Per Theresia un agosto nel nome di Kraus

By Emilia Campagna - August 1, 2019
Nel mese di agosto ci aspettano due concerti, un cd e tre conferenze nel nome di Kraus

Theresia sarà in residenza a Rovereto dall’8 al 22 agosto, in preparazione dei due concerti che la vedranno protagonista il 15 agosto a Milano (Concerto di Ferragosto di Milano Arte Musica) e il 22 agosto a Bolzano nell’ambito di Antiqua – Bolzano Festival Bozen. L’orchestra sarà diretta da Claudio Astronio e durante la residenza verranno approfondite le Ouverture di Joseph Martin Kraus, lavoro che sfocerà nella produzione di un cd.

Il concerto del 15 agosto a Milano (Basilica di Santa Maria della Passione, ore 18.30) vedrà l’orchestra impegnata nella prima parte in una serie di Ouverture di Kraus, e nella seconda nella Sinfonia n. 49 in fa minore “La Passione” (1768) Hob I:49 di Franz Joseph Haydn. Theresia è per la prima volta ospite dell’importante festival estivo milanese Milano Arte Musica, dedicato alla musica antica e sarà protagonista di uno degli appuntamenti più significativi, quello del Concerto di Ferragosto.

Sarà invece dedicato interamente a Kraus e all’integrale delle Ouvertures il concerto del 22 agosto a Bolzano (Conservatorio Monteverdi, 20.30), nell’ambito del cartellone di Antiqua – Bolzano Festival Bozen; un gradito ritorno per Theresia, già ospite del cartellone estivo bolzanino per quattro edizioni consecutive dal 2013 al 2016. Per il Direttore Artistico di Theresia, Mario Martinoli, “questo progetto corona un percorso pluriennale in cui l’orchestra si è dedicata ad approfondire questo straordinario compositore”. Tedesco trapiantato in Svezia, detto “il Mozart svedese” perché coetaneo (e morto un anno dopo) di Mozart, Kraus è un compositore interessantissimo, protagonista di uno stile Sturm und Drang potente e di soluzioni formali ed espressive molto avanzate: tuttora in parte poco frequentato dalle orchestre, “di Kraus”, spiega Martinoli, “si suonano molto alcune Sinfonie, ma non in maniera sistematica: è un compositore che vive di highlight, non ci sono registrazioni integrali. Per quanto riguarda le Ouverture, alcune non sono nemmeno mai state eseguite da orchestre con strumenti originali e da questo punto di vista il progetto per noi è particolarmente interessante: le Ouvertures di Kraus hanno una struttura sinfonica che le rende molto più vicine al mondo preromantico piuttosto che a quello dell’opera settecentesca.”

Durante la residenza a Rovereto i musicisti di Theresia avranno la rara occasione di un approfondimento condotto da Bertil van Boer, che in tre diversi momenti affronterà la figura e l’opera di Joseph Martin Kraus. Bertil van Boer, docente alla Western Washington University, ha curato il catalogo completo dell’opera di Kraus, approfondendone la vicenda biografica e artistica in numerose pubblicazioni. Le conferenze si terranno presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica “Tartarotti” di Rovereto e saranno aperte al pubblico.

Antiqua, venticinque anni di passione

By Emilia Campagna - August 1, 2016
Il Festival bolzanino diretto da Claudio Astronio compie 25 anni: anche Theresia tra gli ospiti di un'edizione davvero speciale

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Quest’anno compie 25 anni e li festeggia alla grande: Antiqua, il Festival bolzanino cuore barocco del Bolzano Festival Bozen, soffia su una bella schiera di candeline, con un ricco cartellone che tra gli altri schiera la EUBO, Jordi Savall, e lo storico ensemble “in residence” Harmonices Mundi. E non poteva mancare Theresia, ospite fissa del BFB che con Antiqua ha un legame di affetto speciale.

Venticinque anni non sono pochi, e a guardare indietro si ripercorre un bel pezzo di vita e di storia: perchè, come ci racconta Claudio Astronio, direttore di Antiqua fin dagli esordi, “la realtà culturale 25 anni fa era profondamente diversa: a Bolzano non c’era nulla che desse la possibilità di ascoltare musica antica e assieme ad alcuni allievi mettemmo su questa piccola associazione: all’inizio l’attività era limitata, quattro concerti nella Chiesa di Gries, con il supporto del Convento dei Benedettini. Si esibivano soprattutto amici e colleghi – tuttora in attività – che venivano a suonare per farci un piacere. Insomma, è nata come una cosa piccola e ‘povera’: ma poi le istituzioni ci hanno creduto, abbiamo avuto sostegno e Antiqua è cresciuta fino a diventare quello che è ora, uno dei festival in attività più longevi d’Italia.”

