Theresia starts new recording collaboration with CPO

By Emilia Campagna - November 7, 2023
Our new CD featuring Kraus Overtures conducted by Claudio Astronio, is out! This is the first album in a series of recordings we are producing in collaboration with the CPO record company.

Our new CD featuring Kraus Overtures conducted by Claudio Astronio, is out! This is the first album in a series of recordings we are producing in collaboration with the CPO record company.

We are always happy to bring you good news at our blog, and this particular announcement fills us with great pride. We have just released a new recording that represents the culmination of a long-term project that has always held a special place in our hearts – our deep-rooted passion for the works of the Swedish-German composer Joseph Martin Kraus. This album release marks the start of a significant partnership with a renowned international record company CPO to release numerous recordings with the aim to bring lesser-known classical repertoire to the forefront. This long-term collaboration represents a truly extraordinary opportunity for our orchestra of young professionals. In addition to the performing opportunities we create for them to play in various concert halls, this new collaboration also provides Theresia grantees with the unique experience of participating in recording sessions for a major international label.

CPO (Classic Produktion Osnabrück) is a German record label founded in 1986. Their mission is to fill niches in the recorded classical repertoire. To achieve this, the label is committed to producing comprehensive recording cycles, such as complete sets of symphonies, concertos, chamber music, and more. It was therefore with great enthusiasm that the label welcomed our idea to record the complete Overtures of Joseph Martin Kraus, repertoire which is only sporadically explored by classical orchestras. The initial collaboration with CPO stems from recording our opera performances of Mattheson’s Boris Goudenow during the 2021 Innsbruck Festival for Early and has now evolved into more extensive discographic journey.

Future releases of Theresia on CPO are planned for 2024 featuring various seldom-performed orchestral pieces and opera rarities. In February the next album will be released featuring the first three symphonies by Ernst Eichner, one of the early masters of symphonic compositions, in which Theresia is conducted by Vanni Moretti. May and September will see the release of two opera recordings: Le astuzie femminili by Domenico Cimarosa and Rossini’s L’inganno felice, both conducted by Alessandro De Marchi. August will mark the world premiere recording release of Traetta‘s oratorio Rex Salomon.

Speaking in more detail about the music, this new album presents the very first complete rendition of Joseph Martin Kraus‘s Overtures on disc. Kraus is an extraordinary composer who has held a special place in the orchestra’s repertoire since its inception. Similarly, conductor Claudio Astronio, who leads Theresia in this recording, has been with us from the very beginning. Astronio is the conductor who witnessed the birth of Theresia, leading orchestra with immense dedication in its early days.

Kraus’ Overtures is available for purchase here

Meet Theresia: Matylda Adamus

By Emilia Campagna - August 20, 2019
Vi presentiamo Matilda, innamorata del violoncello barocco e delle Suites di Bach

È la più giovane musicista di Theresia, e il suo entusiasmo è contagioso: Matylda Adamus, violoncellista polacca di Wrocław, ha solo 22 anni e ha debuttato con Theresia quest’anno, dopo aver partecipato alle audizioni per archi.

Matylda, come hai conosciuto Theresia?

“E’ una storia un po’ buffa: tre anni ha a Bolzano ho visto una persona (una cantante) che passeggiava con una borsa di tela con la scritta “Theresia Youth Baroque Orchestra”: io avevo appena scoperto, innamorandomene, la possibilità di suonare lo strumento antico nel repertorio barocco e mi sono detta “devo saperne di più di quest’orchestra”. Così ho iniziato a seguirla e appena è stato possibile ho partecipato alle audizioni, e così eccomi qua.”

E come sei arrivata a Bolzano dalla Polonia?


“Mi sono trasferita a Bolzano tre anni fa per studiare al Conservatorio Monteverdi con il professor Roberto Trainini, che avevo conosciuto ad una masterclass in Polonia. All’epoca dovevo decidere cosa fare dopo la scuola superiore: avedone frequentato una ad indirizzo scientifico avrei potuto continuare con medicina o una facoltà scientifica, ma l’esperienza della masterclass mi ha fatto capire che volevo andare avanti professionalmente con la musica, e mi sono trasferita. In autunno conseguirò la Laurea, e poi mi sposterò a Verona per studiare violoncello barocco con Catherine Jones.”

Come hai scoperto la possibilità di suonare lo strumento antico?

