Listen to Theresia!

By theresia - May 15, 2015
We told you about the exiciting days of our last tour, from Lodi to Rome and L’Aquila. Now we want you to listen to something from our performances! As you know, Rome concert was live broadcasted by italian national radio, Rai Radio3: on the official website is now available the podcast with 3rd movement from […]

We told you about the exiciting days of our last tour, from Lodi to Rome and L’Aquila. Now we want you to listen to something from our performances! As you know, Rome concert was live broadcasted by italian national radio, Rai Radio3: on the official website is now available the podcast with 3rd movement from Mozart Concerto K 212. Theresia Youth Baroque Orchestra was conducted by Claudio Astornio, soloist Esther Crazzolara.

Enjoy the podcast!

Applausi per i giovani talenti di Theresia

By theresia - May 12, 2015
di Elide Bergamaschi LODI – Mentre ci accingiamo a consegnare queste istantanee sul concerto dello scorso venerdì 8 maggio, loro, i giovani protagonisti di una bella serata di musica in una S. Agnese purtroppo solo timidamente punteggiata di presenze, sono in viaggio verso l’Aquila, a bissare il Concerto romano nelle stanze del Quirinale, appena concluso […]

di Elide Bergamaschi

LODI – Mentre ci accingiamo a consegnare queste istantanee sul concerto dello scorso venerdì 8 maggio, loro, i giovani protagonisti di una bella serata di musica in una S. Agnese purtroppo solo timidamente punteggiata di presenze, sono in viaggio verso l’Aquila, a bissare il Concerto romano nelle stanze del Quirinale, appena concluso e trasmesso in diretta su Rai 3. D’altronde, che la Theresia Youth Baroque Orchestra fosse una compagine di sapide promesse lo avevamo ampiamente intuito già lo scorso autunno, quando dopo un primo breve soggiorno di prove ospiti del Collegio S. Francesco aveva debuttato nell’omonima chiesa dei Padri Barnabiti diretta da Chiara Banchini. In questa seconda volta a Lodi, ad impastarne le spiccate individualità provenienti da ogni lembo d’Europa è stato il gesto plastico e sempre incisivo di Claudio Astronio, primo mentore di questa creatura voluta dall’imprenditore Mario Martinoli. La sua musicalità esatta, speculativa, tesa in linee ariose e sempre nitide, ha guidato la compagine attraverso le stanze speculari e per molti versi assonanti di Wolfgang Amadeus Mozart e Joseph Martin Krauss, in un fare musica dichiaratamente vòlto, tra le altre intenzioni, alla rivalutazione di pagine e figure di compositori dimenticate dalla storia. Di questo apprezzato autore vissuto alla corte di Svezia negli stessi anni del genio salisburghese, ben prima delle più ambiziose impalcature della Sinfonia VB 144, il pubblico già cominciava ad intuire lo spessore nel lievitare indugiante, apollineo, che fa da sipario all’Ouverture “Afventyaren”, dove la maniera non spegne mai il guizzo felice di una spiccata inventiva. Sul fondale, i sempre bravi contrabbassi disegnavano immaginarie cortine sul cui telo di ombre, l’improvviso irrompere degli archi sottili si librava in una danza, imperiosa e simpaticamente impettita. A seguire, Esther Crazzolara, spalla dell’Orchestra, abbandonava la fila per farsi intenso violino solista del Concerto K 211 di Mozart, alla cui pastellata grazia la giovane altoatesina imprimeva la carnosa, a tratti dolente intensità di un suono turgido, affondato nella cordiera e straordinariamente ricco di pathos, insieme alla lattea naturalezza di un fraseggiare diurno, intriso di luce. Burattinaio sorvegliato e coraggioso, dispensatore di una saggezza mai statica né tanto meno compiaciuta, sul marmo canoviano di linee immacolate Astronio osava pennellate sanguigne, inattese asprezze, quasi a pungolare al disincanto subito dopo aver invitato al sogno. Tra le sezioni, un plauso particolare va agli archi, in primis ai corni, puntuali e guasconi, ma ancor più all’oboe torreggiante di Hanna Lindeijer, primadonna mesta e raffinata nel condurre la linea del canto nel Larghetto, prima dell’incontenibile vitalismo che, tra chiaroscuri e irrefrenabili sussulti, chiude la Sinfonia di Krauss in un’apoteosi di energia. Applausi, generosi e meritatissimi, ricambiati con una chicca di Wihlelm Friedemann Bach. Li ritroveremo, in autunno, di ritorno dal loro Festival itinerante a spasso per l’Italia, in un doppio appuntamento coronato da una ennesima residenza in S. Francesco. A loro, gli Amici della Musica affideranno il compito di aprire la prossima Stagione musicale.

