Theresia a Trame Sonore, si parte

By Emilia Campagna - May 29, 2019
Ospiti di Trame Sonore i giovani talenti di Theresia esploreranno le origini del repertorio classico per archi toccando i luoghi fondamentali - Salisburgo, Vienna e Mannheim - dove negli anni ‘60 del Settecento il linguaggio orchestrale si sviluppò per giungere a una sintesi nella sinfonia classica.

Trame Sonore entra nel vivo e iniziano anche i concerti di Theresia, cinque appuntamenti che punteggiano da giovedì a domenica il ricchissimo cartellone della manifestazione mantovana.

I giovani talenti di Theresia, guidati dal direttore Claudio Astronio e da Gemma Longoni come primo violino concertatore, esploreranno le origini del repertorio classico per archi toccando i luoghi fondamentali – Salisburgo, Vienna e Mannheim- dove negli anni ‘60 del Settecento il linguaggio orchestrale si sviluppò per giungere a una sintesi nella sinfonia classica.

Mannheim sarà ben rappresentata dalla Sinfonia a 4 in fa maggiore n. 6 di Johann Stamitz (1717-1757) – compositore che ampliò l’uso dei fiati in orchestra e fu tra i primi ad adottare per la Sinfonia la struttura in quattro movimenti tipica dell’età classica – e dalla Sinfonia in Sol maggiore VB 19 di Franz Xaver Richter (1709-1789), conosciuto da Mozart nel 1778. Il programma dedicato a Vienna comprende invece la Sinfonia a 4 in sol maggiore di Georg Matthias Monn (1717-1750), la Sinfonia in la maggiore op. 25 n. 5 di Johann Baptist Vanhal (1739-1813) e il Quartetto n. 1 in fa maggiore di Josef Mysliveček (1737-1781), tutti e tre compositori protagonisti in varia misura di una transizione dallo stile barocco a quello galante, e di una affermazione della forma classica. Per Salisburgo sarà la musica di Wolfgang Amadeus Mozart a risuonare con due dei Divertimenti per archi (il n. 1 in re maggiore K136 e il n. 3 in fa maggiore K138) composti nel 1772 quando il giovane Mozart era ancora impiegato alla Corte dell’Arcivescovo di Salisburgo.

I primi due appuntamenti, giovedì mattina, avranno un pubblico speciale e saranno dedicati ai bambini delle scuole elementari: Remo Vinciguerra giocherà con la musica di Mozart in una guida all’ascolto coinvolgente e accattivante.

Tutti concerti di Theresia a Trame Sonore si svolgeranno in alcune sale meravigliose: la Sala dei Fiumi di Palazzo Ducale, un autentico gioiello, il Teatro Bibiena, dove suonò un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart, la Loggia di David di Palazzo Tè.

I concerti di Theresia al Festival Trame Sonore

Giovedì 30 Maggio – ore 9.00 e ore 10.30
Teatro Bibiena
“Giochiamo con Wolfgang!” – Concerto-laboratorio
Theresia Orchestra – Gemma Longoni primo violino
Conduce Remo Vinciguerra
W. A. Mozart (1756-1791)
Divertimento per archi n. 1 in re maggiore K136
Divertimento per archi n. 3 in fa maggiore K138

Venerdì 31 Maggio – ore 10.30
Theresia Orchestra – Gemma Longoni primo violino
Palazzo Ducale – Galleria dei Fiumi
“Salisburgo”
W. A. Mozart (1756-1791)
Divertimento per archi n. 1 in re maggiore K136
Divertimento per archi n. 3 in fa maggiore K138

Sabato 1 Giugno – ore 16.30
Theresia Orchestra – Claudio Astronio direttore
Palazzo Ducale – Galleria dei Fiumi
“Mannheim”
J. Stamitz (1717-1757)
Sinfonia a 4 in fa maggiore n. 6
F. X. Richter (1709-1789)
Sinfonia in Sol maggiore VB 19
Domenica 2 Giugno – ore 9.30
Palazzo Te – Loggia di David
Theresia Orchestra – Claudio Astronio direttore

Domenica 2 Giugno – ore 12.00
Theresia Orchestra – Claudio Astronio direttore
Palazzo Ducale – Galleria dei Fiumi
“Vienna”
M. G. Monn (1717-1750)
Sinfonia a 4 in sol maggiore
J. B. Vanhal (1739-1813)
Sinfonia in la maggiore op. 25 n. 5
J. Mysliveček (1737-1781)
Quartetto n. 1 in fa maggiore

La vita avventurosa di Giuseppe Cambini

By Emilia Campagna - January 17, 2019
Scrisse una serie di Quartetti apprezzati da Mozart e fu protagonista della vita musicale a Parigi: ma cosa sappiamo davvero di Giuseppe Maria Cambini?

Suonare in un’orchestra dedicata all’esecuzione di musiche del Classicismo su strumenti originali significa entrare in profondità nel repertorio ma anche nello spirito di un’epoca, ed entrare in contatto con storie, oltre che con musiche, che altrimenti difficilmente si incontrano.

E’ il caso di Giuseppe Maria Cambini, di cui sabato 19 gennaio verrà suonato il Quartetto con Flauto nel concerto che chiude la prima Accademia di Theresia del 2019.