Quali sono stati i momenti più significativi in questi 25 anni?

“E’ difficile rispondere: all’inizio immaginavamo cose che ci sembravano irrealizzabili che poi invece si sono realizzate, da lì si va avanti con nuove idee… ad esempio quando è nata Antiqua mai avremmo pensato che avremmo ospitato artisti come Gustav Leonhardt, Emma Kirkby, il London Baroque: insomma, i grandi della musica barocca. Però forse il momento più significativo è stato 15 anni fa, quando abbiamo pensato che Antiqua dovesse diventare altro da quello che era in quel momento, ovvero una vetrina dell’esecuzione su strumenti storici rivolta al pubblico dell’Alto Adige: abbiamo capito che potevamo andare oltre, lanciandoci nella sperimentazione, per trovare commistioni con il teatro, la musica contemporanea, l’arte, la poesia.”

A livello organizzativo a un certo punto c’è stata l’inclusione nel più ampio cartellone del Bolzano Festival:

“Entrammo nel Bolzano Festival alla seconda edizione: fu Peter Paul Kainrath a volere Antiqua, mi chiamò dicendomi che il nostro Festival doveva assolutamente entrare nella programmazione. Per noi è stata una cosa estremamente positiva, ha cambiato il nostro modo di lavorare – non però i contenuti del nostro lavoro – e ci ha dato la possibilità di far parte di un Festival meraviglioso in cui sentire una sera musica barocca, il giorno dopo una grande orchestra sinfonica, poi un pianista del Busoni e anche realtà più territoriali.”

L’edizione di quest’anno ha un titolo particolare, “Augmented reality”: in che modo questa espressione – attualissima per molti versi – si lega al programma del Festival?

“Come dicevo Antiqua si è sviluppata nel senso della sperimentazione e di uno sguardo che sappia andare oltre la consuetudine, anche attirando nuovo pubblico, permettendo anche a chi non frequenta abitualmente le sale da concerto di vivere un’esperienza particolare ascoltando una serata di musica barocca o classica. L’espressione “Augmented Reality” richiama quella percezione modificata delle cose che è quasi inconsapevolmente automatica: sempre più guardiamo le cose dentro schermi, perdendo contatto con l’oggettività della realtà. Questa percezione modificata la ritroviamo nell’ultimo appuntamento del Festival, un spettacolo ideato dalla clavicembalista finlandese Marianna Henrikkson dal titolo “Di anima et di corpo”, come il primo oratorio composto da Emilio Cavalieri. Non è un concerto nè un’opera, ma un progetto multiartistico e multitecnologico che comprende l’uso di regia e testi e apre nuovi scenari sulla performance: per quello che mi riguarda, è uno spettacolo che dopo tanti anni di ascolto della musica antica per la prima volta mi ha fatto provare un autentico shock.”

Quali altre chicche ci riserva quest’edizione?

“Sul fronte delle sperimentazioni avremo la clavicembalista Elina Mustonen con un concerto tutto dedicato a un tema caro alle leggende finlandesi, quello degli uccelli, accompagnata da uno slideshow naturalmente in tema: in programma anche un brano composto dal fratello, il famoso pianista Olli Mustonen. E poi meno avanguardista ma sicuramente di forte impatto un concerto dell’orchestra Harmonices Mundi che al Parco delle Semirurali, quindi en plein air, eseguirà le famosissime “Quattro stagioni”, con un’amplificazione da rock band: un sound più vicino ai Led Zeppelin che a Vivaldi. Poi abbiamo degli appuntamenti diciamo più tradizionali: gli ospiti d’onore sono sicuramente Jordi Savall, per la prima volta in Alto Adige, e l’European Union Baroque Orchestra; e naturalmente torna Theresia Youth Baroque Orchestra, che sarà diretta da Alfredo Bernardini.”