Articolo pubblicato su Il Cittadino lunedì 11 maggio 2015

Arrivederci Lodi

By theresia - May 9, 2015
Eccoci di nuovo in viaggio dopo il bellissimo concerto di ieri sera: questa mattina sveglia presto e ora l’orchestra è sul treno che ci porta a Roma, dove nel pomeriggio avremo il sound check al Palazzo del Quirinale. Siamo felici di ricordare ai nostri lettori che il concerto sarà trasmesso in diretta radiofonica su Rai […]

Eccoci di nuovo in viaggio dopo il bellissimo concerto di ieri sera: questa mattina sveglia presto e ora l’orchestra è sul treno che ci porta a Roma, dove nel pomeriggio avremo il sound check al Palazzo del Quirinale. Siamo felici di ricordare ai nostri lettori che il concerto sarà trasmesso in diretta radiofonica su Rai Radio3 e si potrà ascoltare anche in streaming a questo link!

E il concerto di ieri è stato il primo di questa serie, quindi un bel test per misurare il lavoro svolto durante i giorni dello stage a Lodi: l’orchestra diretta da Claudio Astronio ha eseguito l’Ouverture da “Afventyraren” VB 32 e la Sinfonia in mi bemolle maggiore VB 144 di Joseph Martin Kraus, un autore che accende sempre gli animi dei nostri musicisti. Accanto a Kraus, in un accostamento che abbiamo già proposto con successo e che ci piace molto, una pagina di Mozart, il Concerto K212 per violino e orchestra che ha visto come solista Esther Crazzolara: ottima l’intesa con l’orchestra. E del resto Esther è stata spalla di Theresia per tre anni. l’affiatamento e il percorso comune si sentono eccome.

Soddisfatto Claudio Astronio che ci dice: “Ho davanti proprio l’orchestra che vorrei: questi musicisti suonano con grande precisione e io posso chiedere loro un suono dettagliato, compatto e ricco di sfumature. Quelli che ci ascoltano non possono non notarlo e l’entusiasmo del pubblico di ieri lo conferma. A volte nelle orchestre barocche l’arco si usa in maniera un po’ generica, con messe di voce che creano una certa indefinitezza: questi musicisti invece lavorano con l’arco con grandissima precisione, e la cosa è indispensabile per tradurre al meglio un repertorio come quello mozartiano e del secondo Settecento in generale.”

Ecco qualche foto del concerto di ieri!

Well done, Theresia!

By theresia - October 27, 2013
Lunga serata e tanti applausi per gli archi di Theresia Youth Baroque Orchestra: la nostra orchestra giovanile protagonista di un bellissimo concerto, che ne ha messo in luce le doti di elasticità e freschezza. Non era compito semplice quello di eseguire per tre volte di seguito gli stessi concerti (l’Estaste di Vivaldi e il Concerto […]

Lunga serata e tanti applausi per gli archi di Theresia Youth Baroque Orchestra: la nostra orchestra giovanile protagonista di un bellissimo concerto, che ne ha messo in luce le doti di elasticità e freschezza. Non era compito semplice quello di eseguire per tre volte di seguito gli stessi concerti (l’Estaste di Vivaldi e il Concerto op. XI n. 8 di Bonporti) con tre diverse soliste, la svizzero-cinese Anais Chen , l’italiana Esther Crazzolara e la tedesca Anne Kaun.

