Tutti pazzi per il crowdfunding

By Emilia Campagna - March 11, 2016
Sono sempre di più le realtà del mondo musicale che si affidano al crowdfunding per sostenere le proprie attività

In Italia il caso più recente è quello dell’Orchestra Mozart, che si affida al crowdfunding per risollevarsi dall’oblio in cui era caduta due anni fa dopo la morte del suo fondatore Claudio Abbado. Ora la Mozart vuole “risuonare” e lo fa con una campagna di crowdfunding in cui chiede ai propri sostenitori un investimento per un futuro ancora tutto da disegnare: in programma, per ora, un unico concerto barocco che, il 13 marzo, dovrebbe convogliare risorse e rilanciare l’attività dell’orchestra. Insomma, il messaggio è: “Aiutateci a ripartire”, perchè evidentemente i fondi messi a disposizione da sponsor pubblici e privati non sono sufficienti.

Di casi di istituzioni costrette a fermarsi o sull’orlo della bancarotta a causa del taglio dei fondi pubblici e salvate dal crowdfunding ce ne sono parecchi: vi avevamo raccontato della Danish National Chamber Orchestra, ripartita grazie al crowdfunding; e un paio di anni fa anche l’Opera di San Diego è riuscita a rimettersi in piedi con una raccolta di 1 milione di dollari.

Altrove le imprese sono meno da “o il crowdfunding o la morte”: nella ricca Svizzera c’è chi guarda ai privati per dotare l’orchestra di nuovi strumenti: è il caso dell’Orchestra della Svizzera Romanza che ha lanciato una campagna di raccolta fondi che è più un fundraising che un crowdfunding; ma la sostanza non cambia, come racconta la giornalista Sylvie Bonier su Le Temps. “Nel momento in cui le sovvenzioni pubbliche calano sempre di più, la raccolta fondi è diventata più essenziale che mai. Perché puntare sull’acquisto di nuovi strumenti? “Perché la qualità e l’identità di un’orchestra passano anche attraverso i suoi strumenti, e i musicisti non possono prenderli in prestito per tutta la vita. Da parte nostra, non abbiamo i fondi a disposizione per comprare gli strumenti, anche se sono indispensabili“, dice il presidente della Fondazione Florence Notter, iniziatore del progetto.”

C’è poi chi, nell’autentico spirito del crowdfunder, lancia progetti più piccoli e definiti: Abaco, un’orchestra giovanile con sede a Monaco di Baviera ha raccolto più di 13.000 Euro per affittare l’auditorium della Filarmonica di Monaco ed eseguirci la Seconda di Mahler; e l’Opera di Vancouver ha raccolto 10.000 dollari canadesi grazie ai quali ha portato l’opera contemporanea Stickboy in giro per le scuole. E c’è poi chi con il crowdfunding realizza progetti ancora più particolari: mai sentito parlare di un pub votato alla musica classica? Adesso esiste, merito del crowdfunding.

L’Alto Adige e l’estate dei giovani

By theresia - July 26, 2015
Fu Claudio Abbado a vedere nel capoluogo altoatesino il terreno giusto per instaurare un rapporto virtuoso tra la città e il perfezionamento di giovani talenti. Viaggio nell'estate delle orchestre in Alto Adige, terra di Festival musicali di altissimo livello.

Non è un caso che Theresia sia in residenza a Dobbiaco, come vi abbiamo raccontato in un recente post: l’Alto Adige durante l’estate è una terra di Festival musicali di altissimo livello, una regione in cui una politica virtuosa ha seminato e coltivato l’idea – vincente – di un turismo culturale che abbina il piacere di paesaggi dolomitici alla gioia della grande musica.
Pochi giorni fa si è inaugurata proprio a Dobbiaco la 35a edizione delle Settimane Gustav Mahler e noi eravamo lì a seguire il concerto: protagonista, naturalmente, un’orchestra giovanile, la Romanian National Symphony Orchestra diretta da Cristian Mandeal, che ha sciorinato un programmone di grande impatto, con pagine di Enescu, Strauss e Mahler.

La Romanian National Symphony Orchestra diretta da Cristian Mandeal a Dobbiaco

La Romanian National Symphony Orchestra diretta da Cristian Mandeal a Dobbiaco

Ma per un’orchestra che in fondo è solo di passaggio, ce ne sono altre che in Alto Adige passano interi periodi di studio: come Theresia, prima di tutto, che sarà a Dobbiaco dal 16 al 21 agosto sotto la guida di Chiara Banchini. Ma la vera “capitale” sudtirolese delle orchestre giovanili resta Bolzano, che gode dell’eredità lasciata dal grande Maestro Claudio Abbado. Fu lui Claudio Abbado dirigiert das Lucerne Festival Orchestra in Gustav Mahlers Sinfonie Nr.7 a vedere nel capoluogo altoatesino il terreno giusto per instaurare un rapporto virtuoso tra la città e il perfezionamento di giovani talenti, prima portandoci ripetutamente l’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea e la Gustav Mahler Jugendorchester, poi creando nel 1989 la Fondazione “Gustav Mahler – Musica e Gioventù” che attraverso corsi estivi promuove la formazione di alto livello.

