L’Alto Adige e l’estate dei giovani

By theresia - July 26, 2015
Fu Claudio Abbado a vedere nel capoluogo altoatesino il terreno giusto per instaurare un rapporto virtuoso tra la città e il perfezionamento di giovani talenti. Viaggio nell'estate delle orchestre in Alto Adige, terra di Festival musicali di altissimo livello.

Non è un caso che Theresia sia in residenza a Dobbiaco, come vi abbiamo raccontato in un recente post: l’Alto Adige durante l’estate è una terra di Festival musicali di altissimo livello, una regione in cui una politica virtuosa ha seminato e coltivato l’idea – vincente – di un turismo culturale che abbina il piacere di paesaggi dolomitici alla gioia della grande musica.
Pochi giorni fa si è inaugurata proprio a Dobbiaco la 35a edizione delle Settimane Gustav Mahler e noi eravamo lì a seguire il concerto: protagonista, naturalmente, un’orchestra giovanile, la Romanian National Symphony Orchestra diretta da Cristian Mandeal, che ha sciorinato un programmone di grande impatto, con pagine di Enescu, Strauss e Mahler.

La Romanian National Symphony Orchestra diretta da Cristian Mandeal a Dobbiaco

La Romanian National Symphony Orchestra diretta da Cristian Mandeal a Dobbiaco

Ma per un’orchestra che in fondo è solo di passaggio, ce ne sono altre che in Alto Adige passano interi periodi di studio: come Theresia, prima di tutto, che sarà a Dobbiaco dal 16 al 21 agosto sotto la guida di Chiara Banchini. Ma la vera “capitale” sudtirolese delle orchestre giovanili resta Bolzano, che gode dell’eredità lasciata dal grande Maestro Claudio Abbado. Fu lui Claudio Abbado dirigiert das Lucerne Festival Orchestra in Gustav Mahlers Sinfonie Nr.7 a vedere nel capoluogo altoatesino il terreno giusto per instaurare un rapporto virtuoso tra la città e il perfezionamento di giovani talenti, prima portandoci ripetutamente l’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea e la Gustav Mahler Jugendorchester, poi creando nel 1989 la Fondazione “Gustav Mahler – Musica e Gioventù” che attraverso corsi estivi promuove la formazione di alto livello.

Già 21 luglio sono iniziati i Corsi di Alto Perfezionamento della 17° edizione dell’Accademia Gustav Mahler, con i musicisti scelti in tutta Europa che hanno l’occasione di incontrare alcune delle personalità più importanti del mondo della musica classica, uno tra tutti il pianista Alexander Lonquich. Quello proposto dalla Fondazione Gustav Mahler è un percorso didattico sempre più apprezzato nel mondo, basti pensare al sempre crescente numero di richieste di ammissione ai corsi registrate dalle ultime edizioni.

L'Orchestra dell'Accademia Gustav Mahler

L’Orchestra dell’Accademia Gustav Mahler

All’attività di formazione solistica e cameristica, l’Accademia affianca una preparazione sinfonica che culminerà nel grande concerto che vedrà protagonista l’Orchestra dell’Accademia Gustav Mahler guidata da M° Daniel Harding e affiancata da Clemens Hagen al violoncello in un programma tutto dedicato a Schumann il 31 luglio all’Auditorium di Bolzano. E Harding, non ancora quarantenne, è tra i direttori d’orchestra che maggiormente testimoniano il successo delle orchestre giovanili: lui stesso fu scoperto giovanissimo da Claudio Abbado, con il quale nacque una stretta collaborazione durata un ventennio.

I giovani dell’Accademia Mahler inotre dall’1 al 3 agosto saranno presente in numerosi luoghi della città di Bolzano per proporre il ricco cartellone dello ShumannFest, una serie di concerti cameristici dedicati interamente a Schumann. E la città è particolarmente accogliente con i giovani musicisti: in molti rispondono all’iniziativa “Adotta un Musicista“, raccolta di donazioni liberali che si affianca al crowdfunding con cui l’Accademia è riuscita a garantire 10 borse di studio ad altrettanti studenti meritevoli.