Le tre violiniste si sono confrontate nella Finale del Premio Bonporti, e alla fine ad avere la meglio è stata la tedesca Anne Kaun a cui è andato il II Premio (I non assegnato), e il Premio Speciale della Giuria, mentre Esther Crazzolara è stata premiata con il III Premio, il Premio Speciale del Pubblico e il Premio Speciale “Theresia”.

L’esecuzione compatta e precisa di Theresia ha dato modo a ciascuna delle tre soliste di proporre a pubblico e giuria la propria interpretazione dei due concerti, con differenze (nello stacco dei tempi, nell’articoltazione e nelle dinamiche) a volte particolarmente sensibili ma sempre assecondate dall’orchestra: sensibile la sintonia di volta in volta dimostrata con ciascuna solista.

Well done, Theresia!

Tre soliste e due Stagioni per Theresia

By theresia - October 26, 2013
Theresia Youth Baroque  Orchestra dal classicismo di Mozart e Haydn, repertorio per eccellenza della giovane orchestra, agli accesi chiaroscuri del barocco italiano: questa sera gli archi di Theresia si misurano infatti con Vivaldi e Bonporti, proponendo l’Estate e l’Autunno dalle Quattro Stagioni di Vivaldi e il Concerto op. XI n. 8 di Francesco Antonio Bonporti. […]

Theresia Youth Baroque  Orchestra dal classicismo di Mozart e Haydn, repertorio per eccellenza della giovane orchestra, agli accesi chiaroscuri del barocco italiano: questa sera gli archi di Theresia si misurano infatti con Vivaldi e Bonporti, proponendo l’Estate e l’Autunno dalle Quattro Stagioni di Vivaldi e il Concerto op. XI n. 8 di Francesco Antonio Bonporti. Il programma (che sarà replicato per tre volte di seguito con tre diverse soliste, dato che l’occasione del concerto è la Finale dei Premio Bonporti) è una bella occasione per la sezione degli archi di misurarsi con un repertorio altamente specialistico e di perfezionare ulteriormente l’affiatamento e la compattezza: “Un importante momento formativo” spiega il Direttore Artistico Mario Martinoli “che ci permette di mettere a fuoco la qualità esecutiva degli archi in attesa di tornare, anche in vista delle audizioni che faremo a gennaio, a lavorare con l’organico completo (40 elementi tra archi e fiati) su un repertorio più prettamente classico”.

L’occasione di questa sera (alle 20.30, Sala Filarmonica, Rovereto) vivrà di una particolare spettacolarità anche nell’incontro di Theresia con tre diverse soliste, Anais Chen , Esther Crazzolara e Anne Kaun.

Anais Chen

Anais Chen

Anais Chen, nata a Zurigo, ha studiato violino moderno nella propria città, a Detmold e a Berlino, specializzandosi poi in violino barocco all‘Universität der Künste di Berlino e alla Schola Cantorum di Basilea con Chiara Banchini (Master in Early Music Performance Praxis). Come solista ed in ensemble suona oltre che con i gruppi che ha fondato Ensemble Daimonion e L’Istante, con altri ensembles quali La Fenice (Jean Tubéry), Gli Angeli Genève, La Cetra Barockorchester Basel, Basler Kammerorchester, Il Profondo, Freitagsakademie Bern, Kesselberger Ensemble, The musicke’s pleasure garden. Ha insegnato dal 2010 al 2012 violino barocco e musica da camera barocca alla
Hochschule für Musik di Karlsruhe (Germania) e vinto numerosi premi in Germania, Belgio, Austria ed Italia, tra cui il Premio Bonp

Esther Crazzolara

Esther Crazzolara

orti di Rovereto per ensemble nel 2010.