“Il mio insegnante attuale è stato molto importante in tal senso: anche se il corso che sto facendo (una laurea di primo livello) è sullo strumento moderno, lui ha una mentalità molto aperta, ed ha un approccio molto mirato alle esigenze e alle caratteristiche di ogni singolo allievo. A Bolzano ho potuto provare uno strumento antico, e mi sono subito innamorata del suono delle corde di budello: in particolare ho iniziato a considerare sotto una nuova luce le Suites di Bach e a desiderare di studiarle con lo strumento antico.”

Dopo la laurea, continuerai a suonare lo strumento moderno o ti concentrerai sulla prassi esecutiva storica?

“Mi concentrerò sulla prassi esecutiva: del resto il “barocco” è presente nella mia vita da sempre. Quando ero piccola studiavo pianoforte e andavo a sentire i concerti con mia madre. A sei anni sentii per la prima volta un clavicembalo e ne rimasi affascinata: in più, il Caffè della Filarmonica di Wrocław aveva un clavicembalo e potei suonarlo, fu una bellissima esperienza!”

Durante questa residenza con Theresia avete suonato molta musica di Joseph Martin Kraus: conoscevi questo autore e la sua musica?

“No, ed è stata un’altra bella scoperta. L’orchestrazione è spesso stupefacente e credo che ne approfondirò il repertorio.”

Che obiettivi hai per la tua carriera? Ti vedi più come solista, in un gruppo da camera o in un’orchestra?

“Non mi sento tanto tagliata per l’orchestra, sono più attratta da ensemble piccoli; ma ho anche un sogno da solista, vorrei registrare le Suites di Bach per violoncello. Sono musica incredibile e vorrei eseguirle con il violoncello piccolo, uno strumento a cinque corde che ho potuto provare durante una masterclass e che mi ha colpito per il suo timbro.”

Matylda Adamus e gli altri musicisti di Theresia si esibiranno giovedì a Bolzano in un concerto tutto dedicato alle Ouverture di Joseph Martin Kraus sotto la direzione di Claudio Astronio

Il mondo di Kraus

By Emilia Campagna - August 17, 2019
Bertil van Boer racconta il mondo di Kraus, compositore, letterato, filosofo e amante del buon cibo, tra viaggi, musica e vita alla corte del Re di Svezia

La residenza di Theresia a Rovereto è stata arricchita dalla presenza di Bertil van Boer, massimo esperto di Joseph Martin Kraus, che nella seconda di tre appassionate conferenze ha illustrato ai giovani musicisti un ritratto a tutto tondo del compositore: un vero e proprio viaggio nel mondo di Kraus, compositore al centro del concerto in programma a Bolzano il 22 agosto.

Oggi che Kraus è un compositore amato dagli estimatori ma poco conosciuto al grande pubblico, la domanda “chi era Kraus?” non è di immediata risposta: abbiamo pochi ritratti, uno dei quali è quello conservato nella Reale Accademia di Scienze di Stoccolma. Poi c’è quell’etichetta, “Il Mozart di Odenwald”, che è stata appiccicata a Kraus per una concidenza quasi totale di date con il ben più famoso salisburghese: è giusto chiamarlo così? O non sarebbe meglio, chiede provocante Bertil van Boer “chiamare Mozart il Kraus austriaco?”.

Il ritratto di Joseph Martin Kraus conservato alla Reale Accademia di Svezia

Per capire chi fu realmente si può partire dalla lista dei suoi incarichi a Stoccolma, davvero impressionante: alla Corte del Re Gustavo III di Svezia Kraus fu Kappelmeister, Direttore della Royal Opera (dirigendo da 2 a 5 concerti alla settimana), Direttore artistico dell’Orchestra di Corte, Direttore dell’Accademia di Musica di Stoccolma, compositore di corte e Membro della Reale Accademia di Scienze e Musica. “Viene da domandarsi quando mangiasse e dormisse!”, commenta van Boer.

Altrettanto impressionante la lista dei suoi interessi e delle sue conoscenze: era naturalmente un compositore e uno strumentista (violista), ma anche autore di testi e lavori teatrali, poeta, amante delle scienze e della letteratura. La sua biblioteca comprendeva testi di matematica e scienze, volumi di Celsius e Linneo, la più recente letteratura tedesca, inglese, svedese, italiana. Del resto parlava il tedesco, sua madrelingua, lo svedese e il francese come un nativo, e se la cavava ottimamente anche con l’italiano e l’inglese. La sua figura è più complessa e non si può descrivere solo come un compositore di corte: “fu un intellettuale, con alle spalle studi di legge e letteratura classica, un acuto osservatore della vita del suo tempo. Nelle sue lettere compare una straordinaria e vivissima descrizione di Pompei, di un suo incontro col Papa, ma anche di quadri, ricette, vini.”

