali. E per una settimana anche le prove di Theresia rientreranno nell’attività espositiva del Museo: il pubblico potrà assistere al lavoro dell’orchestra diretta da Claudio Astronio ogni giorno dall’1 al 7 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Il concerto di Theresia Youth Orchestra, in programma l’8 giugno, si terrà nella Chiesa della Visitazione di Maria Vergine e Sant’Antonio: a due passi dal Municipio, è una bella costruzione che ha subito nei secoli numerosi rimaneggiamenti. Accanto al portale del Duecento si conservano affreschi del XV secolo e un altare settecentesco; è stata in gran parte ricostruita nell’800 e il campanile è stato interamente rifatto dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Risonanze, il festival incantato tra concerti e liuteria

By Emilia Campagna - May 23, 2018
Alberto Busettini presenta il Festival Risonanze di Malborghetto

Un bosco incantato e un paese stretto tra alte montagne, crocevia di lingue e di culture: l’ambientazione dei prossimi concerti di Theresia Youth Orchestra è davvero da fiaba. La nostra orchestra sarà ospite del Festival Risonanze di Malborghetto, giunto quest’anno alla quarta edizione. Ne è direttore artistico l’Assessore alla Cultura di Malborghetto, il clavicembalista Alberto Busettini che ci spiega le tante implicazioni di un cartellone estremamente variegato: non solo concerti, ma un mosaico di iniziative che raccontano la musica, la liuteria, il rapporto diretto con la natura.

Alberto Busettini

“Il Festival è nato quattro anni fa con l’idea di valorizzare il bosco di abeti rossi della Val Saisera: si tratta di un grande bosco in cui crescono questi alberi pregiati, il cui legno viene usato per costruire strumenti musicali. Lo sfruttamento deli abeti della Val Saisera da parte degli artigiani liutai tuttavia è pouttosto recente: si deve a Gio Batta Morassi, luitaio originario di queste zone, se è cresciuta da parte degli specialisti del settore l’attenzione per i nostri boschi: Gio Batta Morassi, scomparso lo scorso anno, è stato a lungo Presidente dell’Associazione Liutaria Italiana a Cremona. Quest’edizione del Festival è anche l’occasione per omaggiarne la figura.”

Dalla natura al suono, e viceversa: il Festival riporta i musicisti, e non solo, nei boschi; è un cerchio che si chiude, tra concerti e iniziative anche molto diverse:

“Al Festival Risonanze facciamo incontrare i musicisti, gli artigiani che per primi selezionano il legno, i liutai che lo lavorano costruendo gli strumenti. Pe questo accanto ai concerti abbiamo mostre, laboratori, conferenze sull’arte della liuteria. E recentemente il Comune di Malborghetto ha realizzato una rete di sentieri tematici, per un totale di 12 chilometri nel bosco: ci si può alzare presto la mattina per fare pilates tra gli abeti, oppure, dopo il concerto del pomeriggio, dedicarsi al nordic walking.”

Il cartellone dei concerti come è costruito?

“Mentre lo scorso anno c’era un deciso filo rosso attorno alla musica barocca, in quest’edizione partiamo dal classicismo di Theresia per arrivare alla contemporaneità, in particolare con i due concerti che concludono la rassegna, quello del 16 giugno con il chitarrista Alberto Mesirca, un viaggio nel repertorio delle sei corde da Scarlatti a Leo Brouwer, e nel concerto del 17, in cui l’Orchestra d’Archi Arigoni eseguirà la Gattomachia di Orazio Sciortino, presentata in prima assoluta lo scorso anno alla Scala.”

Il fatto che la zona di Malborghetto sia terra dell’abete rosso di risonanza favorisce una diversa sensibilità nei confronti della musica?

“In realtà la connessione tra i boschi e la musica è qualcosa a cui la gente forse non pensava più di tanto: questo Festival ha permesso di sensibilizzare molto il pubblico, e anche di attrarre turisti in un momento dell’estate meno affollato. Lo scorso anno abbiamo registrato 2000 presenze durante il Festival, un dato incoraggiante.”

Nella zona di Malborghetto si parlano quattro lingue: italiano, austriaco, sloveno e friulano. Questa situazione di plurilinguismo come condiziona il lavoro di chi opera nella cultura?

“Il plurilinguismo ci condiziona nel senso che lavoriamo per tutelarlo e valorizzarlo: in particolare abbiamo in corso un progetto di scuola plurilingua, in modo che i bambini e i ragazzi imparino fin da piccoli le diverse lingue. Questo è un modo per tutelare una tradizione, ma anche una straordinaria opportunità e un investimento per questi giovani che crescono davvero nel cuore dell’Europa.”