Esther Crazzolara, nata a Brunico, si è diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano (G. Egger); ha proseguito gli studi al Mozarteum di Salisburgo conseguendo il Master indirizzo di  musica antica (H. Kurosaki) ed Diploma di II livello in violino barocco al Conservatorio di Verona (E. Parizzi), entrambi con lode. Ha frequentato masterclass di violino barocco con, fra gli altri, S. Ritchie, R. Goebel, A. Steck, E. Onofri. Ha suonato con varie orchestre in Europa tra cui Britten- Pears Baroque Orchestra, European Union Baroque Orchestra, Bozen Baroque Orchestra, Accademia Bizantina, Il Complesso Barocco, Theresia Youth Baroque Orchestra, con direttori tra i quali L. U. Mortensen, C. Banchini, E. Onofri. con l’Ensemble Girandole Armoniche ha vinto nel 2013 il premio “Weichlein” all’International Biber-Competition (Austria).

Anne Kaun

Anne Kaun

Anne Kaun, laureata in medicina presso l’Università di Lipsia, ha completato privatamente gli studi musicali (G. Kallweit). Affascinata dalla musica antica inizia lo studio del violino barocco presso l’Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelssohn Bartholdy” di Lipsia (S. Scholz). Lo prosegue attualmente al Conservatorio Reale de L’Aia (R. Terakado). Suona presso festival internazionali in tutta Europa (Vienna, Grandezze e Meraviglie di Modena e altri). E‘ spesso ospite in molti ensembles barocchi come il Michaelis Consort ed il Leipziger Concert. Con Camerata Bachiensis ha vinto l’International Telemann Competition di Magdeburg (Germania, 2013) e il premio della Mitteldeutsche Barockmusik. Ha frequentato masterclass e
suonato tra gli altri con P. Pandolfo, M. Kraemer, B. Kuijken, S. Kuijken, R. Goodman, A. Bernardini, O. Edouard, E. Gatti.

Successo in San Marco per Theresia

By theresia - August 2, 2013
ROVERETO – Successo per Theresia che si è esibita ieri nella chiesa di San Marco a Rovereto: folto pubblico nella Chiesa Arcipretale della città, per il concerto che portava il suggestivo titolo “…In viaggio”. Orchestra compatta, attenta al gesto del direttore Claudio Astronio, e capace di gestire l’acustica fin troppo generosa della chiesa con un’esecuzione […]

ROVERETO – Successo per Theresia che si è esibita ieri nella chiesa di San Marco a Rovereto: folto pubblico nella Chiesa Arcipretale della città, per il concerto che portava il suggestivo titolo “…In viaggio”.

Orchestra compatta, attenta al gesto del direttore Claudio Astronio, e capace di gestire l’acustica fin troppo generosa della chiesa con un’esecuzione vivace, espressiva nei fraseggi e coinvolgente. Applausi per le due soliste, la violinista Esther Crazzolara protagonista nel Concerto K211 di Mozart, e la violoncellista Magdalena Rosa Dür solista nel concerto per violoncello in do di Haydn. Entrambe le musiciste sono in forza all’orchestra: Esther ne è la spalla, Magdalena il primo violoncello, e l’intesa con il resto della compagine sono palesi. Il pubblico ha apprezzato particolarmente le prestazioni delle due soliste: Esther Crazzolara si distingue per la precisione e l’attenta e vivace esecuzione, confermando le doti che la rendono ottima spalla dell’orchestra; Magdalena Dur convince con un’interpretazione  di grande trasporto.

Applausi ancora più scroscianti al termine del concerto che, aperto dalla Sinfonia in re maggiore Fk 64 “Dies ist der Tag” di Wilhelm Friedemann Bach, chiudeva con la Sinfonia in mi minore VB 141 di Joseph Martin Kraus, pagina coeva a quelle di Mozart e Haydn ma percorsa da “brividi” sturm und drang che il gesto di Claudio Astronio traduce ottimamente, seguito da un’orchestra letteralmente elettrizzata!