Già 21 luglio sono iniziati i Corsi di Alto Perfezionamento della 17° edizione dell’Accademia Gustav Mahler, con i musicisti scelti in tutta Europa che hanno l’occasione di incontrare alcune delle personalità più importanti del mondo della musica classica, uno tra tutti il pianista Alexander Lonquich. Quello proposto dalla Fondazione Gustav Mahler è un percorso didattico sempre più apprezzato nel mondo, basti pensare al sempre crescente numero di richieste di ammissione ai corsi registrate dalle ultime edizioni.

L'Orchestra dell'Accademia Gustav Mahler

L’Orchestra dell’Accademia Gustav Mahler

All’attività di formazione solistica e cameristica, l’Accademia affianca una preparazione sinfonica che culminerà nel grande concerto che vedrà protagonista l’Orchestra dell’Accademia Gustav Mahler guidata da M° Daniel Harding e affiancata da Clemens Hagen al violoncello in un programma tutto dedicato a Schumann il 31 luglio all’Auditorium di Bolzano. E Harding, non ancora quarantenne, è tra i direttori d’orchestra che maggiormente testimoniano il successo delle orchestre giovanili: lui stesso fu scoperto giovanissimo da Claudio Abbado, con il quale nacque una stretta collaborazione durata un ventennio.

I giovani dell’Accademia Mahler inotre dall’1 al 3 agosto saranno presente in numerosi luoghi della città di Bolzano per proporre il ricco cartellone dello ShumannFest, una serie di concerti cameristici dedicati interamente a Schumann. E la città è particolarmente accogliente con i giovani musicisti: in molti rispondono all’iniziativa “Adotta un Musicista“, raccolta di donazioni liberali che si affianca al crowdfunding con cui l’Accademia è riuscita a garantire 10 borse di studio ad altrettanti studenti meritevoli.

Insomma, l’estate è dei giovani e delle loro orchestre. Del resto il nostro direttore principale Claudio Astronio lo dice sempre: “L’orchestra è una cosa da giovani: i giovani hanno quella freschezza, quella disponibilità allo studio, curiosità veloce e reattiva che rendono il lavoro dell’orchestra migliore; inoltre fanno più gruppo e riescono a realizzare una comunità di intenti”

Our places: L’Aquila and Auditorium del Parco

By Emilia Campagna - May 5, 2015
This post begins with a sad story:  the third step of our tour will be in the city of L’Aquila, in a really special place, literally born on the rubble and intended to help struggling people through music. On April 6, 2009, an earthquake of 6.3 magnitude struck central Italy with its epicentre near L’Aquila. […]

This post begins with a sad story:  the third step of our tour will be in the city of L’Aquila, in a really special place, literally born on the rubble and intended to help struggling people through music.

On April 6, 2009, an earthquake of 6.3 magnitude struck central Italy with its epicentre near L’Aquila. Initial reports said the earthquake caused damage to between 3,000 and 10,000 buildings in L’Aquila. Several buildings also collapsed. 308 people were killed by the earthquake, and approximately 1,500 people were injured. Twenty of the victims were children. Around 65,000 people were made homeless. There were many students trapped in a partially collapsed dormitory. The April 6 earthquake was felt throughout Abruzzo; as far away as Rome, other parts of Lazio, Marche, Molise, Umbria, and Campania.

It was a disaster of enormous proportions and music and culture weren’t safe too: in a town rich of music like L’Aquila, with a big and lively Music Conservatory and many musicians performing in local concert seasons, the
grave damage of the Castello Spagnolo concert hall seemed to be a hopeless wound.

The famous architect Renzo Piano was one of the first people to realise that it could be a very long time before the city would be back to normal and that building a place to protect musical traditions would be a positive way to start the healing process. He made himself available to design a new concert hall, with the moral support of the conductor Claudio Abbado, that proclaimed that the new auditorium was a “a building of great symbolic value”.

The Auditorium del Parco in L’Aquila was built as a temporary substitute to replace the Castello Spagnolo concert hall and was inaugurated in October 2012 with the Orchestra Mozart conducted by maestro Claudio Abbado. It is an ensemble of three pure volumes – a trio of cubes set at seemingly random angles, a bit like dice thrown on an uneven surface – housing the 238-seat concert hall, the foyer and dressing rooms. The separation of the various segments and the flow of movement through simple, adjacent and connected structures was at the root of the design of these square wooden boxes. Wood was chosen for its acoustic properties, but also because it is flexible, more resistant to earthquakes, less invasive and can be easily prefabricated and quickly assembled. The Auditorium construction site was also turned into an educational opportunity by Renzo Piano Building Workshop and the Foundation, a chance for graduating engineering students from the universities of L’Aquila and Trento to get some real hands-on experience. Their involvement in the construction was a clause in the job bidding process, a first in Europe.

Renzo Piano exlpained: “We used the wood of Val di Fiemme in Trentino, the preferred wood by the great violin makers since the time of Stradivari. All three blocks of the auditorium (concert hall, rehearsal room and restaurant) are made of wood, in order to be disassembled and rebuilt elsewhere. I was inspired by the many buildings and wooden temples built in Japan, which is the most seismic country in the world.”

Theresia’s concert in Autorium del Parco is scheduled for Sunday 10, at 18th: we are sure it will be a great emotion. Stay tuned for our photos!