Di Giuseppe Maria Cambini si hanno notizie lacunose: nacque a Livorno, forse nel 1746, ma vi è un’unica fonte che riporta questa data. Grazie ai suoi stessi racconti, pieni però di contraddizioni, e alla biografia che ne tracciò François Joseph Fétis si è cercato di ricostruire la giovinezza: violinista e compositore, studiò per un periodo con Padre Giovanni Maria Martini e debuttò con una sua opera a Napoli nel 1766, ma in quell’occasione venne rapito dai pirati e liberato da un nobile veneziano. La cronaca di questa esperienza è però molto simile a un racconto pubblicato su una rivista di quegli anni, cosa che ne incrina la credibilità.

In un suo scritto sulla Allgemeine musikalische Zeitung del 1804, Cambini dice di aver suonato, per sei mesi nel 1767, la viola in un quartetto d’archi formato con Luigi Boccherini, Pietro Nardini e il suo maestro Manfredi. Se quello che dice è vero, questo quartetto rappresenterebbe la prima formazione di tal genere apparsa almeno in Italia, se non in tutta Europa.

Le prime notizie certe e documentate sulla sua attività risalgono comunque agli anni ’70 del ‘700, quando Cambini si trasferì a Parigi dove visse vent’anni: lì divenne uno dei protagonisti della vita musicale, componendo una serie di Sinfonie Concertanti e soprattutto Quartetti apprezzati dai contemporanei, tra cui Mozart, e rappresentando uno stile galante affascinante e brillante.

Durante i turbolenti anni della Rivoluzione Francese Cambini diresse alcuni teatri, tra cui il Teatro Baujolais, ma nel 1794 una grossa crisi economica lo costrinse a cercare le più diverse occasioni di lavoro, scrivendo inni per la neonata Repubblica, redigendo trascrizioni, impartendo lezioni private. Nei primi anni dell’Ottocento le sue tracce si perdono nuovamente: gli ultimi anni della sua vita sono avvolti dal mistero, e non si sa precisamente dove e quando morì.

Il suo repertorio, che spazia dalla musica da camera all’opera, è oggetto di una recente riscoperta: in particolare i quartetti con flauto sono esempi del suo stile accurato. I musicisti di Theresia ci permetteranno di ascoltare una pagina di questo compositore nel concerto in programma sabato 19 gennaio alle 16 presso la Sala Rivolta del Teatro alle Vigne d Lodi: vi aspettiamo!

Il programma

Giuseppe Cambini
Quartetto in Re maggiore

Samuel Casale (Italia) – flauto
Gemma Longoni (Italia) – violino
Alaia Ferran (Spagna) – viola
Bartolomeo Dandolo Marchesi (Italia) – violoncello


Joseph Martin Kraus
Quintetto per flauto e archi

Eva Ivanova-Dyatlova (Russia) – flauto
Abel Balazs (Portogallo) – violino
Gabriele Toscani (Italia) – violino
Ania Wieczorek (Polonia) – viola
Martyna Jankowska (Polonia) – violoncello
Lino Mendoza (Messico) – contrabbasso


Luigi Boccherini
Quintetto G337

Gabriele Toscani (Italia) – violino
Sophie Simpson (UK) – violno
Elena Gelmi (Italia) – viola
Giulia Gillio Gianetta (Italia) – violoncello
Lino Mendoza (Messico) – contrabbasso

Con una nuova residenza e un concerto si rinnova il legame tra Theresia e la città di Lodi

By Emilia Campagna - January 12, 2019
Cinque giorni di lavoro intensivo sul repertorio cameristico attendono gli archi di Theresia, attesi per un concerto al Teatro delle Vigne di Lodi

Gli archi di Theresia Youth Orchestra saranno protagonisti della prima “Accademia” del 2019 (nonché ventesima residenza dalla nascita dell’orchestra): dal 14 al 19 gennaio i giovani musicisti selezionati per prendere al progetto internazionale di formazione orchestrale della Fondazione iCons saranno in residenza a Lodi. Sotto la guida della violinista svizzera Chiara Banchini e del violoncellista Roel Dieltiens affronteranno un variegato programma cameristico con musiche del secondo Settecento, dal Quartetto op. 18 n. 1 di Beethoven al Quintetto G337 di Boccherini, al Quartetto per flauto e archi in Re di Mozart. Il programma dell’accademia comprende anche alcune opere di autori meno noti ma dal grande valore didattico come Eybler, Kraus, Cambini.

La residenza culminerà con un concerto che sarà ospitato dal Teatro delle Vigne di Lodi presso la Sala Rivolta, sabato 19 gennaio alle 16 e durante il quale verrà proposta al pubblico una parte del vasto programma studiato durante la residenza: il programma del concerto comprenderà il Quartetto per flauto e archi in Re di Cambini, il Quartetto per Flauto e archi di Joseph Martin Kraus e il Quintetto G337 di Boccherini.

Il concerto segna l’inizio di una importante collaborazione tra Theresia Youth Orchestra e il Teatro delle Vigne di Lodi, collaborazione che nel 2019 culminerà con un concerto orchestrale in programma il 3 maggio in cui l’orchestra sarà diretta da Alfredo Bernardini in pagine sinfoniche di Mozart e Michael Haydn.
Anche la scelta di Lodi come luogo di residenza dell’orchestra risponde al desiderio della Fondazione iCons di radicarsi maggiormente in una città che per dimensioni, posizione e atmosfera rappresenta un ideale luogo di studio per i giovani musicisti coinvolti e che più volte in passato è stata teatro delle attività di un ensemble dinamico e internazionale come Theresia Youth Orchestra.

Protagonisti dell’Accademia in programma a Lodi saranno quattordici musicisti ad arco, provenienti da sei diversi paesi e guidati come primo violino dall’italiana Gemma Longoni, più i flautisti Simone Casale (Italia) e Eva Ivanova Dyatlova (Russia)