 

[title above=”” h1=”false” center=”true”]Antiqua, 25 years of passion[/title]

 

This year it turns 25, and the celebrations will be great! The Festival “Antiqua”, baroque heart of the Bolzano Festival Bozen, is going to blow out a wide array of candles, with a rich program hosting among the others Eubo, Jordi Savall and the ensemble Harmonices Mundi. Theresia couldn’t miss: our orchestra is a regular guest of BFB and an Antiqua’s old friend.

25 years aren’t a few, and looking back one goes over a long stretch of life and story. As a matter of fact, as Claudio Astronio, Antiqua’s director from the very beginning, tells us, “25 years ago the cultural situation was deeply different: in Bozen there was nothing to listen baroque music so I and a group of my students decided to create this small association: we started organizing just four concerts in the Gries’s Church, with the support of Benedictine Monastery. Performers were mostly friends and colleagues – which are still active – who used to come and play as a personal favor. But then institutions began to believe in our work, they sustained us and Antiqua has grown to become what it is now, one of the longest running festivals in Italy.”

What were the most important moments in these 25 years?

“It is difficult to answer: at the beginning we used to imagine things that seemed impossible and then we have made them; from there we went forward with new ideas… for example, when Antiqua was born, we never thought that we would have hosted artists such as Gustav Leonhardt, Emma Kirkby, the London Baroque: in short, the greatest baroque musicians. But perhaps the most significant moment was 15 years ago, when we thought Antiqua were to become something different from what it was at that moment, a window on historical performances intended for the South Tyrol audience: we realized that we could go over, launching into experimenting to find commingling with theater, contemporary music, art, poetry.”

At a certain point at an organizational level, there was a major change: the inclusion in the wider program of the Bolzano Festival:

“We entered the Bolzano Festival in its second edition: Peter Paul Kainrath was the one who wanted Antiqua, he called me and said that we absolutely had to get into the BFB programming. For us it was a very positive thing, changed the way we work – not, however, the content of our work – and gave us the opportunity to be part of a wonderful Festival, where one night one hears baroque music, the day after a large symphony orchestra, then one of Busoni pianists and so on… “

This year’s edition has a particular title, “Augmented reality”: how this expression – very current in many ways – is bound to the Festival program?

“As I said, Antiqua has developed in the sense of experimentation, looking beyond the usual: we are trying to attract new audiences, allowing those who do not regularly participate halls to live a special concert experience concert, listening to a baroque or classical music event.
The expression “Augmented Reality” recalls the modified perception of things which today is almost unconsciously automatic: we increasingly look at things inside screens, losing contact with the objectivity of reality. We find how this perception changed in the last date of the Festival, a show created by the Finnish harpsichordist Marianna Henriksson entitled “The soul et Body”, as the first oratorio composed by Emilio Cavalieri.
It is not a concert nor an opera, but a multi-art and multitechnological project, which includes the use of direction and texts and it opens new scenarios on performance: for what concerns me, it is a show that, after so many years of listening to ancient music, for the first time made me feel a real shock. ”

Which other surprises are waiting for us?

“With regard to experimentation, we will have the harpsichordist Elina Mustonen with a concert entirely devoted to a theme dear to the Finnish legends, that of birds, accompanied by a slide show of course on the subject: she will also play a piece composed by his brother, the famous pianist Olli Mustonen. And then, less avant-garde, but definitely of a strong impact, we will have a concert by the orchestra Harmonices Mundi in the Semi Rural Public Garden, en plein air: the orchestra will perform the famous “Four seasons”, amplified as a rock band:
a sound close to Led Zeppelin more than to Vivaldi. Then we’ll have the most traditional events: the guests of honor are definitely Jordi Savall, for the first time in South Tyrol, and the European Union Baroque Orchestra; and of course Theresia Youth Baroque Orchestra, which will be conducted by Alfredo Bernardini. “

Welcome, summer!

By Emilia Campagna - June 24, 2016
Summer has finally arrived: for most it’s holiday time, but not for Theresia. As a matter of fact, one of the busiest time of the year is coming for us, and an intense summer is expected. Theresia Youth Baroque Orchestra will be in Rovereto for its summer residency, starting from 20th August: Rovereto is where […]

Summer has finally arrived: for most it’s holiday time, but not for Theresia. As a matter of fact, one of the busiest time of the year is coming for us, and an intense summer is expected.