La sua reputazione andò di pari passo con il suo talento: Haydn lo considerava uno dei maggiori talenti, Salieri citando Gluck scrive che Kraus aveva “un grande stile, del tipo che non ho mai incontrato” e Neefe (insegnante di Beethoven) lo affianca ai grandi del suo tempo.

Oggi, oltre a essere meno conosciuto di quanto merita, è anche perseguitato da alcuni stereotipi del tutto scorretti: a parte essere ricordato come il Mozart svedese (“il paragone non funziona, fu molto più di un compositore e soprattutto fu uno dei primi esponenti dello Sturm und Drang, prima come letterato e poi come compositore”), molti pensano che in vita fu povero (“invece aveva uno stipendio netto annuo che oggi ammonterebbe 140000 euro”) e misconosciuto (“le testimonanze dei suoi contemporanei lo smentiscono”). Al contrario, fu un musicista talentuosissimo, sia come strumentista, tanto da essere ammesso a dodici anni nell’orchestra di Mannheim, sia come compositore, capace di esplorare tutti i generi in voga al momento, dalla Sinfonia all’opera, dall’Oratorio ai concerti solistici. Fu uno sperimentatore, un formidabile orchestratore e una persona devota a tutte le sfaccettature della cultura del suo tempo. Per rendergli giustizia, e staccargli la inesatta etichetta “mozartiana” che lo accompagna, non resta che suonare la sua musica: è molta, e tutta bellissima, parola di Bertil van Boer.

Per Theresia un agosto nel nome di Kraus

By Emilia Campagna - August 1, 2019
Nel mese di agosto ci aspettano due concerti, un cd e tre conferenze nel nome di Kraus

Theresia sarà in residenza a Rovereto dall’8 al 22 agosto, in preparazione dei due concerti che la vedranno protagonista il 15 agosto a Milano (Concerto di Ferragosto di Milano Arte Musica) e il 22 agosto a Bolzano nell’ambito di Antiqua – Bolzano Festival Bozen. L’orchestra sarà diretta da Claudio Astronio e durante la residenza verranno approfondite le Ouverture di Joseph Martin Kraus, lavoro che sfocerà nella produzione di un cd.

Il concerto del 15 agosto a Milano (Basilica di Santa Maria della Passione, ore 18.30) vedrà l’orchestra impegnata nella prima parte in una serie di Ouverture di Kraus, e nella seconda nella Sinfonia n. 49 in fa minore “La Passione” (1768) Hob I:49 di Franz Joseph Haydn. Theresia è per la prima volta ospite dell’importante festival estivo milanese Milano Arte Musica, dedicato alla musica antica e sarà protagonista di uno degli appuntamenti più significativi, quello del Concerto di Ferragosto.

Sarà invece dedicato interamente a Kraus e all’integrale delle Ouvertures il concerto del 22 agosto a Bolzano (Conservatorio Monteverdi, 20.30), nell’ambito del cartellone di Antiqua – Bolzano Festival Bozen; un gradito ritorno per Theresia, già ospite del cartellone estivo bolzanino per quattro edizioni consecutive dal 2013 al 2016. Per il Direttore Artistico di Theresia, Mario Martinoli, “questo progetto corona un percorso pluriennale in cui l’orchestra si è dedicata ad approfondire questo straordinario compositore”. Tedesco trapiantato in Svezia, detto “il Mozart svedese” perché coetaneo (e morto un anno dopo) di Mozart, Kraus è un compositore interessantissimo, protagonista di uno stile Sturm und Drang potente e di soluzioni formali ed espressive molto avanzate: tuttora in parte poco frequentato dalle orchestre, “di Kraus”, spiega Martinoli, “si suonano molto alcune Sinfonie, ma non in maniera sistematica: è un compositore che vive di highlight, non ci sono registrazioni integrali. Per quanto riguarda le Ouverture, alcune non sono nemmeno mai state eseguite da orchestre con strumenti originali e da questo punto di vista il progetto per noi è particolarmente interessante: le Ouvertures di Kraus hanno una struttura sinfonica che le rende molto più vicine al mondo preromantico piuttosto che a quello dell’opera settecentesca.”

Durante la residenza a Rovereto i musicisti di Theresia avranno la rara occasione di un approfondimento condotto da Bertil van Boer, che in tre diversi momenti affronterà la figura e l’opera di Joseph Martin Kraus. Bertil van Boer, docente alla Western Washington University, ha curato il catalogo completo dell’opera di Kraus, approfondendone la vicenda biografica e artistica in numerose pubblicazioni. Le conferenze si terranno presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica “Tartarotti” di Rovereto e saranno aperte al pubblico.