Insomma, l’estate è dei giovani e delle loro orchestre. Del resto il nostro direttore principale Claudio Astronio lo dice sempre: “L’orchestra è una cosa da giovani: i giovani hanno quella freschezza, quella disponibilità allo studio, curiosità veloce e reattiva che rendono il lavoro dell’orchestra migliore; inoltre fanno più gruppo e riescono a realizzare una comunità di intenti”

A summer riddle, or a story of fathers and sons

By theresia - July 24, 2015
Who was that famous composer who said: "He is the father, and we are the children"? And to whom was he referring?

It’s summer, time for riddles, and we have one nice for you: so, are you ready for a riddle? Yes?

Therefore here it is: who was that famous composer who said: “He is the father, and we are the children”? And to whom was he referring?

Let us give you some issues: the “father” is one of the composers we’ll perform in August, and the funny thing is that nowadays he is better known to be a “son” rather than a father.

Well, the sentence was said by Wolfgang Amadeus Mozart, mozartand he was referring to Carl Philip Emanuel Bach. CPE Bach was born in 1714 and died in 1788: when Mozart was a child travelling all around Europe, CPE was one of the most famous composers. As a matter of fact, through the later half of the 18th century, the reputation of CPE Bach stood very high and it has been written that “in the second half of the 18th century the name `Bach’ was almost exclusively associated with the initials `CPE’” and that “in his influence on subsequent composers such as Haydn and Beethoven – both of whom were avid collectors of his music – was in many respects greater than his father’s.” Beethoven, when teaching the young Karl Czerny, wrote, “be sure of procuring Emanuel Bach’s treatise”, which is, indeed, one of the essential sourcebooks for understanding the style and interpretation of 18th-century music: the influence of C.P.E. Bach’s Essay on Keyboard Instruments was unsurpassed for two generations. Haydn called it “the school of schools.”

BachC.P.E-739858CPE was the second surviving son of Johann Sebastian and Maria Barbara Bach, and was his father’s true successor. In his autobiography he writes: “For composition and keyboard-playing, I have never had any teacher other than my father.”

However, while CPE was such a famous composer (and celebrated performer too, as Charles Burney wrote: “He grew so animated and possessed, that he looked like one inspired. His eyes were fixed, his underlip fell, and drops of effervescence distilled from his countenance”) Bach father, Johann Sebastian, had to wait for Mendelssohn to perform his St. Matthew Passion in 1829 and to start the “Bach-renaissance”: systematic publication of JSB’s music started only in 1850. At the same time, during 19th century, CPE’s name fell into neglect, with Robert Schumann notoriously opining that “as a creative musician he remained very far behind his father“, though Johannes Brahms held him in high regard and edited some of his music. The revival of C. P. E. Bach’s works has been underway since Helmuth Koch’s rediscovery and recording of his symphonies in the 1960s, and Hugo Ruf’s recordings of his keyboard sonatas.

 

Our soloists: Assen Boyadjiev and Olga Pashchenko

By Emilia Campagna - July 20, 2015
Assen Boyadjiev and Olga Pashchenko , the two soloists that will perform with Theresia Youth Baroque Orchestra on 21th and 22nd August, are old friends of the orchestra. As a matter of fact, we met in our first experience: it was October 2012 and Theresia was just born!

Maybe you don’t know that Assen Boyadjiev and Olga Pashchenko , the two soloists that will perform with Theresia Youth Baroque Orchestra on 21th and 22nd August, are old friends of the orchestra. As a matter of fact, we met in our first experience: it was October 2012 and Theresia was just born! Both Assen and Olga took part in the first edition of Premio Ferrari, an International Fortepiano Competition held in Rovereto: Theresia was the resident orchestra and had the task of performing with the soloists during the final stage, conducted by Claudio Astronio.
It was a thrilling evening, with all the competitors performing Mozart’s Concerto K 271, and Concerto n. 1 op. 5 and “Capriccio” op. 28 by Giacomo Gotifredo Ferrari. Besides Olga and Assen, final competitor were also Nicoleta Ion (Romania) and Elizaveta Miller (France). At the end, the Jury chaired by Malcolm Bilson gave the First Prize to Olga Pashchenko . Assen took the Third Prize and the “Theresia” Special Prize for the best performace of Mozart’s Concerto too.
So, when our artistic director Mario Martinoli decided to schedule the Double Concerto for Harpsichord and Fortepiano by CPE Bach it was a natural decision to invite Assen Boyadjiev and Olga Pashchenko : now we are looking forward to the stage with Chiara Banchini. Sure it will be challenging and stimulant for all of us.
In the meantime, let’s browse the photo album looking for old pictures of the collaboration beetwen Theresia, Assen Boyadjiev and Olga Pashenko: give a look to the photo gallery!