Theresia durante il concerto in San Marco a Rovereto

Theresia durante il concerto in San Marco a Rovereto

Esther, solista per Theresia

By theresia - July 31, 2013
E’ la spalla fin dalla fondazione di Theresia: figura esile e delicata, Esther Crazzolara sa porsi con autorevolezza e decisione alla testa della “sua” orchestra. E in occasione dei concerti di Rovereto e Bolzano sarà anche solista, nel concerto K 211 di Mozart. Ventisettenne, nata a Brunico, ci racconta i suoi studi “condotti fino al […]

E’ la spalla fin dalla fondazione di Theresia: figura esile e delicata, Esther Crazzolara sa porsi con autorevolezza e decisione alla testa della “sua” orchestra. E in occasione dei concerti di Rovereto e Bolzano sarà anche solista, nel concerto K 211 di Mozart. Ventisettenne, nata a Brunico, ci racconta i suoi studi “condotti fino al diploma al Conservatorio Monteverdi di Bolzano. Dopo il diploma ho seguito un master al Mozarteum di Salisburgo, incentrato sia sul violino moderno che sulla prassi esecutiva, e poi un biennio di perfezionamento al Conservatorio di Verona, interamente dedicato al violino barocco.”

Come e quando è nato l’amore per l’esecuzione su strumenti originali? “Circa sette anni fa, a Brunico, la mia città natale, dove ogni estate si tengono corsi di musica antica. Sono entrata in contatto con questo mondo e sono rimasta affascinata dal suono, che è diverso da quello degli archi moderni, e da un differente approccio all’interpretazione. Nell’ambito della musica antica c’è uno studio particolare, un approfondimento puntuale dello stile del compositore e dell’epoca.”

Esther Crazzolara durante le prove con Theresia

Esther Crazzolara durante le prove con Theresia

Suoni ancora il violino moderno o la tua carriera è tutta votata a quello barocco? “Suono anche il moderno, in particolare con il mio quartetto d’archi, l’Alma Karlin Quartet, e quando suono in orchestra.”

E il lavoro cambia molto? “Diciamo che in primo luogo lo strumento fa indubbiamente la sua parte: le corde e l’arco sono diversi, così come anche l’atteggiamento strumentale. Ma riesco a far dialogare questi due mondi, soprattutto nell’esecuzione di un repertorio classico: in particolare il lavoro nella musica antica mi ha dato un approccio metodologico che condivido con il violoncellista del mio quartetto, Alex Jellici, che è anche un componente di Theresia.”

E nell’ambito del repertorio moderno, cosa preferisci suonare? “Amo i Romantici, come Mendelssohn, ma anche un compositore del Novecento come Bartok: ecco, in quel caso ad esempio, c’è un lavoro più complesso in fase di lettura e di costruzione.”

Parliamo di Theresia, un’orchestra votata al repertorio settecentesco: “Esatto: proprio questo mi ha entusiasmata quando mi è stato chiesto di farne parte. E’ un repertorio che di solito fanno le orchestre moderne, mentre i gruppi di prassi esecutiva si dedicano prevalentemente al Seicento. In questo senso Theresia colma una lacuna!”

Qual è il segreto di una vera orchestra? “La prima difficoltà, o meglio il primo lavoro da fare, è trovare un suono comune: in ogni stage c’è sempre qualcuno di nuovo, perchè Theresia fa ogni anno audizioni e i musicisti selezionati hanno diritto a stare in orchestra tre anni. Comunque, anche se ci sono volti nuovi, in ogni stage già alla prima giornata di prove si sente il veloce miglioramento da una fase iniziale di ‘reciproca conoscenza’ ad un insieme di suono più convincente.”