Non solo orchestra: i seminari di Theresia

By Emilia Campagna - April 7, 2019
Le attività formative di Theresia per il 2019 prevedono, all'interno delle residenze musicali, una serie di seminari dedicati ai musicisti che compongono l'orchestra, giovani professionisti che si affacciano al mercato del lavoro.

Seminari sull’interpretazione e sulla prassi esecutiva, ma anche testimonianze di storie professionali di successo e corsi intensivi sui più utili strumenti per affermarsi nella carriera musicale. Le attività formative di Theresia per il 2019 prevedono, all’interno delle residenze musicali, una serie di seminari dedicati ai musicisti che compongono l’orchestra, giovani professionisti che si affacciano al mercato del lavoro.

Si parte con Alfredo Bernardini, che il 30 aprile, nel cuore della residenza che si concluderà con i concerti del 3 e 4 maggio rispettivamente a Lodi e Mantova, scenderà dal podio del direttore per raccontare la storia professionale dell’Ensemble Zefiro, gruppo da lui fondato assieme a Paolo e Alberto Grazzi e oggi affermato a livello internazionale: Bernardini racconterà come nel 1989 lui e i fratelli Grazzi ebbero l’idea dell’ensemble, come mossero i primi passi e in che modo Zefiro ha raggiunto negli anni una fama consolidata.

Il giorno dopo (1 maggio) è previsto l’incontro con il musicologo David Wyn Jones, Professore alla Scuola di Musica dell’Università di Cardiff, riporterà il discorso entro la sfera dell’interpretazione musicale. Come lo stesso Jones ci ha spiegato in un’intervista, la conferenza illustrerà i rapporti – personali e musicali – tra Wolfgang Amadeus Mozart e Michael Haydn, fratello minore di Franz Joseph Haydn.

Alfred Brendel

Durante la residenza in programma a Mantova dal 28 maggio al 2 giugno nell’ambito del Festival “Trame Sonore” i momenti di approfondimento saranno due: il primo con il fondatore e direttore artistico di Theresia Orchestra, Mario Martinoli, che partendo dall’esperienza di gestione dell’orchestra, sostenuta da un progetto di finanziamento culturale privato, parlerà di temi etici correlati al lavoro del musicista; il secondo incontro sarà con il grande pianista austriaco Alfred Brendel, guest of honor del Festival, che assieme al Quartetto Zaide terrà una master class sul Quartetto “La morte e la fanciulla” di Schubert.

Durante il mese di luglio gli archi dell’orchestra saranno in residenza a Ginevra impegnati in un progetto diretto da Chiara Banchini che si concluderà con due concerti il 7 e 8 luglio per i Concerts d’ètè a Saint Germaine. L’Accademia d’archi sarà l’occasione per ospitare un appuntamento particolarmente interessante, ovvero quello con Klaus Scherer, docente alla Facoltà di Scienze Affettive, che spiegherà qual è l’impatto emotivo del suono nell’attività del musicista, con una visita al laboratorio di neuroscienze dove si misurano le reazioni del cervello all’ascolto o alla produzione della musica.

Bertil Van Boer

In agosto è in programma una lunga residenza (8-22 agosto) in cui l’orchestra, diretta da Claudio Astronio, affronterà l’intero corpus delle Ouvertures di Joseph Martin Kraus, con concerti a Milano, Bolzano e Rovereto e la registrazione di un cd. Per approfondire la figura e l’opera di Kraus avremo ospite Bertil Van Boer, curatore del catalogo completo dell’opera del compositore. Bertil Van Boer terrà tre lezioni, durante le quali parlerà di Kraus da un punto di vista biografico, del mondo musicale alla corte del re di Svezia e dell’opera teatrale di Kraus con un focus sulle overtures. Nel corso della residenza di agosto è in programma anche una lezione in cui Simone Laghi, musicologo e segretario Artistico di Theresia, spiegherà come muoversi tra archivi, librerie e strumenti di ricerca online.

The new string project: Cambini, Kraus and Boccherini

By Emilia Campagna - January 16, 2019
The first Academy of 2019 is a string project with tutors Chiara Banchini and Roel Dieltiens. Let's find more!

What’s better than an entire week of chamber music, working on classical Quartets and Quintets together with two renowned musicians? The new string project, i.e. the first Academy of 2019, is being an amazing experience: it started on Monday 14th and will go on till Friday, with tutors violinist Chiara Banchini and cellist Roel Dieltiens.