Theresia e il Settecento nascosto

By Emilia Campagna - July 17, 2015
“Carl Philipp Emanuel Bach e Boccherini sono due autori spesso considerati minori; eppure sono due tra i più importanti compositori di fine Settecento, ed hanno avuto molta influenza sui compositori della generazione successiva.”

Carl Philip Emanuel Bach e Luigi Boccherini: sono questi gli autori a cui si dedicherà Theresia nel suo stage estivo e nei concerti in programma a Bolzano e Dobbiaco. Nella scelta del repertorio il direttore artistico Mario Martinoli ci riserva sempre grande raffinatezza e scelte non scontate, come ad esempio l’importante lavoro che l’orchestra sta facendo in questi anni su Martin Kraus, il contemporaneo un po’ misconosciuto di Mozart. Per quanto riguarda il programma dell’estate, in cui l’orchestra lavorerà sotto la guida di Chiara Banchini, Martinoli spiega che “Carl Philipp Emanuel Bach e Luigi Boccherini sono due autori spesso considerati minori sia dalla storiografia musicale sia dagli interpreti; eppure sono due tra i più importanti compositori di fine Settecento, e nonostante un relativo isolamento hanno avuto molta influenza, in ambiti differenti, sui compositori della generazione successiva.”

Cosa ci riserva il programma?

Carl Philip Emanuel Bach

Carl Philip Emanuel Bach

“La breve sinfonia in sol maggiore Wq180 che apre il concerto fu scritta da Bach a Zittau nel 1758. Opera tripartita, costituisce un esempio assai ben riuscito del sinfonismo di Bach, dove si fondono con maestria elementi strutturali – i tre movimenti tra loro collegati e da eseguire senza interruzione – ed esigenze narrative, evidenziate dalla natura marcatamente empfindsam del discorso musicale.”

Di C. P. E. Bach ascolteremo il Concerto in mi bemolle maggiore Wq47 per clavicembalo, fortepiano e orchestra, una vera rarità: qual è l’interesse principale di questa composizione? “E’ l’ultima composizione strumentale scritta da Carl Philipp Emanuel Bach a 74 anni, nell’anno della sua morte, avvenuta nel 1788. Questo concerto è senza dubbio il più celebre esempio di opera scritta per cembalo e fortepiano, due strumenti che, nella ricezione moderna, appaiono tra loro concorrenti e cronologicamente separati, ma che in realtà hanno convissuto nelle sale da concerto fino agli inizi dell’Ottocento: lo stesso Mozart eseguiva i suoi concerti al cembalo ancora a metà degli anni ’80 e, negli stessi anni, era prassi consueta eseguire un’opera sull’uno o sull’altro strumento, indifferentemente. Il tipo di scrittura adottato da Bach per questo concerto ne è la dimostrazione: il linguaggio musicale scelto per i due strumenti è il medesimo, il fortepiano ed il clavicembalo dialogano utilizzando le stesse forme e le stesse strutture, senza discostarsi da un fil rouge che privilegia il discorso musicale, lasciando volutamente irrisolto il dualismo tra cembalo e fortepiano e mantenendolo in secondo piano.”

E per quanto riguarda i brani di Boccherini?

Luigi Boccherini

Luigi Boccherini

“Il tardo sinfonismo di Boccherini è ben rappresentato dalla breve Ouverture in re maggiore (1790), una delle sue opere orchestrali più famose, e dalla meravigliosa Sinfonia numero 27 in re maggiore G520, scritta per il Re di Prussia Federico Guglielmo II nel 1789. Un’opera, quest’ultima, di grande interesse e dai contenuti strutturali e narrativi moderni e sperimentali, soprattutto nel Presto finale, che curiosamente ritroveremo dieci anni dopo nelle prime opere sinfoniche di Beethoven. Una composizione assai vicina ad una concezione sinfonica già avanzata e certamente paragonabile al coevo sinfonismo viennese di Mozart e Haydn.”