Trovare questo insieme è anche uno dei compiti del direttore Claudio Astronio: com’è lavorare con lui? “Molto bello: da un punto di vista musicale lui cerca di dare un carattere diverso ad ogni frase, ad ogni dettaglio nell’esecuzione, questo rende tutto molto vivo. Nella sua precisione, ci esorta continuamente a non dimenticare il piano: quando si è molti si pensa di suonare piano ma il risultato complessivo può non essere così sottovoce, perdendo così i preziosi contrasti di questa musica!”

Sarai solista nel concerto K 211 di Mozart, ce ne parli? “Il concerto K211 è poco eseguito, ma non per questo meno affascinante: in particolare ci sono dei momenti di grande intimità e un dialogo molto interessante tra il solista e l’orchestra, per me è un piacere suonarlo.”

Nel resto del concerto accanto a Mozart e Haydn ci sono i nomi meno noti di Wihlelm Friedemann Bach e Martin Kraus, sono autori che ami e che hai già suonato? “Sì, in particolare ho suonato la Sinfonia in do minore di Kraus: amo molto questo repertorio, è molto Sturm und drang”, una musica affascinante bella da eseguire e da ascoltare.”

Claudio Astronio e il “viaggio” di Theresia

By theresia - July 17, 2013
“Theresia” è anche un po’ una sua creatura: Claudio Astronio è infatti il direttore musicale della Theresia Youth Baroque Orchestra fin dal suo debutto e noi lo abbiamo incontrato per farci raccontare i dettagli dei concerti estivi e il suo rapporto con questa realtà. Claudio Astronio, il titolo del concerto che Theresia terrà a Rovereto […]

“Theresia” è anche un po’ una sua creatura: Claudio Astronio è infatti il direttore musicale della Theresia Youth Baroque Orchestra fin dal suo debutto e noi lo abbiamo incontrato per farci raccontare i dettagli dei concerti estivi e il suo rapporto con questa realtà.

Claudio Astronio

Claudio Astronio

Claudio Astronio, il titolo del concerto che Theresia terrà a Rovereto e Bolzano è “in viaggio”. Ci racconta il perché di questa scelta?

“Il titolo riguarda prima di tutto il repertorio, dato che il programma è un percorso musicale tra i luoghi in cui il Classicismo nasce (Vienna), il Nord della Germania e la Svezia. E tutto il programma è immagine del progetto che sarà il futuro di Theresia da qui in avanti, ovvero il repertorio sinfonico classico. Inoltre quello del concerto di Bolzano è davvero l’inizio di un viaggio per Theresia: è il primo vero progetto studiato appositamente per l’orchestra, mentre il debutto del 2012 era legato al Premio Ferrari, quindi alla logica di un concorso. Non dimentichiamo che Theresia ‘viaggia’ da Sud a Nord, dall’Italia ai paesi di lingua tedesca, e tra i suoi musicisti figurano anche polacchi, una giapponese, in un’ottica transnazionale.”

Nel programma Mozart e Haydn sono accostati ai nomi meno noti di Wihlelm Friedmann Bach e Joseph Martin Kraus: come è stato scelto questo abbinamento?

“C’è un’idea di contrasto, Kraus e Wihlelm Friedrich Bach aprono e chiudono il concerto, incorniciando Mozart e Haydn. Al centro del concerto, quindi, i due classici, di cui la pagina più famosa è sicuramente il concerto per violoncello di Haydn. Il concerto di Mozart K 211 è invece tra i meno eseguiti, è una partitura piccola e deliziosa. Kraus e Bach presentano uno stile distante dal classicismo viennese, e in particolare in Kraus c’è molto Sturm und Drang, un linguaggio sintetico, a macchie, di grande contrasto.”

Le due soliste provengono direttamente dalle fila dell’orchestra: ce le presenta?