Our home for this week of study and music is the venue of Fondazione iCons in Lodi, the perfect place for focusing and working in small ensembles.

The musicians involved in this new project are sixteen, coming from six different countries: fourteen of them are string players, plus the flutists Simone Casale and Eva Ivanova Dyatlova.

The Academy will end on Saturday 19th with a concert at Sala Rivolta (Teatro alla Vigne) in Lodi. Our musicians will perform part of the program studied during the Academy: the first of three pieces will be the Quartet in D by Giuseppe Maria Cambini, performed by Samuel Casale (Italia) – flute, Gemma Longoni (Italia) – violin, Alaia Ferran (Spagna) – viola and Bartolomeo Dandolo Marchesi (Italia) – cello. Next will be the Flute Quartet by Joseph Martin Kraus, played by Eva Ivanova-Dyatlova (Russia) – flute, Abel Balazs (Portogallo) – violin, Gabriele Toscani (Italia) – violin, Ania Wieczorek (Polonia) – viola and Martyna Jankowska (Polonia) – cello. Last but not least, Luigi Boccherini’s Quintet G337 will end the concert, played by Gabriele Toscani (Italia) – violin, Sophie Simpson (UK) – violin, Elena Gelmi (Italia) – viola, Giulia Gillio Gianetta (Italia) – cello, Lino Mendoza (Messico) – double bass

Le affinità nascoste

By Emilia Campagna - June 1, 2018
Mozart e Kraus si incontrarono? Conoscevano la musica l'uno dell'altro? In un'intervista per il nostro blog Bertil van Boer ci aiuta a cercare le affinità nascoste nascoste tra le pieghe delle musiche dei due autori

Mozart e Kraus si incontrarono? Conoscevano la musica l’uno dell’altro? In quest’intervista Bertil van Boer, autore del catalogo completo delle musiche di Joseph Martin Kraus, ci aiuta a cercare le affinità nascoste nascoste tra le pieghe delle musiche dei due autori, partendo da una delle composizioni inserite nel programma che Theresia Youth Orchestra suonerà per il Festival Risonanze.

Partiamo dalla Sinfonia Haffner, che come ci spiega Bertil van Boer “è forse il lavoro meno convenzionale composto da Mozart fino a quel momento.  E’ pieno di ritmi bizzarri, compresa la lunga nota iniziale (che molti direttori non tengono per tutte e quattro le pulsazioni previste). In più, il primo tema viene variato nel momento in cui ci aspetterebbe di passare al secondo tema. Si tratta, a tutti gli effetti, di una serie di variazioni interne al movimento, cosa che Mozart non aveva praticamente mai fatto. Anche la data esatta della sua composizione è piuttosto problematica. Nasce come serenata ma ci lavora di nuovo dopo il Dicembre 1782. Fu eseguita come Sinfonia a Vienna il 23 Marzo 1783, una settimana e mezza prima che Kraus arrivasse a Vienna.”

Una coincidenza in effetti notevole: ad ascoltare in maniera ravvicinata la Haffner e la Sinfonia in Do minore sembra di ravvisare una somiglianza in quello che potrebbe essere il secondo tema: è una suggestione o c’è qualcosa di concreto? “Tornando alla Haffner, non c’è un vero e proprio secondo tema, ma una sezione di passaggio (le battute dalla 50 alla 57) che rispecchia uno dei meccanismi preferiti da Kraus (nella Sinfonia in Do minore e nei quartetti d’archi)  una serie di sospensioni nei violini.  Sembra esserci uno sprazzo dell’Ouverture dall’Ifigenia in Aulide di Gluck, che in effetti Mozart cita nella sua Ouverture dell’Idomeneo un anno prima. E’ un pattern comune ma allo stesso tempo particolare, dato che non appare altrove in Mozart, mentre Kraus lo usa continuamente. Dato che la Haffner era la sua Sinfonia più recente, se si incontrarono questo sarebbe stato  uno dei pezzi mostrati da Mozart a Kraus. Penso che sia molto probabile che Kraus abbia perlomeno visto la partitura dell’Idomeneo, dato che più tardi Kraus ne trascrisse la Marcia del Primo Atto.  Qualche indizio in più si potrebbe ravvisare nella cosiddetta Sinfonia “Linz”, in cui l’introduzione in tempo lento (la prima per Mozart) mostra tracce di un nuovo stile. Però bisogna dire che non ci sono citazioni nè di Mozart da parte di Kraus nè di Kraus da parte di Mozart: ma i nuovi elementi stilistici sono intriganti.”