Federico il Grande di Prussia suona il flauto accompagnato da C.P.E. Bach al clavicembalo (dipinto di Adolph Menzel)

On the way to Dobbiaco

By theresia - July 15, 2015
Dobbiaco was the favourite residency of Gustav Mahler, who spent here the summer from 1908 to 1910: it is here that he composed the Ninth and Tenth Symphonies (the latter one left unfinished), and the famous Song of the Earth (“Das Lied von der Erde”), the execution of which his author sadly never managed to listen.

Theresia has a new residence: the town of Dobbiaco (Toblach) will host the orchestra for a six-days stage in August. It’s maybe one of the most perfect places in which stay to play music.

A view of Dobbiaco/Toblach

Do you know why? Dobbiaco was the favourite residency of Gustav Mahler, who spent here the summer from 1908 to 1910: it is here that he composed the Ninth and Tenth Symphonies (the latter one left unfinished), and the famous Song of the Earth (“Das Lied von der Erde”), the execution of which his author sadly never managed to listen.
It was the spring of 1908 when Gustav Mahler rented an apartment where he went to stay for three summers, and where in 1911 his widowed wife continued to live. It is a large and spacious residence, with ten rooms and a beautiful closed veranda. The house is one of the antique residences of Dobbiaco-Toblach which date back to the times of Emperor Maximilian and in the grand living room one sees on the ceiling the coat of arms of the Lords of Leis. “Dobbiaco is Extraordinary” Mahler used to say “it Tempers your Body and Soul”. Given Mahler’s deep connections with Dobbiaco, entering the room where the famous composer stayed with his wife Alma is today a very touching experience.

Maso Trenken, where Mahler sayed with his wife Alma

Mahler’s famous “composition house“, a small wooden hut

From the second half of the 19th century onwards, tourist development started in Dobbiaco, with the consequent construction of new homes and infrastructures, and also the tracing of a railway line connecting Vienna with South Tyrol.

On November 20, 1871, the railroad through the Pustertal Valley from Lienz to Franzensfeste went into service. In the first years after the opening of the railroad, the business expectations of the Hapsburg imperial Südbahngesellschaft were not fulfilled, and because of that the future market was based upon tourism. Consequently, the building of a hotel was taken into consideration as an innovative point of attraction on the basis of a location favorable to tourism and of the grandiose scenery in Toblach. Construction began on the so-called “Südbahnhotel” (“Southern Railway Hotel”, later the Grand Hotel) on August 25, 1877. The construction plans came from Wilhelm Ritter from Flattich, director of the railway’s own Department of Structural Engineering. Construction costs had to be strictly limited during a phase of economic recession; thus the architect had to fall back on his models for railway stations.

A postcard from the early twentieth century with the railway and the Grand Hotel Toblach

A postcard from the early twentieth century with the railway and the Grand Hotel Toblach

The hotel went into service with the summer season of 1878. With a capacity of 80 beds, it was in no way a Grand Hotel but rather a functional structure with few prestigious elements. The new leaseholders, Ignaz and Elise Überbacher, represented a special stroke of luck for the Südbahngesellschaft, since especially Elise knew how to deal with guests and staff well.

Prominent figures of the time also visited Toblach in those years, and this was naturally of great importance as it conveyed to the establishment that special aura of nobility. In autumn, 1887, the heir to the German throne, Prince Friedrich, came to Toblach. Further nobility followed later, such as King Albert of Saxony, the Austrian Crown Princess Archduchess Stephanie, and King Milan of Serbia, and consequently it soon became clear that the Hotel Toblach, as it was known, had transformed itself into the Grand Hotel.

Today the Grand Hotel Toblach is no more a hotel: the building hosts a Youth Hostel and the Cultural Centre, with the concert hall “Gustav Mahler”.

The “Gustav Mahler” concert hall

This is where Theresia Youth Baroque Orchestra will reharsal under the direction of Chiara Banchini and will perform on 21th August. Save the date and join us! You can buy tickets here.