Hausmusik, a Rovereto il palcoscenico è “di casa”

By Emilia Campagna - February 2, 2018
Tornano le Hausmusik di Theresia: a Rovereto lunedì 12 e sabato 17 febbraio due concerti in case private per un ascolto “sorprendente”

Tornano le Hausmusik di Theresia: a Rovereto due appuntamenti in luoghi “segreti” per un ascolto sorprendente e fuori dal comune. Theresia Youth Orchestra e Fondazione iCons rinnovano la propria collaborazione con il Festival triestino “Wunderkammer” riportando in Trentino, grazie al progetto Hausmusik, gli speciali concerti in case private: una formula che coinvolge i cittadini amanti della musica che per una sera possono trasformare la loro casa in una sala da concerto, avendo come ospiti dei giovani musicisti di talento sul “palcoscenico di casa”.
La particolarità di Hausmusik consiste nel fatto che sul programma online sono indicati data e ora del concerto, nomi dei musicisti, il programma e la città, mentre il dettaglio con l’indicazione dell’indirizzo verrà fornito un paio di giorni prima solo a coloro che si saranno prenotati: questi ultimi riceveranno un invito formale via mail o con comunicazione telefonica. Il luogo esatto rimane dunque “segreto” e rivelato solo a chi si prenota.

Gli amanti della musica per una sera possono trasformare la loro casa in una sala da concerto, avendo come ospiti dei giovani musicisti di talento sul “palcoscenico di casa”.

Il primo appuntamento è in programma per lunedì 12 febbraio, alle ore 20.30, e vedrà protagoniste le giovani musiciste polacche dell’Amalia String Trio, già prime parti dell’orchestra Theresia. Klaudia Matlak al violino, Agnieszka Papierska alla viola e Maria Misiarz al violoncello si sono conosciute grazie al progetto orchestrale Theresia e forti dell’esperienza di insieme hanno deciso di fondare un trio d’archi: il programma che propongono nel concerto roveretano comprende alcune raffinate pagine di raro ascolto e spazia dal francese Hyacinthe Jadin all’olandese Johann Arnold Dahmen all’austriaco Joseph Leopold Eybler, compositori vissuti tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Dopo la data roveretana il tour di Amalia Trio prosegue il giorno dopo a Vojici Grad (Slovenia) e mercoledì 14 a Caorle (Venezia).

Il secondo appuntamento a Rovereto con la Hausmusik è per sabato 17 febbraio (17.30): protagonista sarà l’Ensemble Dionea, formato da Enrico Maronese (voce, clavicimbalum, percussioni), Jung Min Kim (voce, liuto medievale, viella), Federico Rossignoli (recitazione, voce, liuto medievale, percussioni) e Teodora Tommasi (voce, arpa gotica, flauto dolce, percussioni). L’ensemble alternerà letture di composizioni poetiche di Guido Cavalcanti all’esecuzione di pagine strumentali e vocali tratte dal repertorio medioevale e rinascimentale.

Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare al numero 338.6964970 o scrivere all’indirizzo noemi.ancona@icons.foundation

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I concerti nelle case con una app

By Emilia Campagna - November 18, 2016
Groupmuse è una piattaforma social che negli Stati Uniti mette in rete musicisti e appassionati per organizzare concerti nelle case private

E’ la hausmusik ai tempi della sharing economy: i concerti nelle case private sono tornati prepotentemente di moda negli Stati Uniti grazie a una piattaforma social, Groupmuse, nata a Boston nel 2013 e cresciuta diffondendosi a New York, San Francisco e Seattle anche grazie a massicce campagne di crowdfunding.

“Salviamo la musica classica e la nostra vita sociale” lo slogan della piattaforma, nata da un gruppo di studenti del New England Conseratory che si riunivano a casa del pianista Christian Budu in “feste che facevano tremare le travi del tetto al suono della musica di Brahms fino a tarda notte”. Ad avere l’idea di una piattaforma social fu Sam Bodkin che mentre lavorava alla Boston Symphony Orchestra pensò di creare un mix “tra Couchsurfing e i concerti in casa dei miei amici del Conservatorio.” Come Sam Bodkin spiega in un’intervista, “Groupmuse è un social network che mette in connessione i musicisti con gli spazi privati: nascono così le feste con concerti di musica da camera, che chiamiamo ‘groupmuses’. Sono un’esperienza sia musicale che sociale, sia divertente che intellettualmente stimolante.”