Nessun documento ci parla di un incontro tra Mozart e Kraus: dobbiamo ritenere che non avvenne? “In realtà ci sono molte cose che possono esserci sfuggite, specialmente se si pensa che vissero molto vicini per alcuni mesi. Kraus non fa nemmeno menzione del suo incontro con Johann Friedrich Reichardt, either, ma dagli scritti di Reichardt sappiamo che lui e Kraus (assieme a Gluck) volevano uscire e andare in centro a Vienna ma la moglie di Gluck trovò un modo di evitare l’uscita. Inoltre Kraus entrò in una loggia massonica collegata con quella di cui faceva parte Mozart: due logge distinte, è vero, ma con sedi vicine e senza dubbio con molte connessioni. Quindi il soggiorno a Vienna di Kraus fu molto più complesso di quanto si possa immaginare. Credo proprio che altre informazioni potranno venire alla luce.”

Theresia Youth Orchestra, concerti a Malborghetto e Udine

By theresia - May 21, 2018
Theresia Youth Orchestra sarà ospite come orchestra in residenza del Festival Risonanze di Malborghetto: dall’1 giugno l’Orchestra sarà al lavoro con il direttore Claudio Astronio nella preparazione di due concerti che si svolgeranno l’8 giugno a Malborghetto (Chiesa Visitazione di Maria Vergine e Sant’Antonio) e il 9 giugno a Udine (Salone del Parlamento, Castello). Le […]

Theresia Youth Orchestra sarà ospite come orchestra in residenza del Festival Risonanze di Malborghetto: dall’1 giugno l’Orchestra sarà al lavoro con il direttore Claudio Astronio nella preparazione di due concerti che si svolgeranno l’8 giugno a Malborghetto (Chiesa Visitazione di Maria Vergine e Sant’Antonio) e il 9 giugno a Udine (Salone del Parlamento, Castello). Le prove, che si svolgeranno al Palazzo Veneziano di Malborghetto, saranno aperte al pubblico. Il concerto del 9 giugno a Udine sarà ripreso dalla Rai.

Quella con il Festival Risonanze è una nuova collaborazione che arricchisce la già fitta rete di partner di Theresia: il Festival, firmato per la direzione artistica da Alberto Busettini, è organizzato dal Comune di Malborghetto-Valbruna e gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Fondazione Friuli. Giunto alla quarta edizione, si svolge nel lembo più estremo del Friuli Venezia Giulia, a due passi da Austria e Slovenia.

Terra da sempre luogo di passaggio e di contaminazione, nei boschi di Malborghetto cresce l’abete rosso di risonanza, materia prima per strumenti di altissimo pregio musicale. In Italia cresce solo in due regioni e una di queste è il Friuli Venezia Giulia, in particolare nella foresta della Val Saisera. La residenza si svolgerà dunque in questo luogo ideale, a due passi dagli alberi destinati a diventare violini; i concerti di Theresia inaugureranno ufficialmente Risonanze alla presenza dell’arciduchessa Gabriella d’Asburgo-Lorena, momento altamente simbolico. Recentemente l’amministrazione comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a Karl von Habsburg-Lothringen, Arciduca d’Austria, in occasione della ricorrenza dei 300 anni dalla nascita dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria e la residenza artistica della Theresia Youth Orchestra, il cui repertorio musicale è appunto ispirato all’Imperatrice illuminata, è considerato dall’amministrazione di Malborghetto “occasione di sviluppo e consolidamento dei rapporti con la Casa d’Austria, già avviati con il conferimento della cittadinanza onoraria al suo attuale massimo rappresentante.”
L’Orchestra sarà diretta da Claudio Astronio in un programma dal titolo “Kr

L’orchestra sarà diretta da Claudio Astronio in un programma dal titolo “Kraus meets Mozart”: il programma affianca composizioni di Joseph Martin Kraus e Wolfgang Amadeus Mozart. Famosissimo il secondo, meno noto il primo, condividono l’anno di nascita (1756) e, quasi, quello di morte (1791 per Mozart, 1792 per Kraus). Kraus, esponente di un linguaggio musicale vicino allo “Sturm und drang”, visse ed operò a Stoccolma presso la corte del Re Gustavo III, appassionato di arti e musica. Durante un “Gran Tour europeo” tra il 1783 e il 1787, Kraus conobbe alcuni dei maggiori compositori del tempo, tra cui Christoph Willibald Gluck e Haydn; nulla invece di certo vi è su un suo possibile incontro a Vienna con Mozart, incontro che resta nel mistero.

