Meet Theresia: Austro Ensemble

By Emilia Campagna - August 25, 2016
Si sono incontrati grazie a Theresia e hanno fondato un quintetto di fiati: Austro Ensemble.

Si sono conosciuti suonando in Theresia e hanno deciso di fondare un quintetto di fiati: la flautista Ida Febbraio, l’oboista Antonello Cola, il clarinettista Juan Molero Ramos, il cornista Alessandro Orlando e il fagottista Stefano Sopranzi sono i musicisti dell'”Austro Ensemble”, che debutta sabato nell’ambito della rassegna Gartenmusik.

Ida Febbraio
, 31 anni, è nata a Caserta e attualmente vive a Milano, dove insegna flauto (moderno), mentre Antonello Cola, di Roma, 33 anni, sta completando il suo Master alla Hochschule di Francoforte. Poi c’è il palermitano Alessandro Orlando, 26 anni: lui studia a Parigi, al Conservatorio Superiore di Musica; Stefano Sopranzi, 30 anni, è nato a Rovigo ed è tornato nella sua regione (vive a Padova, dove insegna) dopo anni di studio all’estero, a Ginevra; e infine Juan Molero Ramos, che ha 28 anni, è nato a Linares, in Spagna ed ora vive a L’Aja, dove ha appena finito il Master.

In questi giorni sono tutti e cinque a Rovereto per lo stage estivo di Theresia sotto la guida di Alfredo Bernardini e in una chiacchierata a cinque voci mi raccontano che l’idea di fondare l’ensemble è nata in primo momento da Ida e Antonello: “L’idea ci è venuta durante lo stage dell’estate scorsa: noi due siamo i più ‘grandi’ e infatti lo stage in corso è l’ultimo a cui parteciperemo. Ma volevamo continuare l’esperienza, fare tesoro di quanto imparato in Theresia, così abbiamo pensato di suonare in quintetto.” Ida e Antonello sono in Theresia dal 2013, “entrati in orchestra con le prime audizioni”, Alessandro, Juan e Stefano, dal 2014. Juan, clarinettista ha fatto una sola produzione, il Kraus Tour dell’agosto 2014: “Ma ha suonato da solista”, sottolineano gli altri, “quindi vale triplo!”

Ma come ci si organizza abitando sparsi per l’Europa?

“Ci incontriamo a Milano, lavoriamo in maniera intensiva per più giorni: non è sempre facile ma finora siamo riusciti a dedicare il tempo necessario allo studio assieme.”

E come funzionano le prove? Ci sono delle gerarchie tra gli strumenti?

“Il quintetto di fiati è totalmente democratico, a differenza ad esempio del quartetto d’archi in cui si può dire che il primo violino è un po’ il leader. Naturalmente ci sono delle dinamiche interne al gruppo, ad esempio Alessandro e Stefano parlano più di tutti gli altri, ma non è detto che per questo siano loro a comandare… Ma per quanto riguarda la scrittura musicale, soprattutto nel repertororio che suoniamo noi i cinque strumenti hanno pari importanza, ciascuno con le loro caratteristiche: il flauto è lo strumento più acuto, ma non il più importante; il fagotto quello più grave ma non per questo meno protagonista. E a seconda dei brani, uno o l’altro strumento possono emergere: nel quintetto di Cambini, che eseguiremo a Cei, il clarinetto ha una parte molto interessante; così per l’oboe in quello di Danzi, l’altra pagina in programma.”

Il repertorio per questa formazione è ricco?

“Noi ci concentriamo su un repertorio che va dalla fine del Settecento al primo Ottocento: gli autori che si sono dedicati a questo ensemble non sono molti ma hanno scritto tantissimo, basti pensare a Reicha che ha composto 30 quintetti! Il repertorio dalla fine dell’800 fino alla contemporanea è ancora più ricco, ma si esegue su strumenti moderni.”

Il vostro nome, “Austro”, ha un significato particolare?

“In realtà ha un doppio significato: da un lato Austro è un vento del Sud, e l’abbiamo scelto perchè noi tutti proveniamo dall’Europa meridionale. Ma Austro richiama anche l’Austria, e in tal senso segna il nostro legame molto forte con il progetto Theresia, intitolato all’imperatrice Maria Teresa d’Austria.”

Nello stage di quest’estate avete lavorato con Alfredo Bernardini, direttore e oboista. Essere diretti da uno strumentista a fiato cambia il modo di lavorare?

“Sì, prima di tutto perchè come strumentista a fiato Bernardini conosce i problemi degli strumenti ed è esigente in maniera molto intelligente. Sa quanto chiedere e ci ha suggerito accorgimenti efficaci. La prova di sezione è stata massacrante – in senso buono – perchè non gli sfugge nulla. Con lui lavoriamo come si dovrebbe lavorare sempre.”

Ida e Antonello, allora possiamo dire che con l’ultimo stage l’esperienza in Theresia si chiude in bellezza?

“Sì, definitivamente. Nel migliore dei modi.”

Sorpresa, c’è un musicista in giardino!

By Emilia Campagna - August 18, 2016
Theresia inaugura una nuova collaborazione con il Festival triestino Wunderkammer e porta in Trentino Alto-Adige i concerti di Haus und Garten Musik

Immaginate un pomeriggio di tarda estate: un giardino verdeggiante, la luce spiovente che fa capolino tra le foglie, una schiera di sedie e, in mezzo a un prato, musicisti… Nel Settecento era una prassi consueta, come raccontano tanti dipinti. Oggi è più raro, ed è soprattutto molto meno consueto che ad aprire le porte dei propri giardini per ospitare pubblico e musicisti siano dei privati cittadini.

concerto-in-giardino

Ora Theresia inaugura una nuova iniziativa, in collaborazione con il Festival Wunderkammer (Trieste), e porta per la prima volta in regione i concerti della rassegna Garten Musik.

Si tratta di concerti unici in giardini speciali di case private che vi daranno una possibilità unica per entrare in contatto diretto con i musicisti: dal 22 agosto all’11 settembre un calendario di 9 concerti, con 35 musicisti coinvolti, e 9 spazi all’aperto di altrettante case private in 8 città tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e Slovenia.

Theresia organizzerà due concerti, il primo a Bolzano il 22 Agosto con l’ensemble di ottoni Slide & Friends, il secondo al Lago di Cei il 27 Agosto con il quintetto di fiati Austro Ensemble: e nel caso di Austro Ensemble la sodisfazione è doppia, visto che il gruppo è un autentico spin off di Theresia: è formato interamente da componenti dell’orchestra, il clarinettista Juan Jo Molero, la flautista Ida Febbraio, il cornista Alessandro Orlando, il fagottista Stefano Sopranzi e l’oboista Antonello Cola. Vi daremo maggiori informazioni sull’ensemble e sul programma del concerto in un prossimo post.

Austro Ensemble

Austro Ensemble

E l’indirizzo esatto dei concerti? Questa è la particolarità dell’iniziativa: sul programma online sono indicati data e ora, il musicista o la formazione, il programma e la città mentre il dettaglio con l’indicazione dell’indirizzo e del “giardino” verranno forniti un paio di giorni prima dell’evento solo a chi si è prenotato attraverso l’invio dell’invito formale via mail o con comunicazione telefonica e ritiro dell’invito.

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