Good news for EUYO, Europe is going to save it

By theresia - June 1, 2016
Europe is going to find an immediate and sustainable solution in favor of the European Youth Orchestra funding

Good news for EUYO: as reported by Italian press agency Ansa, the European Commission has accepted a proposal from Italian Minister of Culture to resume funding for the European Union Youth Orchestra. As declared by Italian Minister Dario Franceschini, the Board of the EU Ministers of Culture has adopted the proposal submitted by the Italian Government to stabilize funding for the European Union Youth Orchestra and as reported yesterday in the midday press briefing, the President of European Commission has asked to Commissioners Georgieva and Navracsics to find an immediate and sustainable solution in favor of the European Youth Orchestra funding.

Dalla Siae sostegno alla musica contemporanea

By Emilia Campagna - September 14, 2015
L'ente che nei fatti detiene il monopolio per i diritti d'autore in Italia si lancia in un progetto di sostegno alla musica contempoeanea

La notizia è di quelle belle: 300.000 euro di finanziamenti per tre anni destinati “a sostenere l’attività di ensemble, festival, stagioni concertistiche, case discografiche e centri di produzione elettroacustica che si dedicano al repertorio contemporaneo della musica colta“. E’ “Classici di oggi“, un progetto di promozione musicale targato Siae e che ha inteso premiare “le realtà musicali più meritevoli, in base all’attività svolta negli ultimi cinque anni, chiedendo loro di inviare una proposta per concorrere all’assegnazione di un contributo economico“.

Una commissione formata da Alessandro Solbiati, Guido Salvetti e Alessandro Magini ha selezionato i destinatari del finanziamento (assegnato su base annuale o triennale a seconda dei progetti presentati), riservandosi la possibilità di monitorare i risultati, di individuare eventuali ulteriori operatori a cui destinare il sostegno economico per le successive annualità o di rimodulare la quota attribuita, in funzione della variazione del numero dei beneficiari.
Questi i dodici selezionati: sette ensemble (Divertimento Ensemble di Milano, Fondazione Prometeo di Parma, New Made Ensemble di Milano, Ex Novo Ensemble di Venezia, Associazione per la Musica Contemporanea Curva Minore di Palermo, Ensemble Dedalo di Brescia, Ensemble Sentieri selvaggi di Milano), due case discografiche (Stradivarius Milano Dischi S.r.l. ed EmaRecords Music di Firenze) e tre centri di produzione elettroacustica (Edison Studio di Roma, Tempo reale di Firenze, Agon Acustica Informatica Musica di Milano).

Il meritorio progetto di finanziamento e sostegno alla contemporanea non placa però le polemiche che regolarmente si levano nei confronti della Siae. Alcuni la amano, in molti la subiscono, altrettanti la detestano: dici “Siae” in Italia e i moti di insofferenza non si contano. Perchè l’ente che si occupa della gestione dei diritti degli autori e degli editori è spesso da più parti criticato come obsoleto o addirittura inadeguato; c’è chi ne denuncia il privilegio monopolistico di fatto, grazie ad una legge del 1941. E’ vero che una sentenza del 2014 ha stabilito in virtù della libera circolazione dei beni e delle idee sul territorio europeo non si può impedire a una società con sede all’estero di occuparsi di diritti d’auore: infatti il monopolio Siae scricchiola sotto le frecce della piccola startup Soundreef, ma solo perchè quest’ultima – costituita da giovani italiani – ha sede a Londra. Se fosse in Italia sarebbe già fuori legge.

Ma le polemiche più accese sono quelle che si sono scatenate qualche anno fa all’indomani dell’approvazione di un nuovo statuto che sostanzialmente consegna il potere assoluto di gestione nelle mani di pochi “ricchi”: unico ente pubblico costituito su base associativa (dagli stessi artisti ed editori iscritti), il nuovo statuto Siae al comma 2 dell’art. 11 prevede una diabolicamente geniale negazione del principio democratico: “Ogni associato ha diritto ad esprimere nelle deliberazioni assembleari almeno un voto e poi un voto per ogni euro (eventualmente arrotondato per difetto) di diritti d’autore percepiti nella predetta qualità di associato, a seguito di erogazioni della società nel corso dell’esercizio precedente”: ed anche se il comma successivo cerca di limitare il richio di monopolio da parte di singoli (“In nessun caso ciascun Associato può esprimere voti in misura superiore al quarantesimo dei voti in astratto esprimibili in ciascuna singola votazione“) in questo modo si attribuisce agli associati in favore dei quali vengono ripartiti maggiori introiti il potere – pressoché assoluto – di controllo dell’Ente.

Good news: il Festival di Salisburgo talmente in attivo da dare soldi in beneficenza

By Emilia Campagna - September 7, 2015
Il Festival austriaco è anche una poderosa macchina organizzativa capace di trainare l'economia del proprio territorio

I numeri parlano chiaro: con 263mila spettatori per 6 settimane e 188 rappresentazioni il Festival di Salisburgo chiude l’edizione estiva 2015 nettamente in attivo. E’ quanto emerge dal report pubblicato con la consueta tempestività dal Festival austriaco, una macchina organizzativa efficiente come poche al mondo. E i 29,9 milioni di euro di incasso (per biglietti dal costo variabile tra i 5 e i 430 euro), assieme agli ingenti finanziamenti e ai contributi di sponsor permettono anche di fare della beneficenza, con 100000 euro donati per progetti speciali alla Caritas. Cifre da capogiro, possibili solo per istituzioni estremamente carrozzate – anche da un punto di vista politico, ovviamente. Però è indubbiamente positivo che un Festival come quello di Salisburgo chiuda in attivo: e per noi ancora più interessante che l’indotto rappresentato dal Festival (che oltre ai musicisti dà lavoro a scenografi, macchinisti, sartorie, ecc ecc) lo qualifichi come maggiore datore di lavoro di Salisburgo: e il Land austriaco dal 2005 ha il maggior tasso di crescita della Repubblica austriaca, a dimostrazione che con l’arte e la cultura ci può essere un concreto sviluppo economico.

E si comprende la soddisfazione con cui la Presidente Helga Rabl-Stadler e il direttore artistico Sven-Eric Bechtolf hanno salutato il pubblico: “Abbiamo avuto una splendida estate. La città è stata invasa da un’energia positiva come non mai, con moltissimi spettatori entusiasti che ci avvicinavano per strada, congratulandosi per la nostra programmazione. Tutto questo è stato incoraggiante ed emozionante. Così come l’aplauso generosamente entusiastico del pubblico, che è il più importante, appagante e diretto incoraggiamento.”