I due compositori coetanei saranno i protagonisti di un impaginato simmetrico: di Mozart sarà eseguita l’Ouverture dalle Nozze di Figaro e la Sinfonia “Haffner” KV 504, di Kraus la Ciaccona da “Aeneas i Cartago” VB 23 e la Sinfonia in Do minore VB 142 di cui Haydn disse: “sarà per secoli ricordata come un capolavoro; mi creda: ben pochi possono vantarsi di aver composto qualcosa di simile”.

Back to Kraus! (and Mozart)

By theresia - May 10, 2018
In our next concerts we'll perform both music by Kraus, one of our favourite composers, and by Mozart

In our next concerts, we’ll perform music both by Kraus, one of our favourite composers, and by Mozart

Theresia’s fans know it: we love Joseph Martin Kraus, and we have a special chemistry with this composer. His music is surprising, his life is fascinating. Plus, there’s one particular oddity that makes him a bit more special: Kraus was born the very same year as Mozart (1756) and died just one year later (1792). This is the reason why he is called “the Swedish Mozart”, or “the Mozart from Odenwald”. Yet, his music is not as worldwide renowned as Mozart’s. One may think this is partly because he spent almost his entire professional life in Stockholm, as Kapellmeister of the King of Sweden.

Kraus was born in Miltenberg am Main, Germany. His parents wanted him to become a lawyer, and he matriculated as a student of law at the University of Mainz in 1773. But he managed to change his destiny, moving to the University of Erfurt, where he could study music too. Anyway, he continued to be a law student, eventually in Gottingen, where he came into contact with new “Sturm und Drang” ideas, which influenced both his writing and his music.

Encounters can determine our fate, and so it was with Kraus too: in Gottingen, he had become friendly with a Swedish fellow student, Carl Stridsberg. He persuaded Kraus to accompany him to Stockholm to apply for a position at the court of King Gustav III. After three years of misery, King Gustav III eventually noticed him: Kraus wrote the music for the opera “Proserpin”, which was successfully premiered at Ulriksdal Palace on 6 June 1781, before the King and the royal household. Kraus was appointed vice-Kapellmeister of the Royal Swedish Opera and director of the Royal Academy of Music.

It was the long-awaited breakthrough. Dizzy with the success, Kraus wrote to his parents:

“Immediately after the music ended, the king talked to me for more than a quarter of an hour … it had simply given him so much satisfaction. Yesterday I was engaged by him. Of course, I was not granted any great title, but quite simple that of Kapellmeister. What is worth much more to me than 600 guilders is the favour I have been granted, which is that I am to undertake a journey to Germany, France and Italy at the King’s expense.”

Gustav III sent Kraus on a Grand Tour of Europe that lasted five years, to learn all he could about Theater abroad. On this trip, Kraus met Christoph Willibald Gluck, Johann Georg Albrechtsberger, Padre Martini and Joseph Haydn. In 1773 Kraus was in Vienna, where he wrote the C minor Symphony VB 142: the minor key and the mood of Symphony VB 142 seem to be reminiscent of Haydn’s Sturm und Drang period around 1770. It is believed that Kraus wrote this Symphony for Haydn. And we know for sure that Haydn had a very high opinion of the work; as a matter of fact, many years after Kraus’s death, Haydn remarked to a common friend, Swedish diplomat Fredrik Samuel Silverstolpe:

“The symphony he wrote here in Vienna especially for me will be regarded as a masterpiece for centuries to come; believe me, there are few people who can compose something like that.”

What else happened in Vienna? Somewhere else in this blog we wrote about the mystery of the meeting of Kraus and Mozart: nobody really knows if they actually met. Yet, we can imagine it, and, moreover, we can enjoy a sort of virtual and contemporary encounter playing their composition.

Theresia will perform Kraus’ Symphony in c minor VB 142 and Chaconne from “Aeneas i Cartago” VB 23 together with Mozart’s Overture from “Le Nozze di Figaro” KV 492 and Symphony n. 35 in D major “Haffner” KV 504. Theresia will perform under Claudio Astronio’s baton on the 8th June in Malborghetto and the 9th June in Udine, as a guest of the “Risonanze” Festival.