Theresia Youth Baroque Orchestra will be in Rovereto for its summer residency, starting from 20th August: Rovereto is where Theresia has its official venue, in historical Palazzo Keppel, and where the orchestra made its debut and other two residencies, in 2013 and 2014, so we are really happy to be back in town!

maria-theresia Speaking of Rovereto, did you know that the city administration is considering the idea to dedicate a street to Maria Theresia?
“The proposal to name a street of Rovereto to Maria Theresia is anything but farfetched” writes a reader of the main local newspaper, L’Adige, thinking of the important reforms made possible by the Habsburg Empress. One can say that we are in tune with the spirit of the town!

Coming back to our plans for the summer, during the residency in Rovereto Theresia will work on a totally new musical program under the guidance of Alfredo Bernardini: Gluck’s Suite from Don Juan WQ52, Haydn’s D minor Symphony Hob I:26, Kraus’s Suite from Aeneas i Cartago VB23 and Mozart’s G minor Symphony K183.

After some days of rehearsals, three concerts are scheduled. The first will be in Bolzano (24th August), where we’ll play for the fourth time. On 25th August Theresia will move to Rimini, where it will be one of the hosts of the “Sagra Musicale Malatestiana”: we are really happy to be back in Rimini after the thrilling experience of the shooting of Zoroastre the last October. At the end, Theresia will be back in Rovereto on 26th August for the last of the three concerts: it will be held in an amazing location, the venue of the “Campana dei Caduti”. Stay tuned for more information in the next posts!

Presentato il Bolzano Festival, Theresia ancora protagonista

By Emilia Campagna - May 30, 2016
Theresia nel cuore di un Festival lungo un mese, un Festival che ospita le grandi orchestre giovanili, le star del pianismo internazionali e gli ensemble di musica antica più dinamici: Theresia Youth Baroque Orchestra torna, per il quarto anno consecutivo, al Bolzano Festival, il partner a cui siamo più legati. Il concerto, che vedrà l’orchestra […]

Theresia nel cuore di un Festival lungo un mese, un Festival che ospita le grandi orchestre giovanili, le star del pianismo internazionali e gli ensemble di musica antica più dinamici: Theresia Youth Baroque Orchestra torna, per il quarto anno consecutivo, al Bolzano Festival, il partner a cui siamo più legati. Il concerto, che vedrà l’orchestra diretta da Afredo Bernardini, è in programma il 24 agosto a Castel Mareccio con musiche di Christoph Willibald Gluck (Suite dal Don Juan WQ52), Joseph Haydn (Sinfonia in re minore Hob I:26),Joseph Martin Kraus (Suite da Aeneas i Cartago VB23) e Wolfgang Amadeus Mozart (Sinfonia in sol minore K183). Il concerto è inserito nel cartellone di Antiqua, guidata per la direzione artistica da Claudio Astronio e giunta quest’anno a 25 anni di attività. Presentato questa mattina in conferenza stampa, il Bolzano Festival Bozen regala come sempre un mese di grande musica, con star come Grygory Sokolov e le grandi orchestre giovanili europee che fanno tappa a Bolzano nel loro tour estivo. Qui il programma completo del Festival. Nei prossimi articoli entreremo nel dettaglio del programma estivo di Theresia Youth Baroque Orchestra!

Gregor Khuen-Belasi: cerco l’essenza dei musicisti

By Emilia Campagna - September 3, 2015
Da quasi dieci anni è il fotografo ufficiale del Bolzano Festival Bozen e di Transart, i due festival che animano l’estate musicale bolzanina: che siano grandi direttori, orchestre giovanili, solisti o performer contemporanei, passano tutti sotto il suo obiettivo. Gregor Khuen-Belasi è stato a Dobbiaco per uno shooting di Theresia e ci siamo fatti raccontare […]

Da quasi dieci anni è il fotografo ufficiale del Bolzano Festival Bozen e di Transart, i due festival che animano l’estate musicale bolzanina: che siano grandi direttori, orchestre giovanili, solisti o performer contemporanei, passano tutti sotto il suo obiettivo. Gregor Khuen-Belasi è stato a Dobbiaco per uno shooting di Theresia e ci siamo fatti raccontare qualcosa della sua esperienza professionale. “Dopo tanti anni di professione io mi considero un ritrattista, perché quello che mi interessa cogliere è la realtà delle persone che fotografo: proprio per questo motivo il momento che amo di più è il backstage nei camerini prima dell’inizio del concerto. E’ lì che molto spesso riesco a fare le foto migliori, anche se non sempre gli artisti sono disposti a farsi fotografare in una situazione che per certi aspetti è un po’ intima; oppure, come mi è successo recentemente con il direttore d’orchestra Herbert Blomstedt, mi viene chiesto di non utilizzare una foto che a me piace moltissimo ma che l’artista o il suo agente ritengono non adatta al personaggio.”