“Anche questa è una scelta un po’ controcorrente: spesso le orchestre giovanili chiamano grandi solisti, noi invece mettiamo in primo piano i nostri migliori elementi. Questo è anche un messaggio a tutti i musicisti dell’orchestra sul fatto che Theresia ha intenzione e interesse a valorizzarli al meglio. Nello specifico, la violinista Esther Crazzolara, che sarà solista nel Concerto di Mozart, è la spalla di Theresia fin dal suo debutto, ed è stata dunque una scelta naturale. Magdalena Dür l’abbiamo invece conosciuta nelle audizioni primaverili: ci è piaciuta e la decisione di proporle il Concerto di Haydn è stata immediata.”

Parliamo nello specifico di Theresia e del progetto che sta a monte, ovvero quello di un’orchestra sostenuta da capitali privati in un’ottica di organizzazione della cultura non necessariamente finanziata dal pubblico. Quando Mario Martinoli, ideatore e direttore artistico di Theresia, le ha parlato di questo progetto, lei cos’ha pensato?

“Ho pensato che è geniale. Che tutti in qualche misura dovrebbero pensare a fare questo, pensare di procurarsi la cultura che si vuole senza aspettare che cali dall’alto. Da noi in Italia questo è un caso isolato, ma all’estero capita frequentemente che ci siano gruppi strumentali o orchestre sostenuti da privati, fan con disponibilità, una sorta di “squadra di supporto”. Poi naturalmente se c’è anche il sostegno del pubblico questo non guasta!”

Al di là degli impegni immediati, qual è il progetto artistico di “Theresia”?

“Sia io che Mario Martinoli abbiamo in mente un’orchestra giovanile impegnata nel repertorio classico con strumenti originali: di qui il termine “orchestra barocca”, dove barocco non indica tanto una specializzazione stilistica quanto l’adesione alla prassi esecutiva e l’uso di strumenti originali. In Italia non esiste un’orchestra di questo tipo, e ce ne sono poche all’estero.”

Come mai questa lacuna?

“Il problema riguarda soprattutto i fiati: suonare il corno o il clarinetto del ‘700 significa suonare uno strumento completamente diverso da quello moderno; passare dal violino moderno a quello barocco è in questo senso più semplice, anche se bisogna dire che non basta montare un violino barocco per avere il musicista capace di suonare secondo una prassi storicamente informata.”

Lei è un purista della musica antica?

“Purista io? No, purista non è il termine adatto a me. Sono un eclettico, sono l’organo con Maria Pia De Vito, pochi giorni fa ho fatto un flash mob a Baveno con il clavicembalo elettrico! Per cui no, non sono un purista. Ma ritengo che dichiarare di suonare su strumenti originali e poi suonare “moderno” sia semplicemente mentire, per me è un fatto di onestà e non di purismo.”

Com’è dirigere un’orchestra giovanile? Cambia qualcosa nel lavoro del direttore?

Insegno da una vita e sono costantemente a contatto con i giovani, per cui per me lavorare con loro è un’abitudine (nel senso buono del termine) e un piacere. Poi, a costo di apparire tranchant, l’orchestra secondo me è una cosa da giovani: i giovani hanno quella freschezza, quella disponibilità allo studio, curiosità veloce e reattiva che rendono il lavoro dell’orchestra migliore; inoltre fanno più gruppo e riescono a realizzare una comunità di intenti fondamentale per far andare avanti un progetto così.”

Due soliste per Theresia

By theresia - June 25, 2013
Ecco chi sono le due giovani musiciste che si esibiranno come soliste con Theresia Youth Baroque Orchestra nei concerti dell’1 e del 3 agosto 2013 a Rovereto e Bolzano Esther Crazzolara Esther Crazzolara è nata a Brunico. Si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano con Georg Egger. […]

Ecco chi sono le due giovani musiciste che si esibiranno come soliste con Theresia Youth Baroque Orchestra nei concerti dell’1 e del 3 agosto 2013 a Rovereto e Bolzano