Josef Mysliveček, una nuova perla nel repertorio di Theresia

By Emilia Campagna - May 23, 2017
La Sinfonia in La maggiore di Myslivecek accanto a pagine di Mozart e Kraus nei concerti mantovani di Theresia Ogni nuova produzione di Theresia è l’occasione per allargare il repertorio: in un’orchestra di formazione come TYO, l’approfondimento di pagine già eseguite va di pari passo con lo studio di musiche sempre nuove, così da ampliare […]

La Sinfonia in La maggiore di Myslivecek accanto a pagine di Mozart e Kraus nei concerti mantovani di Theresia

Ogni nuova produzione di Theresia è l’occasione per allargare il repertorio: in un’orchestra di formazione come TYO, l’approfondimento di pagine già eseguite va di pari passo con lo studio di musiche sempre nuove, così da ampliare sempre di più lo sguardo sul mondo sinfonico del Secondo Settecento. Nel lavoro condotto da Claudio Astronio, direttore di TYO fin dalla sua fondazione, uno speciale approfondimento è stato dato, accanto a Mozart, al poco conosciuto ma entusiasmante Joseph Martin Kraus: nello stage mantovano che attende Theresia – in concerto per il Festival Trame Sonore dall’1 al 4 giugno – questo binomio ritorna, ma accanto Kraus e Mozart spunta il nome di Josef Mysliveček, di cui è in programma la Sinfonia in La Maggiore.

Josef Myslivecek, nato a Praga nel 1737 e morto a Roma nel 1781, diede un contributo considerevole alla formazione del linguaggio classico: molto attivo come sinfonista ma soprattutto come compositore di opera, fu un modello importante, e un amico sincero, per il più giovane Mozart. I due si conobbero a Bologna nel 1770 e si frequentarono nel 1773 a Milano durante il soggiorno italiano di Mozart: pare anche il padre Leopold in quell’occasione ritardò il rientro a Salisburgo, sfidando le ire dell’arcivescovo, proprio per approfittare dei consigli e degli insegnamenti che Myslivecek poteva dare al giovane Wolfgang, allora quattordicenne. L’influenza di Myslivecek su Mozart è evidente nei lavori giovanili del Salisburghese, in particolare nei concerti per violino e nel dramma in musica “Il re Pastore” composti nel 1775. I rapporti tra Myslivecek e Mozart furono stretti anche negli anni a venire: i due compositori di rividero nel 1777 a Monaco, in occasione di uno dei pochi viaggi di Myslivecek fuori dall’Italia. Il compositore ceco si era infatti trasferito in Italia nel 1763 e qui operò mantentenendo la propria indipendenza e non legandosi a nessun committente o datore di lavoro: acclamato compositore di opere, è considerato uno dei maggiori esponenti dell’opera seria italiana. I suoi lavori vennero rappresentati con successo nei maggiori teatri d’Italia ma la sua fama si diffuse presto all’estero, con riprese delle sue opere a Vienna, Praga e Monaco. Myslivecek evitò di legarsi ad un impiego fisso – come poi farà Mozart liberandosi dal servizio presso l’Arcivescovo di Salisburgo – e si mantenne con il proprio lavoro, tra composizione e insegnamento, aiutato da qualche generoso ammiratore: tuttavia, finanziariamente irresposabile, quando morì a Roma nel 1781 era completamente in rovina.

La Sinfonia in La maggiore di Myslivecek sarà in programma nei primi due concerti della residenza mantovana; sabato e domenica, torna centrale il binomio Kraus-Mozart, con le Sinfonie K 200 e K 201 di Mozart e, di Kraus, la Sinfonia in re maggiore VB143 e l’Ouverture da “Proserpin” VB 19

IL PROGRAMMA DEI PROSSIMI CONCERTI

Theresia Youth Orchestra
Claudio Astronio direttore

Giovedì 1 giugno, Ore 9 e 10.30
Palazzo della Ragione

“Musica per tutti (i sensi)” – Viaggio interattivo nelle meraviglie della musica per orecchie giovani
J. Myslivecek (1737-1781) Sinfonia in la maggiore
W. A. Mozart (1756-1791) Sinfonia n. 30 in re maggiore K 202

Venerdì 2 giugno, Ore 20.30
Palazzo Ducale, Sala di Manto

J. Myslivecek (1737-1781) Sinfonia in la maggiore
J.M. Kraus (1756-1792) Sinfonia in mib maggiore VB144

Sabato 3 giugno, Ore 16
Teatro Bibiena

W.A. Mozart (1756-1791) Sinfonia n. 30 in re maggiore K 202
J.M. Kraus (1756-1792) Sinfonia in re maggiore VB 143

Domenica 4 giugno, Ore 11.30
Palazzo Ducale, Sala di Manto

J. M. Kraus (1756-1792) Proserpin Ouverture
W. A. Mozart (1756-1791) Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201