E cosa fai in quel caso?

Accetto il volere dell’artista, anche se a malincuore. In teoria io la fotografia potrei usarla, perchè si tratta di un personaggio pubblico: ma è una questione di rispetto, di equilibri nei rapporti personali e professionali.”

Quali sono le difficoltà del tuo lavoro?

“Una buona fotografia è una questione di concentrazione e di tempo: durante un concerto io sto accucciato anche per venti minuti ad aspettare che arrivi ‘quel’ momento, e a un certo punto so che arriva. Il fotografo di un giornale viene e dopo qualche minuto se ne può andare, perché il suo lavoro riguarda la cronaca, io invece sono un documentarista. Per questo per fare buone foto di un concerto ci vuole anche preparazione: ad esempio è importante sapere come si muove un direttore – se è sempre girato verso i violini e guarda poco i violoncelli bisognerà essere posizionati sulla sinistra, altrimenti è un guaio. Recentemente ho fotografato la EUYO diretta da Xian Zhang e lei si muove tantissimo! Raramente ho visto un direttore muoversi così velocemente, a un certo punto si è piegata ed era più in basso dei musicisti, poi aveva questi capelli che volavano da tutte le parti: queste sono condizioni che mettono più in difficoltà rispetto ad una situazione più calma, più posata. Inoltre io credo che un fotografo di concerti debba anche prepararsi sulla musica in programma, ascoltarla, conoscerla.”

Dal Bolzano Festival passano i grandi nomi del concertismo internazionale: i grandi artisti sono persone difficili?

Dipende: ricordo Ashkenazy, persona di grande umiltà e semplicità, che mi diede il permesso di fotografarlo senza tanti problemi. Quando Laurie Anderson venne a Bolzano le chiesi di poter organizzare un private shooting: lei mi rispose che ci avrebbe pensato, non avendo nessun riscontro ulteriore avevo pensato che non se ne sarebbe fatto nulla. Invece il giorno della conferenza stampa lei mi vide e disse: ‘Sei tu il fotografo che vuole fare uno shooting? Facciamolo adesso’. Ci sono poi quelli che sulla carta non concedono fotografie, come Radu Lupu: ma quando ha suonato a Bolzano io sono andato alle prove e mi ha permesso di fotografarlo. Anche Martha Argerich va presa con le pinze: da sola non vuole essere fotografata, ma quando suona con altri sì, e in una prova in cui suonava con Lilya Zylberstein l’ho fotografata in un momento di pausa, mentre si beveva una Coca-Cola: una foto molto più bella di quelle classiche dell’artista davanti al pianoforte. Poi ci sono quelli controllatissimi come Sokolov: una volta una fan (la nostra manager Noemi Ancona, ndr) l’ha abbracciato a sorpresa in camerino e io ho colto proprio quell’istante, catturando la sua espressione, la sua spontaneità.”

Digitale o analogico?

Il digitale ovviamente è una risorsa incredibile: quello che soprattutto è cambiato nel passaggio è che ora si stampano pochissime fotografie. Prima era indispensabile: i professionisti passavano anche attraverso i provini per selezionare le foto migliori, ma poi si stampava, è ovvio. Ora il lavoro in camera oscura è stato sostituito dall’editing che si fa con photoshop. Un’altra conseguenza dell’uso del digitale è la quantità immensa di materiale che si produce: prima, col rullino, avevi 12, 24, 36 pose. Ora si scattano centinaia di foto in pochissimo tempo: io quando faccio uno shooting seleziono poi subito gli scatti migliori ma il resto non lo cancello, quindi devo avere sempre nuovi strumenti per l’archiviazione. Ogni tanto stampo le mie foto migliori: ora esistono anche tecnologie di stampa digitale avanzate, che garantiscono la persistenza per 150 anni. Mi piacerebbe poter raccogliere in un libro quelle più significative, rappresentano uno spaccato della storia musicale di Bolzano degli ultimi anni.”