Theresia Youth Orchestra è per la prima volta ospite di Risonanze: come è nata questa collaborazione?

“Io da clavicembalista conoscevo già l’orchestra, ma lo scorso anno in occasione della Giornata Europea della Musica Antica ho avuto modo di incontrare il Direttore Artistico Mario Martinoli: dal nostro incontro è nata la volontà di una collaborazione. Ci interessa Theresia da un punto di vista musicale, ma non solo. Malborghetto ha un forte legame con la propria storia: deve sapere che la popolazione di Malborghetto ha un diritto di servitù sullo sfruttamento dei boschi concesso da Maria Teresa d’Austria, un diritto che è stato poi riconosciuto dallo Stato Italiano e su cui quindi possiamo godere da quasi 300 anni. Per questo rinnoviamo il nostro legame con il nostro passato asburgico: recentemente l’amministrazione ha conferito la cittadinanza onoraria a Karl von Habsburg-Lothringen, Arciduca d’Austria, in occasione della ricorrenza dei 300 anni dalla nascita dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, al cui nome la vostra orchestra è dedicata.”

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Theresia Youth Orchestra, concerti a Malborghetto e Udine

By theresia - May 21, 2018
Theresia Youth Orchestra sarà ospite come orchestra in residenza del Festival Risonanze di Malborghetto: dall’1 giugno l’Orchestra sarà al lavoro con il direttore Claudio Astronio nella preparazione di due concerti che si svolgeranno l’8 giugno a Malborghetto (Chiesa Visitazione di Maria Vergine e Sant’Antonio) e il 9 giugno a Udine (Salone del Parlamento, Castello). Le […]

Theresia Youth Orchestra sarà ospite come orchestra in residenza del Festival Risonanze di Malborghetto: dall’1 giugno l’Orchestra sarà al lavoro con il direttore Claudio Astronio nella preparazione di due concerti che si svolgeranno l’8 giugno a Malborghetto (Chiesa Visitazione di Maria Vergine e Sant’Antonio) e il 9 giugno a Udine (Salone del Parlamento, Castello). Le prove, che si svolgeranno al Palazzo Veneziano di Malborghetto, saranno aperte al pubblico. Il concerto del 9 giugno a Udine sarà ripreso dalla Rai.

Quella con il Festival Risonanze è una nuova collaborazione che arricchisce la già fitta rete di partner di Theresia: il Festival, firmato per la direzione artistica da Alberto Busettini, è organizzato dal Comune di Malborghetto-Valbruna e gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Fondazione Friuli. Giunto alla quarta edizione, si svolge nel lembo più estremo del Friuli Venezia Giulia, a due passi da Austria e Slovenia.

Terra da sempre luogo di passaggio e di contaminazione, nei boschi di Malborghetto cresce l’abete rosso di risonanza, materia prima per strumenti di altissimo pregio musicale. In Italia cresce solo in due regioni e una di queste è il Friuli Venezia Giulia, in particolare nella foresta della Val Saisera. La residenza si svolgerà dunque in questo luogo ideale, a due passi dagli alberi destinati a diventare violini; i concerti di Theresia inaugureranno ufficialmente Risonanze alla presenza dell’arciduchessa Gabriella d’Asburgo-Lorena, momento altamente simbolico. Recentemente l’amministrazione comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a Karl von Habsburg-Lothringen, Arciduca d’Austria, in occasione della ricorrenza dei 300 anni dalla nascita dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria e la residenza artistica della Theresia Youth Orchestra, il cui repertorio musicale è appunto ispirato all’Imperatrice illuminata, è considerato dall’amministrazione di Malborghetto “occasione di sviluppo e consolidamento dei rapporti con la Casa d’Austria, già avviati con il conferimento della cittadinanza onoraria al suo attuale massimo rappresentante.”
L’Orchestra sarà diretta da Claudio Astronio in un programma dal titolo “Kr

L’orchestra sarà diretta da Claudio Astronio in un programma dal titolo “Kraus meets Mozart”: il programma affianca composizioni di Joseph Martin Kraus e Wolfgang Amadeus Mozart. Famosissimo il secondo, meno noto il primo, condividono l’anno di nascita (1756) e, quasi, quello di morte (1791 per Mozart, 1792 per Kraus). Kraus, esponente di un linguaggio musicale vicino allo “Sturm und drang”, visse ed operò a Stoccolma presso la corte del Re Gustavo III, appassionato di arti e musica. Durante un “Gran Tour europeo” tra il 1783 e il 1787, Kraus conobbe alcuni dei maggiori compositori del tempo, tra cui Christoph Willibald Gluck e Haydn; nulla invece di certo vi è su un suo possibile incontro a Vienna con Mozart, incontro che resta nel mistero.