I musicisti vengono pagati, grazie a un contributo libero che non è mai sotto i 10 dollari: questo nel caso di eventi aperti a tutta la comunità di Groupmuse. E di solito i musicisti si portano a casa in media 160 dollari per concerto. Se invece si vuole organizzare un evento privato con invitati selezionati, allora c’è un contributo fisso di 100 dollari alla piattaforma, che provvede a dare il compenso ai musicisti.

Groupmuse si è meritata l’attenzione del Guardian, che ha dedicato un articolo alla piattaforma in occasione della sua operazione di espansione fuori da Boston, in alcune città degli Stati Uniti; la forza di Groupmuse, scriveva Tom Service nell’articolo, non sta tanto nella novità (i concerti in casa c’erano anche ai tempi di Haydn e Schubert) quanto nell’efficacia della formula: “Chi ha avuto il privilegio di ascoltare da vicino dei buoni musicisti suonare quartetti o quintetti per pianoforte sa che non c’è migliore esperienza musicale: nasce una connessione simbiotica tra gli ascoltatori e gli esecutori, un vero e proprio spirito di gioia collettiva, di gioco e di piacere, e si ha l’occasione di sentire la musica con una profondità che la sala da concerto non permette del tutto. Inoltre è possibile bere quanto si vuole, scatenarsi a piacere prima e dopo, e si può anche parlare con i musicisti. Rispettando naturalmente, l’unica regola fondamentale su Groupmuse giustamente insiste, dare alla musica e ai musicisti il rispetto dovuto durante la performance.”

Più recentemente, Lydia Kontos sull’Huffington Post ha definito Groupmuse la via per salvare la musica classica da morte certa: se tra le fila degli auditorium e delle sale da concerto l’età media continua a salire, il social network si rivolge a millennials desiderosi di vivere la cultura in modo alternativo. E Wired lo chiama un “Uber per giovani che vogliono la musica in salotto”. Per noi, un altro tassello nell’universo delle forme alternative di sostegno alla cultura e, perchè no, un’occasione per esercitare azioni di mecenatismo in maniera creativa.

New/old places for music: the hausmusik

By Emilia Campagna - November 16, 2016
Concerts in private houses are a long-standing tradition that Wunderkammer and Theresia are reviving with the concert season "Hausmusik"

Probably the most famous at all was Franz Schubert, with his domestic concerts also known as “Schubertiades”: these were generally informal events, unadvertised gatherings, held at private homes. They were concerts put on for a small group of friends and fans, with the composer’s participation. Schubertiades in early 19th-century Vienna were typically sponsored by wealthier friends or aficionados of Schubert’s music. In addition to Schubert’s music, they often also featured poetry readings, dancing, and other sociable pastimes. Attendees numbered from a handful to over one hundred. Schubert’s friend Leopold Kupelwieser claimed to hold them on his own, writing, “I treat myself to a Schubertiade now and again”.

For the Vienna of that time it was something new, and at the same time something old, because domestic concerts (i.e. not held in a public concert venue) were a long-standing tradition in noble palaces and a widespread habit for bourgeois families.

For the same reason, it is not new at all but is something very innovative that Wunderkammer decided to revive the tradition with a concert season entirely held in private homes: we are talking about “Haus & Gartenmusik”, the season of concerts in private homes and gardens. Theresia is an active partner of Wunderkammer, and we had a first and very enjoyable experience the last August. Since the available spaces are not suitable for the orchestra, the concerts are a precious opportunity for the chamber groups born inside the orchestra: our spinoff. The August concert was held by Austro Ensemble, now we’ll have Amalia Trio on the stage in two concerts, the first in Rovereto on 26th November, the second in Krajna Vas (Slovenia) the day after.

Amalia Trio is a string trio formed by violinists Klaudia Matlak and Agnieska Papierska and cellist Maria Miriarz: in the same days, they will be also the soloist in the orchestral production, performing JC Bach’s Sinfonia Concertante with flautist Laura Lovisa under the conduction of Chiara Banchini.

According to the formula of “Haus & Gartenmusik”, it is known that they will play music by Jadin, Pleyel, Dahmen, Schubert, but the exact site of the concert will be kept secret until a few hours before the event; the “blind booking” can be done by writing a mail to info@tybo.org.

Amalia Trio