[cta btn_text=”MORE PHOTOS” btn_url=”/tag/gregor-khuen-belasi/” bg=”” bg_light=”true” appear=”false”]Vai alle gallery di Theresia realizzate da Gregor Khuen Belasi[/cta]

Theresia in Bolzano

By theresia - August 24, 2015
Some shots from Bolzano concert!

Here there are some shots from the Bolzano concert: click on photos to enlarge.

Bolzano Festival e Theresia, una collaborazione che continua

By Emilia Campagna - June 5, 2015
Il Bolzano Festival Bozen è un'intelligente formula, voluta tredici anni fa dall'amministrazione comunale, che dà voce a diverse vocazioni musicali della città.

Bolzano è una città che amiamo molto: in estate, poi, ci piace particolarmente! Qui ad agosto si svolge ogni anno il Bolzano Festival Bozen. Chiamarlo Festival però è un po’ riduttivo… nel cartellone che copre un intero mese c’è infatti spazio per la musica antica, con ensemble che spesso si muovono su ambiti di ricerca raffinati e imprevedibili; per le orchestre sinfoniche giovanili europee, con solisti e direttori di grido e il repertorio ottocentesco di grande presa sul pubblico; per le prove di selezione e le finali del Premio Busoni, con la febbre crescente che sempre accompagna una competizione internazionale.

Il punto è che Bolzano Festival Bozen non è un unico organismo, ma un’intelligente formula, voluta tredici anni fa dall’amministrazione comunale, che dà voce a diverse vocazioni musicali della città: e ieri è stata presentata in conferenza stampa l’edizione 2015, un ricco cartellone che porta oltre 33 concerti in 18 luoghi della città. “La musica classica è nel dna di Bolzano” dice Peter Paul Kainrath, coordinatore del festival, e annuncia “nuovi formati per avvicinare ancora di più il pubblico”. L’impegno cittadino è sostenuto dalle maggiori istituzioni e da “una polifonia di sponsor”, come la definisce Kainrath citando banche e alberghi, concorrenti in affari ma idealmente associati nel sostenere il festival.

Si inaugura il 28 luglio con l’Orchestra Haydn al Parco delle Semirurali, consueto appuntamento dal taglio festoso che quest’anno omaggia i grandi compositori di colonne sonore, Ennio Morricone e Nino Rota – e sarà la Haydn a chiudere idealmente il Festival, accompagnando le finali con orchestra del Busoni: si conferma la forza del legame tra il concorso pianistico e l’orchestra bolzanina che avrà sul podio il proprio direttore principale, Arvo Volmer. Si preannuncia un’estate calda per l’Accademia Mahler: i suoi corsi di perfezionamento hanno avuto quest’anno un boom di iscrizioni e l’invasione di giovani musicisti animerà la città nei primi giorni del mese di agosto nel nome di Schumann: tra i docenti, Alexander Lonquich, le cui lezioni a Palazzo Mercantile saranno aperte al pubblico. I giovani sono anche motore del cartellone di Antiqua, che porta il titolo “Fronteras” e ospita l’Orquestra de las Misiones Guaranies. Spiega Claudio Astronio, alla conferenza stampa in veste di direttore artistico di Antiqua che “nella musica antica si recuperano tradizioni dimenticate, spingendosi il là nel collegamento tra i mondo moderno e le prassi esecutive antiche” e quest’anno l’esplorazione arriva al Sud America e alle musiche riscoperte delle missioni gesuitiche. E giovani infine sono i concorrenti del Busoni (in gara dal 26 agosto al 4 settembre) e i protagonisti dei concerti delle orchestre europee GMJO e EUYO a Bolzano con grandi solisti e direttori (tra tutti Gian Andrea Noseda con la V di Mahler il 21 agosto).