I due compositori coetanei saranno i protagonisti di un impaginato simmetrico: di Mozart sarà eseguita l’Ouverture dalle Nozze di Figaro e la Sinfonia “Haffner” KV 504, di Kraus la Ciaccona da “Aeneas i Cartago” VB 23 e la Sinfonia in Do minore VB 142 di cui Haydn disse: “sarà per secoli ricordata come un capolavoro; mi creda: ben pochi possono vantarsi di aver composto qualcosa di simile”.

Back to Kraus! (and Mozart)

By theresia - May 10, 2018
In our next concerts we'll perform both music by Kraus, one of our favourite composers, and by Mozart

In our next concerts, we’ll perform music both by Kraus, one of our favourite composers, and by Mozart

Theresia’s fans know it: we love Joseph Martin Kraus, and we have a special chemistry with this composer. His music is surprising, his life is fascinating. Plus, there’s one particular oddity that makes him a bit more special: Kraus was born the very same year as Mozart (1756) and died just one year later (1792). This is the reason why he is called “the Swedish Mozart”, or “the Mozart from Odenwald”. Yet, his music is not as worldwide renowned as Mozart’s. One may think this is partly because he spent almost his entire professional life in Stockholm, as Kapellmeister of the King of Sweden.

Kraus was born in Miltenberg am Main, Germany. His parents wanted him to become a lawyer, and he matriculated as a student of law at the University of Mainz in 1773. But he managed to change his destiny, moving to the University of Erfurt, where he could study music too. Anyway, he continued to be a law student, eventually in Gottingen, where he came into contact with new “Sturm und Drang” ideas, which influenced both his writing and his music.

Encounters can determine our fate, and so it was with Kraus too: in Gottingen, he had become friendly with a Swedish fellow student, Carl Stridsberg. He persuaded Kraus to accompany him to Stockholm to apply for a position at the court of King Gustav III. After three years of misery, King Gustav III eventually noticed him: Kraus wrote the music for the opera “Proserpin”, which was successfully premiered at Ulriksdal Palace on 6 June 1781, before the King and the royal household. Kraus was appointed vice-Kapellmeister of the Royal Swedish Opera and director of the Royal Academy of Music.

It was the long-awaited breakthrough. Dizzy with the success, Kraus wrote to his parents:

“Immediately after the music ended, the king talked to me for more than a quarter of an hour … it had simply given him so much satisfaction. Yesterday I was engaged by him. Of course, I was not granted any great title, but quite simple that of Kapellmeister. What is worth much more to me than 600 guilders is the favour I have been granted, which is that I am to undertake a journey to Germany, France and Italy at the King’s expense.”

Gustav III sent Kraus on a Grand Tour of Europe that lasted five years, to learn all he could about Theater abroad. On this trip, Kraus met Christoph Willibald Gluck, Johann Georg Albrechtsberger, Padre Martini and Joseph Haydn. In 1773 Kraus was in Vienna, where he wrote the C minor Symphony VB 142: the minor key and the mood of Symphony VB 142 seem to be reminiscent of Haydn’s Sturm und Drang period around 1770. It is believed that Kraus wrote this Symphony for Haydn. And we know for sure that Haydn had a very high opinion of the work; as a matter of fact, many years after Kraus’s death, Haydn remarked to a common friend, Swedish diplomat Fredrik Samuel Silverstolpe:

“The symphony he wrote here in Vienna especially for me will be regarded as a masterpiece for centuries to come; believe me, there are few people who can compose something like that.”

What else happened in Vienna? Somewhere else in this blog we wrote about the mystery of the meeting of Kraus and Mozart: nobody really knows if they actually met. Yet, we can imagine it, and, moreover, we can enjoy a sort of virtual and contemporary encounter playing their composition.

Theresia will perform Kraus’ Symphony in c minor VB 142 and Chaconne from “Aeneas i Cartago” VB 23 together with Mozart’s Overture from “Le Nozze di Figaro” KV 492 and Symphony n. 35 in D major “Haffner” KV 504. Theresia will perform under Claudio Astronio’s baton on the 8th June in Malborghetto and the 9th June in Udine, as a guest of the “Risonanze” Festival.