Esther Crazzolara

Esther Crazzolara è nata a Brunico. Si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano con Georg Egger.
Ha proseguito gli studi di musica antica al Mozarteum di Salisburgo con Lukas Hagen, diplomandosi nel 2010 con il massimo dei voti e la lode; nel 2012 ha conseguito il diploma del biennio di violino barocco al Conservatorio di Verona con Enrico Parizzi, ottenendo il massimo dei voti e la lode.
Ha studiato violino barocco con Hiro Kurosaki e frequentato masterclass con Anne Schumann, Stanley Ritchie, Reinhard Goebel, Anton Steck, Erich Höbarth ed Enrico Onofri.
Nel 2009 è stata membro della European Union Baroque Orchestra sotto la direzione di Lars Ulrik Mortensen, Chiara Banchini, Petra Müllejans, Edward Higginbottom, Enrico Onofri.
Ha suonato in diversi gruppi come la Britten-Pears Baroque Orchestra, sotto la direzione di Richard Egarr, Ensemble Cordia, Bozen Baroque Orchestra, Harmonices Mundi, Accademia Bizantina, Il Complesso Barocco, Il Pomo d’oro, New Century Baroque, Harmony of Nations, Musica Saeculorum, Atalanta Fugiens, Accademia d’archi di Bolzano, Orchestra Haydn. Dal 2012 è primo violino della Theresia Youth Baroque Orchestra.

Magdalena Rosa Dür

Magdalena Rosa Dür

Magdalena Rosa Dür

Magdalena Rosa Dür è nata nel 1989 a Feldkirch (Austria). Ha iniziato lo studio del violoncello all’età di sei anni con Ingrid Ellensohn, proseguendo gli studi presso il liceo musicale di Feldkirch con Imke Frank e Martin Merker del Conservatorio di Vorarlberger. Dal 2008 studia presso l’Università delle Arti di Zurigo.
È stata allieva di Roel Dieltiens, violoncellista di fama nel Benelux e specialista di prassi esecutiva storicamente informata, e sotto la guida di Orfeo Mandozzi ha conseguito il diploma in violoncello moderno a Zurigo; parallelamente ha intrapreso lo studio del violoncello barocco con Martin Zeller.
Magdalena ha vinto numerosi premi in altrettanti concorsi internazionali come il Concorso per giovani musicisti „Prima la Musica“ (Austria) e ottenuto diversi riconoscimenti da parte di musicisti di fama internazionale, quali Annick Gautier, Wolfgang Boettcher, Reinhard Latzko, Troels Svane, Rainer Ginzel, Francis Gouton. Besides, Sergio Azzolini, Silvia Simonescu, Adrian Cox, Klaus Christa, Eckhart Heiligers, Claudius Herrmann e Roland Vamos. È stata, inoltre, membro di molte orchestre tra cui la Jeune Orchestre Atlantique (con Philippe Herreweghe e Jos van Immerseel), l’Orchestra Sinfonica Giovanile Svizzera, l’Orchestra Sinfonica di Vorarlberg (con Gérard Korsten) e l’Orchestra Filarmonica della Fondazione Animato.
Attualmente Magdalena suona su un violoncello moderno costruito da Dietmar Rexhausen (2006) e su un violoncello barocco di Rudolf Isler (2007).

Theresia e Premio Ferrari su Tele Capodistria

By theresia - February 18, 2013
Vi eravate perso il lungo ed esauriente servizio che Luisa Antoni ha realizzato al Premio Ferrari? Ora lo potete rivedere a questo link! Buona visione da Theresia! Nel servizio interviste al fondatore Mario Martinoli, al direttore Claudio Astronio, alla spalla Esther Crazzolara e ad orchestrali e solisti che si sono esibiti con Theresia Youth Baroque […]

Vi eravate perso il lungo ed esauriente servizio che Luisa Antoni ha realizzato al Premio Ferrari? Ora lo potete rivedere a questo link! Buona visione da Theresia!

Nel servizio interviste al fondatore Mario Martinoli, al direttore Claudio Astronio, alla spalla Esther Crazzolara e ad orchestrali e solisti che si sono esibiti con Theresia Youth Baroque Orchestra