C’è, naturalmente, anche Theresia: è il terzo anno consecutivo che la nostra orchestra è invitata a esibirsi nel prestigioso cartellone, e la cosa ci onora. Per l’occasione Theresia sarà diretta da Chiara Banchini per un programma che propone musiche di Haydn, Boccherini e Carl Philip Emanuel: “andiamo alle radici della musica di Beethoven”, spiega il direttore artistico Mario Martinoli: suonare “antico” non significa limitarsi al repertorio barocco o preclassico, ma esercitare una curiosità e un rigore interpretativo che non hanno in verità tempo. E, ci chiediamo noi, chissà se possiamo aspettarci una Sinfonia di Beethoven nei prossimi programmi…

Il concerto è in programma il 22 agosto nella Chiesa dei Domenicani: nelle prossime settimane vi daremo maggiori notizie e approfondimenti sul programma e sui solisti (sì, avremo ben due solisti!)

Intanto godetevi la gallery della conferenza stampa nelle foto di Gregor Khuen-Belasi. Il programma completo del Festival sul sito www.bolzanofestivalbozen.it

“Do you like Kraus?”

By theresia - August 20, 2014
Il Kraus Tour di Theresia Youth Baroque Orchestra fa tappa al Bolzano Festival Bozen: la nostra orchestra torna per il secondo anno consecutivo al Festival bolzanino e si consolida così una collaborazione di cui Theresia va molto orgogliosa. Il concerto è in programma giovedì 21 agosto alle ore 20.30 all’Auditorium Haydn di Via Dante, e […]

Il Kraus Tour di Theresia Youth Baroque Orchestra fa tappa al Bolzano Festival Bozen: la nostra orchestra torna per il secondo anno consecutivo al Festival bolzanino e si consolida così una collaborazione di cui Theresia va molto orgogliosa.

Il concerto è in programma giovedì 21 agosto alle ore 20.30 all’Auditorium Haydn di Via Dante, e sarà dedicato interamente a Joseph Martin Kraus, compositore il cui arco di vita coincide quasi esattamente con quello di Mozart: nato lo stesso anno del Salisburghese (nel 1756) e morto un anno dopo (nel 1792) per questa coincidenza fu chiamato il “Mozart di Odenwald”.
Anche se oggi il suo nome è poco noto ai più (ma contiamo che le esecuzioni di Theresia ne aumentino la conoscenza), Kraus fu “uno dei pochi compositori del diciassettesimo secolo ad essere considerato un autentico genio sia da Joseph Haydn che da Christoph Willibald Gluck”. Così spiega Bertil van Boer, musicologo che ha curato l’edizione moderna dell’opera completa di Joseph Martin Kraus, ed è quindi uno dei maggiori conoscitori della vita e della musica del compositore. Bertil van Boer, che sarà presente al concerto, spiega: “Kraus era un compositore talentuoso, un corrispondente prolifico, e un autore pubblicato: durante la sua giovinezza scrisse un volume di poesie, una tragedia (‘Tolone’) e uno dei pochi trattati di estetica musicale che possono essere collegati al movimento letterario dello ‘Sturm und drang’.” L’anno dopo aver ricevuto l’incarico come compositore di corte a Stoccolma, Kraus fu inviato dal Re Gustavo III di Svezia a compiere un “gran Tour” in Europa che durò quattro anni durante i quasi viaggiò in Germania, Francia, Italia e Inghilterra e venne a contatto con Haydn, Gluck, Salieri, Padre Martini, e altri grandi compositori del tempo. Riguardo alla sua opera compositiva, spiega ancora Bertil van Boer che “sebbene il suo interesse principale fosse nel teatro musicale, come tutti i compositori del Settecento si dedicò a tutti i generi della musica strumentale e vocale. Di particolare interesse sono le sinfonie, dal momento che vi si dedicò per tutto il corso della carriera e in esse adattò la forma classica al suo amore per i contrasti drammatici. Non sappiamo esattamente quante ne compose, probabilmente più delle quattordici che sono giunte fino a noi.”

Il programma scelto da Theresia indaga il rapporto di Kraus con gli altri grandi del suo tempo, ovvero Mozart, Haydn e Gluck, con opere come la Sinfonia in Do minore, commissionata probabilmente da Haydn stesso, e i Balletti per l’Armida di Gluck, scritti per la rappresentazione dell’opera a Stoccolma nel 1787. La Sinfonia in do minore fu probabilmente scritta su commissione stessa di Joseph Haydn durante il soggiorno di Kraus a Estheràza nell’autunno del 1783. Pezzo dai colori cupi e tragici, la Sinfonia in do minore è certamente il brano più famoso di Kraus, e rimase nel repertorio di molte orchestre dalla sua data di composizione fino ai primi decenni dell’Ottocento. Di tutt’altro carattere e circostanza, leggera e vivace, è invece la Sinfonia in mi bemolle maggiore, scritta a Roma nel dicembre del 1783 durante una tappa del Gran Tour che lo avrebbe portato nelle principali capitali musicali europee. La Riksdagsmusik e la Riksdagsmarsch furono scritte su commissione del re Gustavo III di Svezia in occasione dell’apertura della sessione parlamentare del 1789. Musica di grande impatto, la Riksdagsmusik è costruita sul modello dell’ouverture alla francese, mentre la Riksdagsmarsch è il riuscito rifacimento di una marcia dell’Idomeneo di Mozart, probabilmente conosciuta da Kraus durante il suo soggiorno viennese del 1783. Il Kraus operista viene infine presentato attraverso due diverse composizioni. I Balletti per l’Armida di Gluck furono scritti per la rappresentazione di Stoccolma nel 1787, mentre la splendida Chaconne che chiude la gigantesca opera Aeneas i Cartago, terminata nel 1791, è certamente uno dei brani sinfonici più complessi ed al tempo stesso riusciti dell’intero Settecento musicale.

“ Do you like Kraus? ”
THERESIA 2014-2015 TOUR

Joseph Martin KRAUS ( 1756 – 1792 )
Riksdagssymfoni VB 146 (Stockholm, 1789)
Sinfonia in mi bemolle maggiore VB 144 (Rome, 1782)
Riksdagsmarsch VB 154 (Stockholm, 1789)
Musica per i balletti dell’”Armida” di Gluck VB 39 (Stockholm, 1787)
Sinfonia di do minore VB 142 (Paris, 1784)
Chaconne da “Aeneas i Carthago” VB 23 (Stockholm, 1791)

Theresia black&white: le foto del concerto all’Eurac

By theresia - August 4, 2013
Vi proponiamo alcune foto del concerto di ieri sera all’Eurac di Bolzano negli scatti di Gregor Khuen-Belasi

Vi proponiamo alcune foto del concerto di ieri sera all’Eurac di Bolzano negli scatti di Gregor Khuen-Belasi

Successo in San Marco per Theresia

By theresia - August 2, 2013
ROVERETO – Successo per Theresia che si è esibita ieri nella chiesa di San Marco a Rovereto: folto pubblico nella Chiesa Arcipretale della città, per il concerto che portava il suggestivo titolo “…In viaggio”. Orchestra compatta, attenta al gesto del direttore Claudio Astronio, e capace di gestire l’acustica fin troppo generosa della chiesa con un’esecuzione […]

ROVERETO – Successo per Theresia che si è esibita ieri nella chiesa di San Marco a Rovereto: folto pubblico nella Chiesa Arcipretale della città, per il concerto che portava il suggestivo titolo “…In viaggio”.

Orchestra compatta, attenta al gesto del direttore Claudio Astronio, e capace di gestire l’acustica fin troppo generosa della chiesa con un’esecuzione vivace, espressiva nei fraseggi e coinvolgente. Applausi per le due soliste, la violinista Esther Crazzolara protagonista nel Concerto K211 di Mozart, e la violoncellista Magdalena Rosa Dür solista nel concerto per violoncello in do di Haydn. Entrambe le musiciste sono in forza all’orchestra: Esther ne è la spalla, Magdalena il primo violoncello, e l’intesa con il resto della compagine sono palesi. Il pubblico ha apprezzato particolarmente le prestazioni delle due soliste: Esther Crazzolara si distingue per la precisione e l’attenta e vivace esecuzione, confermando le doti che la rendono ottima spalla dell’orchestra; Magdalena Dur convince con un’interpretazione  di grande trasporto.

Applausi ancora più scroscianti al termine del concerto che, aperto dalla Sinfonia in re maggiore Fk 64 “Dies ist der Tag” di Wilhelm Friedemann Bach, chiudeva con la Sinfonia in mi minore VB 141 di Joseph Martin Kraus, pagina coeva a quelle di Mozart e Haydn ma percorsa da “brividi” sturm und drang che il gesto di Claudio Astronio traduce ottimamente, seguito da un’orchestra letteralmente elettrizzata!

Theresia durante il concerto in San Marco a Rovereto

Theresia durante il concerto in San Marco a Rovereto